I trasporti neri furono il primo sistema di morte usato a Ravensbruck e colpirono le anziane e le invalide.
Nella nostra società gli anziani, gli inabili si emarginano, a Ravensbruck invece si ammazzavano: i medici del campo, istruiti dai tecnici della “soluzione finale” provenienti da Auschwitz, a intervalli regolari sceglievano nell’ospedale il materiale umano di scarto e lo trasferivano in uno dei tanti campi dove funzionava la camera a gas.
Di preferenza inviavano i trasporti neri a Lublino, nel campo di Majdanek, o a Linz, al castello di Hartheim. I trasporti neri furono diventavano più numerosi a misura che le deportate aumentavano e il lavoro delle fabbriche distruggeva a ritmo accelerato la manodopera impiegata nella produzione bellica. Con l’estate del 44’ però la situazione dei campi dell’ovest subì un cambiamento improvviso: la rapida avanzata dell’armata russa in territorio polacco costringeva infatti i nazisti a trasferire i deportati dai campi dell’est verso zone più lontane dal fronte, per non correre il rischio di doverli abbandonare nelle mani dei russi che avanzavano.
Arrivarono fra il 2 e il 30 agosto quattordicimila polacche da Auschwitz, le quali vennero spogliate di tutti gli averi e cacciate come bestie sotto un’enorme tenda militare perché nei blocchi non c’era più spazio. La tenda eretta come riparo di emergenza all’interno del campo fra il blocco 24 e il blocco 26, diventava il secondo mezzo di sterminio utilizzato a Ravensbruck; in questo periodo infatti si interruppero i trasporti neri perché quasi tutte le camere a gas dell’est non funzionavano più.
La tenda militare inghiottiva una marea di donne il forno crematorio venne potenziato con una terza bocca. La tenda strumento di sterminio per morte naturale funzionò per tutto l’autunno.
Tuttavia esso non risolveva del tutto il problema, non fu un mezzo razionale di eliminazione.
Quando la morte naturale tardava ad avvenirle SS ricorrevano alle iniezioni, al veleno. Ma lo sterminio di migliaia di vittime non soddisfaceva ancora le esigenze del sistema che volle eliminare di più, sempre di più per rientrare nei costi
C’erano ancora troppe bocche inutili che consumavano e non rendevano. A febbraio il comandante diede ordine di costruire una camera a gas, che entro in funzione a marzo e funzionò fin verso i primi di aprile.
I vari metodi di selezione e di morte diedero buoni frutti perché a Ravensbruck morirono circa 92000 donne.
La paura dello sterminio totale che i tedeschi avrebbero compiuto per non lasciare traccia dei crimini apparve fondata alle prigioniere del campo e si diffuse velocemente.
Alessio Zanfini
Liceo Scientifico Statale “E.Majorana”