TESTIMONI

Natalia Tedeschi, nata a Genova nel 1922, studentessa, non può continuare gli studi a causa delle leggi razziali. Nel 1943 è costretta a rifugiarsi con la madre e la nonna in val Varaita, mentre due dei fratelli si uniscono ai partigiani. Arrestata dalle SS a Casteldelfino nel marzo del 1944 in seguito ad una delazione, è portata a Venasca, alle Nuove, infine al campo di Fossoli. Di qui parte a fine maggio con destinazione Auschwitz (n. di matr. 5404). In seguito passerà a Bergen-Belsen, Dessau, sottocampo di Buchenwald, e Theresienstadt, dove sarà liberata. Perde ad Auschwitz la mamma, e la nonna e un fratello.

Natalia Tedeschi è tornata con noi ad Auschwitz e ci ha raccontato la sua tragica esperienza.

Pio Bigo, nato a Druento (Torino) nel 1924, entra a diciannove anni nelle formazioni partigiane delle Valli di Lanzo. Arrestato dopo i combattimenti e i rastrellamenti del marzo 1944, è deportato a Mauthausen, quindi nei sottocampi di Gusen, Linz I, Linz III: trasferito a Birkenau e a Monowitz, viene coinvolto nella drammatica evacuazione di Auschwitz del gennaio 1945. Giunto a Buchenwald, vi rimane fino alla liberazione del Lager. Vive a Piossasco (Torino).

Pio Bigo non ha potuto essere con noi in viaggio per problemi di salute, ma noi conoscevamo la sua esperienza avendo letto il suo libro Il triangolo di Gliwice ed avendolo conosciuto Venerdì 19 marzo 1999 in occasione della presentazione del testo.