La teoria delle superstringhe
Da qualche tempo si è fatta strada una teoria diversa dal modello
standard ed è quella delle superstringhe,(o più precisamente delle superstringhe
eterotiche) o meglio la sua attuale evoluzione detta "M", che sembra un buon
candidato per descrivere ogni fenomeno, compresa la gravità. Questa è dunque una
proposta di teoria unificata di tutte le particelle elementari e delle loro interazioni, e
perciò, di tutte le forze della natura.
La teoria delle superstringhe ipotizza che ogni particella e ogni forza della natura
derivino dalla "vibrazione" di una limitata entità di base, dette stringa. La
parola stringa indica che la teoria può essere considerata una descrizione delle
particelle in termini di piccoli "cappi" anziché di punti; la dimensione tipica
di ogni cappio è approssimativamente l'unità fondamentale di lunghezza, ossia circa un
miliardesimo di bilionesimo di bilionesimo (10-33) di centimetro. Una buona analogia è quella con una corda di violino, che ha un
moto di vibrazione minimo e un numero infinito di altri moti (armoniche) di frequenza
musicale sempre maggiore. Il prefisso "super" indica che la teoria ha una
"supersimmetria", e cioè che, nell'elenco delle particelle, per ogni fermione
c'è un corrispondente bosone e viceversa. Se la supersimmetria non fosse approssimativa
ma esatta, ogni fermione avrebbe esattamente la stessa massa del bosone ad esso correlato.
La supersimmetria riesce a "rompersi" in modo tale che tra le masse dei fermioni
e bosoni corrispondenti c'è quella che viene definita "superlacuna".
Anche in questa teoria ritroviamo loperato di Gell-Mann. Infatti, non appena egli
seppe, nel 1971, della sua formulazione, invitò nel suo laboratorio al California
Institute of Tecnology i due fisici che lavevano ideata (J. Schwarz e A. Neveu) e,
sebbene allinizio le loro idee non sembrassero tanto ortodosse, Murray li spronò ad
andare avanti. Così la teoria delle superstringhe, rispetto a tutte le altre, sembra
poter incorporare la teoria della gravitazione di Einstein,
che rappresenta sempre lelemento più difficile da unificare con le altre forze.