Il palio è una delle manfestazioni
più importanti di Bisignano (se non la prima). La venuta dell'imperatore Carlo
V in Bisignano ne 1535, ospite di Pietrantonio Sanseverino Principe
guerriero di Bisignano, in onore del quale si terranno festeggiamenti regali,
tornei cavallereschi e battute di caccia. accoglienza che l'Imperatore apprezzò
in modo particolare tanto che per riconoscenza e gratitudine insignì il nostro
Principe alla presenza della corte di Napoli, della più onoreficenza spagnola.
"IL TOSON D'ORO".
La presenza del casato San Severino in Bisignano e
la sua incidenza nella storia civile e religiosa della Città e nel territorio
calabrese;
La festosa accoglienza, le cerimonie, i tornei e i festeggiamenti che si
svolgevano in occasione della presa di possesso della Città da parte dei
Principi regnanti; Il matrimonio del noto Principe
Pietrantonio Sanseverino di Bisignano con Irene Castriota Skanderberg (1530),
che diede origine ali vari insediamenti albanesi nel feudo di Bisignno;la famosa
chinea bianca, cavallo o giumenta allevata in Bisignano dai Principi Petrantonio
e suo figlio Nicolò Bernardino,tanto ammirata e preferita dalla corte di Napoli
donata
annualmente al pontefice dell'epoca per il tiraggio del cocchio Papale, che
finanche il Tassoni annota nella sua "Secchia Rapita"(1622); Tale
chinea diventerà poi lo stemma di Bisignano (a fianco)
La prima edizione del nostro palio avviene
nell'anno 1991 e precisamente nei giorni 28-29 Settembre, resa possibile grazie
alla buona volontà di un gruppo di amici tutti appassionati dalla storia del
patrio suolo.
Sulla base della storia e delle usanze dei luoghi si disegnarono gli stemmi
dando così ad ognuno dei quartieri o rioni storici della Città un proprio
emblema Araldico ed un colore. Così come avveniva un tempo quando erano i
feudi, i casati i nobili ad effettuare tornei con i loro campioni, oggi la gente
del popolo, i quartieri gareggiano per un trofeo, da conservare negli anni.
La manifestazione entusiasmò tutto il popolo bisignanese, il quale dimostrò in
vari modi il proprio apprezzamento ed il proprio sostegno. Non è stato certo
facile arrivare ai risultati odierni, gli ostacoli sono stati innumerevoli.
Un fatto è certo, che oggi come ieri, e come la storia ci detta, Bisignano con
il suo Palio ed altre attività collaterali, può vantare il primato, ponendosi
come forza trainante, sull'intero territorio calabrese.
Il Palio si svolge in stile Torneo, I
quartieri si incontrano uno contro uno in due gare (andata e ritorno).
All'andata viene sorteggiato il campo di gara, che verrà invertito nel ritorno.
I campi di gara sono due: IL CAMPO DEL SOLE e IL CAMPO DEL MURO.
Il
Cavaliere indossa il vestito da Cavaliere e una lancia che servirà per
infilzare 8 anelli posizionati su 4 torri, che danno diritto a dei punti a
seconda della grandezza dell'anello. Inoltre c'è il Saracino che ha su un
braccio un bersaglio con tre cerchi concentrici al quale il cavaliere deve
colpire (sempre con la lancia) e che da il diritto ha 1,2,3 punti a seconda che
si colpisca il cerchio più piccolo o più grande.
Infine chi arriva per primo si aggiudica 5 punti. Qui sotto potete vedere lo
schema del campo di gara:
La giostra cavalleresca del Palio si tiene
l'ultima Domenica di Giugno presso il locale Campo Sportivo.
La settimana precedente al palio si tengono numerose manifestazioni come: le
feste di quartiere e la sfilata di costumi medioevali.