"Progettare la morfologia; Aversa" di Salvatore Polito"
Nel Settore
sud-occidentale Piazza Crispi, ma la toponomastica antica meglio di quella attuale ci
restituisce la morfologia del luogo, č in realtā il primo braccio di un invaso continuo
confluente nel Largo fuori S.Anna. La Piazza č marcata, da un lato, dalle fasce di
edilizia compatta appoggiate alla murazione, dall'altro, dai grandi comparti della trama
territoriale, di recente investiti da una espansione episodica e scollata dalla morfologia
dei percorsi. Forte tuttavia č il carattere dell'insieme nel passaggio tra la cittā
compatta e l'esterno, area di soglia dunque, dove prevale la dinamica delle parti a
confronto. Il lotto, praticamente un vuoto urbano, č un trapezio diviso tra i due
contesti; nell'uno č fissata la continuitā, nell'altro č andata perduta la regola
tipo-morfologica. La testata, per la cui definizione fa testo l'allineamento documentato
dalla mappa catastale, pone problemi di relazione che vanno attentamente considerati. Se
il lotto č un argine di contenimento tra il nucleo antico e l'agglomerato moderno, in
questo senso fissare il limite al suo sconfinamento, č anche vero che un itervento
ordinatore, mirato a comporre una unitā architettonica o a stabilire una continuitā
contraddirebbe la natura del luogo. Nel progetto gli elementi generatori, dedotti dalla
topografia dellinvaso, proiettano due maglie autonome e ruotate, che stabiliscono
relazioni di continuitā o discontinuitā coi rispettivi contesti: Sulla sponda
dell'invaso, dove frenano e bloccano il loro dinamismo, esaltano il distanziamento,
l'opposizione e la gerarchia tra le parti.