Franzi Vitlacil

Breve monografia di interesse escursionistico sul massiccio centrale di Cima d'Asta

 

PREMESSA

Il rifugio Cima d’Asta rappresenta un ottimo punto d’appoggio per la conoscenza e per l’esplorazione dell’omonimo massiccio. Dedicato ad Ottone Brentari è di proprietà della Società Alpinisti Tridentini, sezione di Trento del Club Alpino Italiano e si trova all’altitudine di m. 2476. L’accesso da Padova, Belluno, Trento, Verona e Bolzano è consentito dalla superstrada della Valsugana – uscita allo svincolo per Strigno – seguendo poi per 12 km. la strada provinciale del Tesino fino alla periferia est del paese di Pieve Tesino, ove s’imbocca a sinistra la strada comunale asfaltata della Val Malene. Percorsi 10 km, si raggiunge Malga Sorgazza (m. 1450), con ampio piazzale di parcheggio, da dove si prosegue a piedi e, dopo tre ore di marcia, si arriva al rifugio Cima d’Asta.

Il piazzale di parcheggio di malga Sorgazza può essere raggiunto più convenientemente, per chi proviene dal Primiero, risalendo la strada provinciale del Passo del Brocon. Tre chilometri dopo il passo, in località Malga Marande, dove si trovano gli impianti di risalita invernali del Monte Agaro, s’imbocca a destra la strada asfaltata, inizialmente pianeggiante che, scende per otto km. con vari tornanti in Val Malene; circa 500 m. dopo il Camping Val Malene, essa s’innesta alla strada proveniente da Pieve Tesino; proseguendo a destra, dopo cinque km. si raggiunge Malga Sorgazza. L’escursione è appagante anche se si conclude al Lago ed al rifugio di Cima d’Asta, per la splendida posizione in cui questi si trovano, dominati dall’incombente parete della Cima. Si ricorda che, negli anni d’innevamento normale, il lago sgela dopo la prima quindicina di luglio e tutta la zona sopra i 2000 metri è penalizzata quasi giornalmente dalla nebbia, che si forma dopo le undici antimeridiane e perdura anche nel pomeriggio. Si consiglia pertanto di scegliere giornate d’alta pressione, o le settimane di fine estate con tempo stabile, oppure di utilizzare al massimo le ore antimeridiane, perché in presenza di nebbia l’orientamento è difficoltoso e l’escursione potrebbe non soddisfare le aspettative. Nel sito internet http://digilander.iol.it/franzivitlacil è inserita anche una mappa dei percorsi consigliati in stagione avanzata.

   E’da tener presente che sopra i 2.500 metri la neve può perdurare anche in estate avanzata e perciò molti tratti rimangono innevati ed i segnavia non sono più visibili. Le cartine in commercio riportano talora sentieri non più esistenti che, se seguiti nella discesa, possono costituire un reale pericolo (vedi itinerario n. 10). Si consiglia la carta topografica della Kompass n. 626 Catena dei Lagorai Cima d’Asta, scala 1:25.000. Pure la guida Cima d’Asta, Gruppo di Rava e Tolvà – Natura – Storia – Itinerari, a cura di Giuseppe Busnardo, promossa dalla sezione SAT – CAI del Tesino, anno 1998, può fornire, oltre che la conoscenza dei due sottogruppi collegati, anche informazioni sotto l’aspetto geografico, faunistico e botanico.  In questa monografia viene trattato esclusivamente l’aspetto escursionistico.

    Di seguito descriverò i vari itinerari, numerati, iniziando da quelli che raggiungono il rifugio, aperto usualmente dal 20 giugno al 20 settembre (tel. 0461/594100). E’una costruzione nuova e moderna, che dispone di 56 posti letto e possiede anche un locale invernale. E’proprietà del CAI – SAT.

Scritto a Borgo Valsugana nel mese di maggio dell’anno 2001 da Franzi Vitlacil quale supplemento  del sito internet http://digilander.iol.it/franzivitlacil, dedicato al Massiccio di Cima d’Asta e quale modesto contributo per la conoscenza dello stesso.