L'EDUCAZIONE DELLA
DONNA SALENTINA
TRA IL '700 E IL '900

di

Tiziana Tundo

recensione a cura di Giorgio Barba


La cultura salentina sino a poco tempo fa era tipicamente patriarcale: il capofamiglia era marito-padre-padrone e tutta la famiglia doveva sottostare al suo volere. La donna in questo contesto aveva pochi diritti e molti doveri: mettere al mondo figli, accudirli, educarli (certamente nelle famiglie più facoltose e acculturate) e a volte persino lavorare per far quadrare il magro bilancio familiare.
La condizione femminile salentina è oggetto dell'indagine di Tiziana Tundo. L'autrice si sofferma sugli anni che vanno dalla fine del Settecento al 1938, anno in cui i Tabacchifici di Stato hanno iniziato a licenziare le prime donne che avevano cominciato a lavorarvi.
Il libro è diviso in capitoli: - Introduzione
- Il Salento "feudale"
- La donna salentina nella famiglia
- La donna salentina fuori dalla famiglia
- Unità nazionale, crisi economica, forza lavoro femminile
- Conclusioni.
Interessante è l'approccio all'argomento della Tundo, la quale mette in evidenza le caratteristiche di una cultura fatalistica che accetta ogni situazione perché mandata da Dio (Fazza Diu).
Naturalmente molto cambiata è la condizione della donna oggi, soprattutto nei centri urbani, grazie anche ai mass-media che con l'alfabetizzazione di massa hanno contribuito a liberare la donna anche dai vincoli patriarcali.
Ritornando al libro, va detto anche che l'autrice si sofferma sull'"educazione" della donna, intendendo con questo termine non l'acculturazione ma il modo di vivere e di comportarsi in una comunità.


TITOLO: L'educazione della
donna salentina
tra il '700 e il '900
AUTORE: Tiziana Tundo
CASA
EDITRICE:
Editrice Salentina
PAGINE: 48
ANNO DI
PUBBLICAZIONE:
1994