Diariu te nnu uài
di Raffaele Polo
recensione a cura di Giorgio Barba



Copertina libro E' raro avere per le mani, anzi sotto gli occhi, un romanzo con il titolo in vernacolo leccese. "Diariu te nnu uài" di Raffaele Polo, infatti, è un breve romanzo sui generis scritto a metà, quasi fosse stato scritto a quattro mani, in italiano e in dialetto. E' come se l'autore, ad un certo punto della sua vita, avesse deciso di permettere al suo alter ego leccese di parlare con la sua lingua, il vernacolo salentino appunto, liberandosi da tutti gli schemi e dalle pastoie scolastiche e accademiche dell'italiano standard.
Il romanzo di Polo non può essere considerato soltanto un divertissement, un libro curioso da leggere e da apprezzare per la trama e per i personaggi. Il libro, che si legge tutto d'un fiato, va inquadrato in una precisa ottica di ricerca formale e di invito agli scrittori dialettali salentini a liberarsi del leccese ottocentesco o degli anni Venti del nostro secolo per utilizzare, anzi fruire, del leccese moderno, di quello spontaneo che parlano i giovani, riuscendo inconsapevolmente a fondere il nuovo, il moderno con il vecchio non solo dal punto di vista del vivere quotidiano, ma anche sul piano linguistico.
"Diariu te nnu uài" è il diario di una giornata tipo dell'autore, che per un evento pirandelliano diventa una giornata particolare. L'autore-protagonista legge per caso, su "Quotidiano" di Lecce, la notizia della sua morte. Ecco da questo paradosso (come può lui leggere l'annuncio della sua morte mentre sta comprando le pizze) nasce il desiderio di sapere le circostanze della sua dipartita. La trama si snoda in maniera labirintica, dalla ricerca del momento della sua morte agli eventi minimi ma importanti del giorno, alle parole e ai gesti degli amici, dei colleghi, dei figli e della moglie, alle avventure galanti, sino alla sera.
Il tutto viene descritto con ironico garbo e con quella vitalità linguistica che offre il pastiche creato dall'autore. E alla fine, se non muore il protagonista è perché il suo alter ego prende il sopravvento. L'ipocrisia cede il posto alla fede e la nuova vita, quella all'insegna del Vangelo, viene affrontata con serenità al di là della brama di fama, di gloria e di denaro.


TITOLO: Diariu te nnu uài
AUTORE: Raffaele Polo
CASA
EDITRICE:
Editore La Notizia
PAGINE: 72
DATA DI
PUBBLICAZIONE
1997
GENERE Romanzo