IMMAGINI ED EMOZIONI

di

Vito Cecere

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a cura di Giorgio Barba





Ciò che colpisce nelle opere pittoriche di Vito Cecere, artista autodidatta di San Vito dei Normanni, è la percezione dello spazio che avviene non attraverso le dimensioni fisiche tradizionali, ma mediante una dimensione curva che sembra deformare la realtà, mentre invece tende a rappresentarla completamente, mettendo in luce quegli aspetti non comuni che sfuggono ai nostri sensi e che, tuttavia, scavano un segno profondo nell'intimo della coscienza.
In maniera inconsapevole, guardando un quadro di Vito Cecere, ci lasciamo trasportare dal flusso, apparentemente caotico, delle linee, ci disperdiamo nelle ampie volute dei colori, ci smarriamo nelle spire di uno spazio che sfibra il reale in un continuo fluire del tempo. In un simile spazio dilatato la figura umana viene scomposta in più piani, riflettendo l'esigenza di una ricerca della identità perduta dell'uomo contemporaneo che, spesso, diventa "preda" degli avvenimenti non riuscendo a gestirli e nemmeno a interpretarli o a ricavarne emozioni.
Lo smarrimento nel caotico tran-tran della vita quotidiana impone all'artista una definizione delle forme in movimento ed è per questo motivo che Cecere marca con linee ben visibili le sue forme allungate e ricurve, non per separarle dal tutto, bensì per dare certezza e anzi esistenza alle sue visioni, che diventano materializzazioni di emozioni profonde e durature.