Scena I

Il faro illumina due uomini uno con le spalle all'altro. (Voce fuoricampo)

 

A) Fratello, se tendo la mano percepisco il freddo della morte, sento l'indifferenza.
B) Fratello, non desidero ascoltare la tua voce. Il mio silenzio è un tuono nella notte, un tuono di cannone.
A) Fratello è gelido il tuo respiro, la tua mano è gelida, il tuo volto è gelido. Fratello nemico cosa ci divide? Hai due occhi, due mani, un cuore, come me. Cosa ci divide? Queste pietre che noi chiamiamo terra, questi alberi martoriati, crivellati, feriti come noi, questo cielo rosso ormai di sangue al crepuscolo non è tuo come è mio? Cosa ci divide, fratello? Fratello, se la notte tu guardi la luna, durante le veglie, non pensi che anche io la possa guardare?
B) Fratello, cosa ci divide?
A) Le stelle, anche le stelle della mia terra sono come quelle della tua.
B) Che cosa ci divide, fratello?
VOCE FUORICAMPO) Dentro coviamo di ire e odi ancestrali il seme. Come siamo! Eppure, eppure cieli sereni, mari tranquilli e oasi di pace entrambi aneliamo.
A) Sii sereno fratello! La notte non sarà colma di baionette scintillanti alla luna, né sentirai l'urlo delle sirene, nella tua oasi, come nella mia. Ti auguro tanta serenità!
B) E se un giorno un cavaliere dell'Apocalisse, rosso il cavallo di sangue, il cimiero scintillante d'acciaio, lucente la sua spada, senza scudo e dietro di lui fumo e lampi di guerra... se un giorno quel cavaliere a ritmo martellante di migliaia e migliaia di zoccoli di cavalli, il volto pietrificato, la mano guantata, l'aspetto altero e sanguigno verrà a turbare la nostra oasi, allora fratello, fraterno nemico, l'odio ci accomunerà.
A) Fratello nemico, cosa ci divide?
VOCE FUORICAMPO) Caino e Abele dell'anima.
A) Fratello nemico, un fazzoletto di terra vale più di mille vite umane? Fratello nemico , un albero vale più di un milione di sogni? Fratello nemico, una pietra vale più di un miliardo di speranze?