Prima di dipingere un quadro, lei progetta mentalmente la sua opera oppure, mentre dipinge, lascia scorrere il pennello sotto l'impulso di un automatismo psichico?
La cosa più giusta per me sarebbe di dormire con un pennello sotto il cuscino, aspettando di essere trasportato dall'inconscio in un sogno irreale e fantastico, che è la fonte di una profonda soddisfazione psicologica.
Secondo lei, la società condiziona l'arte?
L'arte della nostra era non è arte, ma tecnologia. Siamo diventati una società nella quale l'artista è considerato come un eccesso che si concede tutto. L'arte ci rende la vita più graziosa; essa ci permette di evadere dai soliti problemi e dalle limitazioni sociali, ma siamo prigionieri dei meccanismi di questa vita.
Un'ultima domanda. So che sta preparando alcuni ritratti di volti femminili per una mostra che si terrà a Venezia. Che cosa vede un artista nel volto di una donna?
Luci, rugiade, brezze, freschezza. Uno sforzo continuo di competere con una delle più belle espressioni della natura.
