Recensione - Dragon's Lair

DRAGON'S LAIR

A mio parere, Dragon's Lair non è stato un semplice videogame che ha fatto una storia negli anni '80 ma ha significato molto di più.

La nascita di Dragon's Lair è stato l'inizio di una serie di videogames che hanno seguito per quasi un bel decennio: i lasergames !

Tenendo conto del periodo storico dell'uscita di questo videogame era veramente emozionante dover vedere un gioco simile quando intorno c'erano ancora giochi in giro con la grafica dell'epoca tipo Pac man, Space Invaders ecc.

Dragon's Lair, il primo e Space Ace il secondo, grafica totalmente a cartone animato (in effetti erano dei film animazione) disegnati da Don Bluth ex disegnatore della Walt Disney.

Io mi ricordo quando li vidi la prima volta tutti e 2 insieme ad una sala giochi una ventina di anni fa, rimasi letteralmente sgomento e non potevo credere ai miei occhi.

La prima cosa che pensai: "no, non è possibile ! Non si può giocare a giochi del genere ! Forse introduci i soldi e ti vedi il cartone animato !".

Invece erano dei reali videogames.

A prima partita mi emozionai tantissimo (avevo una decina d'anni) e da tanto non ho mai smesso di desiderarli e di sperare di averli su un proprio pc di casa, ma i computers dell'epoca (Commodore 64,128, Msx, Spectrum e compagnia bella) non si sognavano neanche minimamente la possibilità di poter realizzare un gioco del genere, e neanche in minima parte; bisognava solo acquistare il Laser Disc che all'epoca costava veramente una cifra e che veramente in pochissimi si sono permessi di acquistarlo.

Oggi Dragon's Lair rifatto in versione Dvd (miracolo della tenologia di oggi) viene riprodotto sui nostri Pc generici, ancor meglio se emulati da emulatori come il Daphne.

Eppure questa versione in Dvd ha la mancanza di un quadro che io ricordo molto bene e che quasi tutti non ricordano più o che non mai visto: un quadro del cavaliere Dirk che cammina in un corridoio del castello e vede in un muro un'ampolla con disegnato sopra un teschio (simbolo di pericolo di morte) e sotto scritto "drink me"; c'è n'è anche un altro di "drink me" ma non è lo stesso che io ricordo; non mi sbaglio xchè alla sala giochi l'ho fatto una marea di volte e mi ricordo che lo superavo sempre facilmente come l'altro drink me.

Del resto il gioco sembra essere totalmente intero e non come le vecchie e pietose versioni x Amiga o quella un poco meglio per cd rom per pc di una decina d'anni fa (benchè queste versioni all'epoca furono comunque una cosa sensazionale di progresso per poter giocare a questi giochi).

La storia: la principessa Daphne viene catturata da un enorme e pericoloso drago che la rinchiude nel suo castello insieme a tutte le sue ricchezze. Il cavaliere Dirk, fidanzato di Daphne, va nel castello x andarla a liberare, ma qui troverà insidie, mostri ed altro che cercheranno di fermarlo. Dirk potrà far valere della sua sapada o della fuga, in base al tipo di rischio che si presenta. Le varie stanze del castello appaiono in una maniera casuale, quindi non si sa mai con chi si avrà a che fare ad ogni quadro.

Un gioco leggendario seguito da Space Ace (altro grandissimo gioco del genere), Dragon's lair 2 (Time Warp), e, se non erro, anche Dragon's Lair 3, tutti disegnati da Don Bluth.

Dragon's Lair, tanto della fama che ebbe negli anni '80 (bastava vedere anche una versione di una macchina da gioco italiana con un secondo schermo aggiuntivo posto in alto della stessa macchina x favorire una maggiore visualizzazione del gioco a persone che stavano più lontane) che vi era sempre una folla enorme di persone che faceva la fila x giocare, ma anche per guardare, da far accapponare la pelle.

Oggi, negli Usa, Dragon's lair è l'unico videogame, insieme a Pacman e Pong (il primo videogame che è stato creato) a nutrire un allocazione nel museo Smithsonian degli Stati Uniti.

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