Scena XV

Dal fondo della sala avanzano due fanciulle in un caleidoscopio di luci con un cesto spargendo fiori

 

A) Dateci boccioli di rosa, dateci corolle di margherite, dateci petali di viole da spargere sulle croci fredde di marmo nel silenzio dei cimiteri.
B) Dateci rose rosse per non dimenticare il sangue versato invano. Dateci margherite per onorare l'innocenza perduta. Dateci viole per purificare l'anima.
A) E poi dateci il polline di mille e mille gigli per inondare la terra di profumi.
B) Le rondini riprenderanno a volare in primavera. E i nidi saranno di nuovo ospitali.
A) Dateci speranze da spargere sul mondo, che crescano e si moltiplichino.
B) Dateci odorosi petali di mandorli, albicocchi e peschi che ravvivino la terra crivellata di colpi.
A) Dateci la gioia dei colori che soffochino il nero della morte.
A-B) Noi li spargeremo ai quattro venti che li trasportino lontano, oltre le montagne invisibili dell'incomprensione, oltre le paludi insidiose dell'odio, oltre i mari immobili dell'indifferenza.