TESTIMONIANZE di SOPRAVVISSUTI
Mario Finetti
LA NOSTRA PRIGIONIA
DAL 21-1 AL 30-4-1945
All'amico e compagno Giovanni che la comune disgrazia ha cementata la nostra amicizia (21-111945) Dal mio piccolo diario, stralcio questi appunti per dedicarli ai compagni OLDRINI - PINO - PIROVANO amici di sventura e di prigionia dal 21 Gennaio al 30 Aprile 1945.
Domenica - 21 Gennaio 1945
Ore 6,30, sto dormendo, mia moglie con voce alterata mi sveglia e strilla qualcosa che non riesco a capire, contemporaneamente due uomini con rivoltelle spianate irrompono nella camera e sotto la minaccia delle armi mi ordinano di alzarmi e vestirmi. Gli chiedo chi sono e loro mi rispondono: Squadra Politica Brigata Sera Resega. Mi portano in cucina, mi fanno addossare a un muro e iniziano con altri due la perquisizione completa. In una vecchia scarpa trovarono un opuscolo della Federazione Comunista, intitolato: "I C.L.N. e il loro compito", poi requisirono il mio fucile da caccia con tutte le munizioni, mi chiedono se ho la cantina e rispondo negativamente (in cantina avevo una rivoltella e carte topografiche di Sesto per il Comando Piazza), Verso le 8, finita la perquisizione, con un autobus dell'8° Brigata Nera si parte verso Milano. Fermata alla Marelli, salgono sull'autobus accompagnati da altri due ceffi, il compagno OLDRINI e il compagno FUSCONI: uno sguardo di sfuggita ci serve per salutarci ma non facciamo nessun cenno che possa dare l'impressione di conoscerci. Si arriva a Porta Venezia e ci fanno scendere nel porticato della guardia medica perché degli apparecchi stanno facendo dei mitragliamenti sulla città. Si riparte appena cessato pericolo e si arriva alla Sede della Baracca. Nel sotterraneo, in attesa dei preliminari dell'interrogatorio per le generalità, ci troviamo con PINO e PIROVANO anche loro arrestati nella mattinata. Disbrigate le formalità delle generalità ci rinchiudono uno per ogni cella di sicurezza; posso osservare che PINO lo mettono a destra della mia cella, FUSCONI a sinistra, OLDRINI e PIROVANO li mandano in un altro settore. Ore 12, ci danno una gavetta con dentro riso e fagioli e un bastone di pane. Faccio le conoscenze coi miei compagni di cella: MOTTA milite della Brigata Nera (poi ho saputo che faceva parte del Fronte della Gioventù di Vimercate), implicato per i fatti del campo d'aviazione di Arcore; LAMBERTI industriale di Affori, implicato in un affare di rapina, perché un suo dipendente, autista, ha partecipato a trasportare della refurtiva con un camion di proprietà del LAMBERTI; GARAVAGLIA e ABATI della Ditta Olap, implicati nella faccenda delle armi sequestrate nello Stabilimento. Le presentazioni sono rapide e confidenziali come nella vita militare, però tutti restiamo chiusi ermeticamente per quanto possa svelare e compromettere le nostre attività di partito.
Lunedì - 22 Gennaio
Ho passata la mia prima notte di prigionia molto agitata, dormendo a sprazzi, però questo mi è molto giovato così ho avuto la possibilità di coordinare le mie idee e improntare una difesa per i primi interrogatori che ci assicurano di essere molto bestiali. Fa molto freddo e si dorme con un pagliericcio a terra e due coperte. Ci servono un miscuglio di caffé che però è un po' dolce. Ore 13, riso e fagioli con un bastone di pane. Ore 19, ancora riso e fagioli con un bastone di pane.
Martedì - 23 Gennaio
Freddo sempre intenso. Incomincio ad ambientarmi alla vita di prigionia. Il trattamento non è cattivo, il mangiare sempre uguale, manca il pane che però LAMBERTI ci elargisce con molta larghezza perché riesce ad avere fino a due pacchi al giorno. Tento mettermi in comunicazione con PINO a mezzo del picchiare nel muro ma non riesco a ricevere risposta; forse non sa che io sono vicino al suo appartamento! Si riesce anche a fumare per mezzo di LAMBERTI.
Mercoledì - 24 Gennaio
Ho potuto incontrarmi con FUSCONI mentre eravamo al gabinetto, una stretta di mano e coraggio. Non riesco a capire cosa vogliono da questo uomo, è malaticcio e male andato, però mantiene un morale alto e questo suo atteggiamento mi fa molto piacere.
Giovedì - 25 Gennaio
Il freddo è sempre più intenso, si sta tutto il giorno, vestiti e con il cappotto, in branda per non morire di freddo. Proseguono gli interrogatori di ABATI e GARAVAGLIA, tutta la cellula dell'Olap è dentro, hanno parlato quasi tutti; da quello che raccontano mi posso convincere che l'organizzazione clandestina di quell'officina era affidata a persone poco esperte in materia cospirativa.
Venerdì - 26 Gennaio
Ho ricevuta una camicia, che il capo carceriere SCARDOVELLI mi ha consegnata, portata da mia moglie. Questo mi dà un senso di sollievo così come so che i miei e i compagni hanno appreso il nostro posto di soggiorno!
Sabato - 27 Gennaio
In cerca di una branda per il mio pagliericcio ho potuto scambiare qualche parola con OLDRINI! Caro compagno delle ore migliori di cospirazione; l'ho trovato un po' sciupato, però sempre viva la fiamma degli occhi che è fiaccola della fede.
Domenica - 28 Gennaio
Termina oggi la prima settimana della prigionia e ancora non incominciano gli interrogatori. Vorrei affrontare questa battaglia per collaudare il mio sistema nervoso perché mi sento assai calmo e moralmente con la convinzione di affrontare anche torture. Ho scambiato qualche parola anche con PINO mentre eravamo al gabinetto, gli ho parlato di OLDRINI e FUSCONI ci accordiamo per la negativa assoluta.
29 Gennaio
Il freddo aumenta di intensità. Si scambia qualche parola con PINO. GARAVAGLIA mi ha comunicato di aver sentito una telefonata ricevuta dal Dr. CORSI dell'Ufficio politico da parte della Breda per il nostro interessamento; lo comunico a PINO, però non ci facciamo illusioni. Continuano gli allarmi e sentiamo gli apparecchi ronzare sopra di noi.
30 Gennaio
LAMBERTI è stato liberato, è bastata la promessa di qualche quintale di carbone ai componenti dell'Ufficio politico e tutto è messo a tacere; sempre lo stile fascista! Mettono nella mia cella FUSCONI, finalmente un amico vicino.
31 Gennaio
Oggi in mattinata mi hanno concesso un colloquio con mia moglie e mia figlia, molto breve e assai sorveglianza, ho fatto scivolare 200 lire a SCAROOVELLI così potrò ottenere qualche aiuto da casa. SCALDOVELLI mi ha mandato nel cortile a segare la legna insieme a MOTTA, GARAVAGLIA e ABATI. Nel pomeriggio ho la visita della SONZONI e REBECCHI, il milite addetto alla nostra sorveglianza le fa entrare nella baracca del caffé, così posso parlare indisturbato. Mi comunicano dell'interessamento della Breda sul nostro conto presso il Comando Kesserling di Como, il saluto di tutti gli amici; raccomando di comunicare a TANSINI di tenersi al largo per non compromettere di più la nostra situazione con il suo arresto. Ho avuto il primo interrogatorio, molte accuse; attività clandestina, capo dei comunisti di Sesto, membro del C.L.N.; mi leggono una relazione su una adunata avuta nel mio Ufficio il 12 Gennaio alle ore 10 del mattino, presente TAGLIAFERRI, BOSCONI, TANSINI, per la ripartizione delle 300.000 lire di assistenza; insistono per sapere di chi erano forniti, sto sulla negativa, mi minacciano e poi mi rimandano in camera di sicurezza con la minaccia di pensare bene nella notte perché l'indomani proseguiva l'interrogatorio con sistemi più persuasivi. Hanno interrogato anche PIROVANO, OLDRINI e PINO. Ho potuto solo parlare con PINO il quale mi ha assicurato di essere stato sulla negativa e non avere avuto maltrattamenti.
1 Febbraio
Ho avuto la visita di Ancilla e la Sig.ra NICONI, mi hanno rifornito da mangiare, ho chiesto denaro, è sempre necessario in questi ambienti. Proseguono gli interrogatori, ho ammesso di essere comunista, qualcosa bisogna cedere!.. Pomeriggio, interrogatorio collettivo della famiglia Breda; poco stringenti gli interrogatori, quasi conversazione amichevole. Mettono anche OLDRINI nella mia cella; molto bene, così potremo scambiare le nostre impressioni.
2 Febbraio
Interrogatorio ancora e firma del verbale. Anche OLDRINI è interrogato però senza firmare. Ha firmato PINO e PIROVANO. SCARDOVELLI mi comunica della visita di Irma, ma non mi hanno concesso il colloquio.
3 Febbraio
Mattinata calma, però molto movimento fra i militi. Ore 11, ordine di prepararsi per la partenza. In fretta e furia a due per due ci cacciano in un camion e ci portano a Gruppo mussolini in mano alle S.S. tedesche. Altro interrogatorio con generalità poi ci cacciano in una stanza di cantina umida, fredda e senza luce. Siamo in otto con solo due pagliericci e senza coperte. Notte d'inferno! Il freddo è indescrivibile, si passeggia nel piccolo spazio per non morire di freddo; io e FUSCONI c'infiliamo a cannocchiale nei cappotti con i piedi sulla bocca dell'altro per riscaldarli col nostro alito.
4 Febbraio
Ci sistemano in un'altra cantina io, OLDRINI, FUSCONI e MOTTA, si fa conoscenza con quelli del banco Roma, PERUGINI e con VIANI della Cassa di Risparmio, bravo giovane del Fronte della Gioventù, già molto maturo di attività politica. C'è poi un monarchico, due borsaneristi, padre e figlio, ed altri ladri; ricattatori che annoiano con i loro stupidi e disonesti racconti; noi politici ci teniamo in disparte, una barriera di onestà e di ideali ci separa da certi loschi e incoscienti individui. Il mangiare è discreto, anche migliore del Baracca, solo manca il caffé che se anche era poco confortevole, un poco di caldo ci riscaldava lo stomaco.
5 Febbraio
Si dorme quando si vuole, abbiamo per pagliericcio le pedane di crine della palestra e due coperte ciascuno, il freddo è diminuito e per scaldarci dormiamo rannicchiati e attaccati insieme, non ci laviamo la faccia né ci è consentito farci la barba e capelli, si sta diventando facce patibolari!.. Nel pomeriggio, altro interrogatorio, sempre le stesse domande!.. Sono poco furbi…. lo cerco di scagionare OLDRINI e forse si prevede che lo lascino andare; se questo si avverasse è un peso che mi tolgo dalla mia anima!... Lui solo potrebbe sistemare tante cose che mi tengono l'animo oppresso.
6 Febbraio
Ore 10 del mattino, ho avuto la visita e colloquio di Ancilla Sig.ra NICONI, caso molto strano perché sono rigorosamente vietati. Ancilla è molto più sollevata dalle volte passate e mi chiede quando ritorno a casa!... molto presto rispondo stai tranquilla! Povera ragazza, questi affanni e queste tribolazioni, non sa in quali mani ci hanno messo i nostri fratelli italiani!... FUSCOLI è lasciato libero alle ore 17, di OLDRINI non se ne parla, sarà forse per domani. Sono belle giornate e s'inganna il tempo a discussioni. Si spacca la legna in palestra.
7 Febbraio
È venuta mia moglie ma non gli hanno permesso né il colloquio né farmi passare il pacco; questi militi della mussolini sono dei delinquenti. Arrivano altri clienti, sempre individui loschi e di pochi scrupoli. È sconfortante vivere a contatto con questo fango!
8 Febbraio
Ore 15, ordine di partenza, destinazione: San Vittore? Altra dimora. Divengo il N° 1629 6° Raggio - Cella 11; però ci ritroviamo ancora tutti insieme e questo è di molto conforto. Ci tagliano i capelli a zero. Pirovano protesta. La cella mi ricorda la soffitta dell'opera "BOHEME"!. C'è in più i buioli e in meno le misere suppellettili. Si dorme sul pavimento con pagliericci e 3 coperte ciascuno, sempre disposti a catena; ho alla mia destra PINO e alla sinistra l'inseparabile OLDRINI, PIROVANO è in fondo attaccato al muro. Finalmente ci troviamo fra tutti politici e ragazzi partigiani. Siamo in 17, accordo perfetto e anche con il morale sempre alto. Conosciamo dei bravi ragazzi di Meda: PIAZZA - GIOIA, poi di Pavia: Luigi, un Dottore chimico del Partito d'Azione. Il mangiare consiste in due gamelle di minestra al giorno e due bastoni di pane e una bevanda di miscuglio che chiamano caffé. Ci danno quel tanto che serve a non farci morire di fame.
9 Febbraio
Incominciano le conoscenze e anche le confidenza reciproche. PINO e OLDRINI danno lezioni di comunismo ai partigiani che sono completamente all'oscuro di scuola di partito. Ci scaldiamo con il gioco della sberla e con altri giochi fanciulleschi. Il regolamento ci consente un'ora d'aria al giorno e la passiamo in cortile incolonnati in fila di quattro e girare sempre in una pista ogivale controllati da sgherri di secondini e sotto il torvo sguardo di Frans, il carnefice della S.S. tedesca, che comanda S. Vittore. Degni compagni di questo losco e brutale individuo sono due cani, uno lupo e l'altro di razza olandese.
10 Febbraio
Il tempo trascorre sempre lento e monotono. Fa freddo, ci teniamo sempre il cappotto addosso. La cella puzza di latrina. Si fa qualche partita a dama, le pedine sono pezzi di cartoncino di una scatola di fiammiferi, la dama è stata disegnata sulla fodera di un pagliericcio. Si propagano sempre notizie sensazionali che poi si sgonfiano come un palloncino punto da uno spillo. OLDRINI è un poco nervoso, PINO molto ottimista, PIROVANO tende all'ottimismo e intavola delle grandi conversazioni.
11 Febbraio
Prima domenica che si passa a S. Vittore. Giornata imbronciata e piuttosto fredda. PINO nel suo ottimismo vede una fiumana che risale il Danubio che sconvolge le forze tedesche a Vienna e che porterà lo sgombero dei tedeschi dall'Italia!... Caro PINO come sogni bene! … il mio augurio è che la tua visione sia realtà!
12 Febbraio
Oggi c'è la consegna della biancheria e il ritiro dei pacchi che i nostri parenti hanno depositato al portone. Sanno i nostri congiunti dove ci troviamo e queste disposizioni? È opprimente questa segregazione cellulare. Vediamo qualche raggio di sole a scacchi, qualche tetto di Milano e il guizzo di qualche passerotto che passa in questo spiraglio di finestra. Una guardia ci segnala che ci sono delle voci di frantumazione del fronte tedesco a Vienna ed eventuale ritirata tedesca dalla Lombardia. Il morale si risolleva. Si dorme poco questa notte.
13 Febbraio
È arrivato il pacco di OLDRINI. Dalle notizie di ieri sera nulla di concreto. Ho lavato i fazzoletti per ingannare il tempo. Appetito molto ma salute ottima. Hanno mandato in libertà 28 detenuti, forse si riaffaccia la speranza per OLDRINI.
14 Febbraio
Le ossa, col continuo dormire sul duro, si sono calcinate, ho un po' di nervi, sento la mancanza di sigarette. Ore 11, adunata generale, appello per la partenza. Ore 18, si parte per Bolzano. Addio Milano, addio cari posti ove abbiamo sofferto e goduto, addio parenti e amici; quale sorte ci riserva il destino? Decidiamo di essere uniti io, PINO, OLDRINI e PIROVANO e infatti riusciamo a prendere posto sullo stesso camion. Si viaggia come sardelle in scatola per tutta la notte. Attraversiamo Brescia-Trento.
15 Febbraio
Ore 12, si arriva al campo di concentramento di Bolzano; altro taglio a zero di capelli, appello, doccia, prelevamento di due coperte, gavetta, cucchiaio e forchetta, bicchiere. Di mangiare non si parla. Ci destinano al Blocco M, diventiamo i numeri 9675 - 9674 - 9671. Si dorme io e OLDRINI c PIROVANO con PINO.
16 Febbraio
Inizio la vita del campo di concentramento. Ore 6, sveglia, caffé, poi adunata per l'appello col saluto: cappello giù, poi in blocco. Ore 12, rancio che consiste in una brodaglia con riso stracotto e una pagnotta di pane di 250 grammi. Ore 18, solita brodaglia e solita pagnotta di pane; molta disciplina che però per tanti è necessaria.
17 Febbraio
Giornata primaverile. Si respira aria buonissima. Peccato che manca da mangiare. È ammirevole l'organizzazione del campo, i servizi interni sono gestiti da detenuti politici, prevale l'elemento partigiano che però è molto indisciplinato e poco preparato politicamente e questo potrebbe essere molto dannoso per un domani.
18 Febbraio - domenica
Vitto speciale, brodo con qualche pezzo di carne, supplemento razione pane, marmellata. Si vocifera la partenza per la Germania. Il tempo sempre bello, i monti che fanno da corona a questa conca sono coperti di neve. È una bella visione che si offre al nostro sguardo!.. Quanti desideri passano per la mente di noi tutti deportati?
19 Febbraio
Sveglia molto presto, in attesa di spedizione, poi rimandata. Giornata fredda. Domani forse partenza.
20 Febbraio
Si vive sempre con l'animo sospeso in attesa di una nuova partenza che si dice con destinazione Mauthausen. Oggi vendita di mele e si riempie la pancia con questa frutta. Abbiamo razionato la nostra piccola scorta di roba che abbiamo comprata a prezzi esosi, però abbiamo il conforto di appagare il nostro palato con qualche sapore gradevole.
21 Febbraio
Oggi ricorre un mese dal nostro arresto. Quanti cambiamenti si sono susseguiti in questi trenta giorni! Abbiamo festeggiata questa ricorrenza con una razione più grande di pietanza.
22 Febbraio
Il tempo è bello, sembra di essere in primavera; le notti però sono molto fredde. lo e OLDRINI si dorme in una cuccetta e così pure PINO e PIROVANO. La mia valigia l'abbiamo trasformata in magazzino cooperativistico di alimentazione. Si fila il più perfetto accordo e questa solidarietà ci procura un senso di orgoglio rispetto agli altri detenuti che danno sempre sfogo a qualche malumore e battibecco. Abbiamo stretto relazione con ULIVELLI, vecchio socialista ma molto simpatico e buon parlatore; FESTA, discepolo di ULIVELLI, molto ignorante in tutte le discussioni. ULIVELLI ha fatto un cattivo discepolo! e questo forse gli rammarica un poco la sua prigionia…
23 Febbraio
Si è sempre sul chi va là perché circolano le voci di partenza. È esasperante questa alternativa. Ci fanno fare molto ginnastica che ci procura sempre più appetito. Ho il naso ammalato che mi procura del disagio nel soffiarlo. Anche OLDRINI accusa crampi allo stomaco. PINO sempre sorridente, si affida al destino. PIROVANO è dimagrito, avrebbe bisogno di un'alimentazione maggiore ma come si può fare?
24 Febbraio
Le giornate si susseguono belle, anche il sole scalda; sono proprio sciupate passarle in questo quadrilatero guardati a vista e con le mitragliatrici piazzate su torrette sistemate in alto dei muri perimetrali. Inganniamo il tempo ad osservare la bella visuale che offre la Mendola, anche il castello di Bolzano rievoca ricordi dove ho trascorso la mia giovinezza.
25 Febbraio
Appello mattiniero. Si parte per la Germania. Resta escluso dalla partenza OLDRINI. Preparativi, consegna del materiale di casermaggio ai nostri compagni del blocco. Ci consegnano un pacco di viveri. In attesa della partenza ci rinchiudono nel blocco D. Si parte. incolonnati in file di quattro, verso la stazione; ci fiancheggiano, con mitra, militi della S.S. I pochi passanti che incontriamo lungo il viale che conduce alla stazione ci guardano con occhi velati di compassione, ci vedono però disinvolti e questo non gli permetterà individuare il dramma che si combatteva nel nostro cuore. Ci cacciano alla rinfusa 66 uomini per ogni carro bestiame, poi chiudono le pesanti porte, vigila sempre la S.S. Restiamo isolati dal mondo civile in mano a prezzolati delinquenti. Un grido di vendetta si sprigiona dal nostro cuore, è che tu popolo barbaro non potrai mai prevalere con le tue barbarie il dominio dell'Europa. Forse tra breve arriverà anche per te l'ora fatale e dovrai scontare amaramente queste brutalità. Guai a coloro che prenderanno a cuore i vostri dolori e le vostre miserie!.... Ritornerà in auge la legge del taglione: "Occhio per occhio, dente per dente". Ci accomodiamo rannicchiati in qualche maniera, l'ambiente rende nervosi dando appiglio a frequenti battibecchi. I più irrequieti sono il gruppo dei genovesi. lo, PINO e PIROVANO siamo affiancati e con noi pure il gruppo della Olap. Prendiamo accordi con NISIO, della Democrazia Cristiana, per la fuga appena il treno inizierà la salita del Brennero. Siamo decisi a tutto, anche se questa dovesse procurarci qualche raffica di piombo della scorta del treno. Le ore della notte non passano mai, l'aria è irrespirabile. Si sente passare apparecchi e si ode un bombardamento a distanza. Finalmente arriva il mattino e il treno non accenna a partire. Qualcuno che ha tentato di aprire uno sportello per fare entrare un po' d'aria ha provocato la reazione della S.S. di guardia che ha tirato un colpo di mitra. Ore 11 del mattino, il caldo è opprimente, l'aria irrespirabile; è da ieri mattina che non ci danno da mangiare. Ore 13, ci danno un po' di caffé. Ore 15, ancora un po' di brodaglia e un filone di pane tedesco ogni tre. Il sole dardeggia sul vagone, si boccheggia per il caldo, i visi sono stravolti, sembra di vivere in un inferno come lo descrive Alighieri la lingua si attacca al palato per la mancanza di acqua. Nell'agonia che ci procura questa situazione affiorano alla nostra mente il ricordo delle persone care!.. Forse è il principio della fine! Se lo spirito della conservazione non avesse il sopravvento sulla debolezza e le sofferenze del corpo, una crisi nervosa porterebbe alla pazzia. Il trascorrere delle ore sono lente come quelle dei condannati a morte: è impossibile parlare perché la lingua sembra di piombo, l'inumidiamo con un pezzo di mela prelevata dalla nostra scorta. Ore 19, si incomincia a sentire un po' di refrigerio, poi un movimento insolito di autocarri che passano, ordini secchi in tedesco, qualcuno ha sentito lo stridere che procura lo scorrere delle porte, che chiudono le nostre prigioni mobili. Tutti gli orecchi si tendono in ascolto, ed infatti dai vagoni più avanti scendono i deportati. È un coro di gioia che si impossessa di noi. Come per incanto tutti si apprestano ai preparativi di discesa. Dopo pochi minuti anche la nostra porta viene aperta con l'ordine di scendere. Rivediamo le stelle brillare nel cielo, respiriamo a pieni polmoni quest'aria tanto desiderata, ci abbracciamo come coloro che sono scampati da un grande pericolo; forse la nostra parabola di sofferenze sta toccando il vertice!.. Rientriamo al campo, ci danno una pagnotta, non abbiamo fame, prendiamo d'assalto i rubinetti dell'acqua, forse nessuno di noi nella sua vita ha bevuto con tanta avidità come quella sera. Ci sdraiamo su un pagliericcio del blocco D, forse nessun letto abbiamo trovato più comodo in tutta la nostra vita vissuta, il sonno non si è fatto pregare.
27 Febbraio
Ci risvegliamo ancora sotto il cielo della nostra Patria, sembra di aver fatto un brutto sogno e ci stropicciamo gli occhi, invece è realtà: siamo ancora a Bolzano, cosa importa se in questo blocco ci sono pidocchi, cimici e pulci? Cosa importa se siamo tutti pigiati come sardelle? Cosa importa se viviamo in un campo di concentramento? Siamo tutti felici, PINO, PIROVANO e anche OLDRINI, che è venuto subito a salutarci, avevamo le lacrime agli occhi. Cari amici di sventura quanto mi è di conforto la vostra presenza!.. Per festeggiare l'avvenimento si mangia una scatola di carne della nostra scorta. PIROVANO è addetto alla ripartizione.
28 Febbraio
Leggo sul mio taccuino l'annotazione: anche tu mese terribile sei passato! Quale sorte ci riserba marzo? Ora che i nostri nervi si sono alquanto calmati e che ho riordinato il mio ordine di idee, debbo convenire che questo mese che ho lasciato dietro le mie spalla lo ricorderò come il punto più nero della mia esistenza. Gli alleati seguitano a bombardare la linea del Brennero e questo è di buon augurio per ritardare la nostra partenza.
1 Marzo
Ti presenti con una bellissima giornata di sole, sia essa foriera di consolanti notizie. Ho scritto due lettere, arriveranno? Dalla partenza di Milano non abbiamo più notizie dai nostri parenti e amici. Avranno appreso la notizia che ci troviamo a Bolzano? Incomincio a sentire uno strano prurito, osservo la mia maglia e le mutande e trovo la fauna di questo campo di concentramento! È inevitabile perché è un mese che tengo la stessa biancheria, abbiamo sempre dormito vestiti e di bagno non si è mai parlato.
2 Marzo
Si passano le giornate sempre rinchiusi in blocco ad eccezione di un'ora al giorno che si passa in uno spazio recintato con ferro spinato. Si fanno delle lunghe discussioni di politica con BENZONI, il Prof. POGGI, ? ? (molto fuori posto), il Dr. FERRAZZI, simpatica figura però molto acerbo in fatto di politica. Assisto molto volentieri al fervore delle discussioni di PINO e all'intraprendenza di PIROVANO di buttarsi a corpo morto ad intervenire coi suoi punti di vista in queste discussioni. PINO sovente lo richiama su qualche infelice conversazione.
3 Marzo
Le giornate sempre belle ma piuttosto fredde. Ha nevicato e la catena della Mendola con le cime delle Dolomiti sono coperte di neve, il paesaggio offre un colpo di vista stupendo. Sempre discussioni politiche. BENZONI, del Partito Socialista, mi svela con sincerità che è meravigliato della fratellanza che esiste fra me, PINO, PIROVANO e OLDRlNI, il quale da esterno ci aiuta con rifornimenti di pane, minestra ed altro.
4 Marzo - Domenica
È la terza che passiamo a Bolzano, quante ancora ne dobbiamo passare qui? Circolano voci di disfatte tedesche, sono voci molto allargate nel campo che quasi sempre si rivelano infondate. In questi ambienti si lavora molto di fantasia. Oggi rancio speciale: carne con brodo, doppia razione di pane, marmellata e distribuzione di mele in vendita a L. 25 al Kg. Finalmente si riempie la pancia.
5 Marzo
Si è molto discusso sulla politica finanziaria di domani. BENZONI non è del parere di noi comunisti. Egli è un Socialista milionario e vorrebbe mantenere i suoi privilegi!.. Ci siamo un poco urtati, però ha dovuto cedere terreno. Abbiamo parlato a lungo sulla forma della democrazia progressiva di cui i socialisti sono molto all'oscuro e fingono di non conoscere.
6 Marzo
Mi sveglio con forte dolore di testa e una debolezza generale che quando mi abbasso mi procura il capogiro. Circolano voci di una nuova partenza. Qui tutto ristagna nella sporcizia e luridume del blocco. Ci sono elementi che sono refrattari a qualunque principio d'igiene, vivono e vegetano come bestie. Alcuni partigiani si rivelano con pochi scrupoli di onestà, è vergognoso! Anche il Sig. POGGI ha dovuto richiamarli ad un più alto senso morale.
7 Marzo
Il pericolo di partenza ci è sempre sospeso sul capo come la spada di Damocle. Questa situazione ci procura un senso di disagio da renderei poco socievoli anche coi nostri compagni di sventura. Il Prof. POGGI ha parlato sul dissidio tra partito socialista e partito comunista, non mi è sembrata giusta la sua tesi, sono convinto che il POGGI è ancora il vecchio riformista. Caro POGGI sei restato arretrato nelle tue concezioni rispetto al progresso del tuo partito!
8 Marzo
Notizie di fonte sicura assicurano che le partenze per la Germania non avverranno più. Molto consolante! Alcide e il suo compagno Mario sono poco simpatici, ho avuto un battibecco, sono degli scrocconi e approfittatori, dicono di essere comunisti ma io li ritengo più meritevoli di essere restati fascisti.
9 Marzo
Arrivano altri 250 detenuti da Torino conciati molto male, sono passati da Milano ma non hanno notizie da dare. Prosegue sempre il dolore di testa e l'irritazione di pelle mi procura un forte prurito. Anche PINO e PIROVANO provano le stesse sofferenze del prurito di pelle.
10 Marzo
Incomincia lo sbloccamento del nostro blocco. ? è uno dei primi ad essere liberato, è un buono e bravo parlatore che ci lascia e la sua compagnia era molto confortevole per fare qualche discussione con soddisfazione.
11 Marzo
Si vorrebbe agganciare? per conoscere il funzionamento dell'intendenza ma cerca di schivare la discussione. Mangiato bene! PINO è contentissimo e si tocca la pancetta con soddisfazione! Anche PIROVANO è contento perché va a fare una cantata coi partigiani genovesi. Anche oggi hanno sospeso lo sbloccamento e si vive in 312 in questo blok con aria viziata, puzza, sporcizia, pidocchi, pulci, scabbia. Si vocifera uno sbarco a Trieste. Riusciamo a leggere il giornale: "Il Trentino"; è molto stupido però ci dà la possibilità di avere l'impressione di non essere più estraniati dal mondo.
12 Marzo
Ho letto sul mio taccuino di appunti un elogio fatto a colei che me ne fece dono. Forse quella data: 12 Febbraio, mi rievoca una giornata che resterà scritta a caratteri indelebili nel mio cuore. Oggi hanno sbloccato il Dr. ?, passa all'infermeria. In un tentativo di fuga è stato ucciso un internato della Muti del blocco K. È la fine che dovranno fare tutte queste anime dannate che hanno dato gli Italiani in mano ai tedeschi.
13 Marzo
OLDRINI ci comunica che forse passerà alla Galleria come libero lavoratore. Abbiamo riscontrato che si è fatto molto pensieroso e triste. Cosa senti caro OLDRINI, la nostalgia della famiglia?
14 Marzo
Oggi grande avvenimento, ci sbloccano di questo porcile, ritorno il N° 9671 e insieme a PINO e PIROVANO passiamo al blocco M. riesco a farmi richiedere come furiere. Capo blocco è LONGONI, una simpatica persona ma bidonista dell'Albergo ? Forse la nostra parabola di tribolazione sta per terminare. Godiamo di una maggiore libertà e anche il nuovo ambiente è più confortevole.
15 Marzo
Incomincio il lavoro di furiere, è un po' pesante perché c'è tutto da registrare, però questa occupazione mi dà la possibilità di trascorrere più rapida la giornata. GIORDANO del blocco A è partito e si dice per Monza. È stato un simpatico giovane ma ha commesso parecchie corbellerie che gli hanno fatto perdere la stima dei suoi compagni.
16 Marzo
Oggi grande avvenimento. Franco mi ha portato un pacco consegnato da SALA con inviato da mia moglie ed Ancilla. Finalmente ho ricevuto notizie e questo mi procura un vero senso di sollievo. Abbiamo fatto una buona mangiata in compagnia per festeggiare l'avvenimento.
17 Marzo
Sono molto più sollevato nel morale, anzi mi sento un certo senso di felicità. Le notizie apprese dalla lettera mi hanno tranquillizzato. Mi ha fatto visita il Prof. POGGI e si è congratulato dell'ordine che regna nel blocco e nella fureria.
18 Marzo
Ho male di testa e un dente non fa giudizio. Si è mangiato discretamente. Il rosario del Sig. PIRELLI stanca un po' tutti! Ho indirizzato una lettera a BALBIANI per recapitarla alla famiglia LONGONI di Olginate. La squadra addetta ai lavori esterni comunicano che rientrano gli operai che erano stati portati in Germania. È un buon sintomo.
19 Marzo
Oggi giornata festiva anche nel campo. L' Arcivescovo di Feltre ha mandato del pane bianco e mele che viene distribuito con marmellata. Possiamo avere tutti i giorni il giornale che ci procura la lieta sensazione che il dramma sta volgendo al suo epilogo. Anche il trattamento nel campo è migliorato e la disciplina è meno ferrea dei primi giorni che siamo arrivati.
20 Marzo
Sono stato chiamato perché destinato a Merano però siccome sono furiere sono stato escluso dalla partenza. Ho molto sofferto il male dello stomaco. Fatta l'elezione del consigliere di blocco ed è stato eletto un padovano molto poco idoneo per tale incarico.
21 Marzo
I dolori dello stomaco si fanno sempre più lancinanti specialmente quando mangio cibi consistenti, che sia un restringimento dell'esofago? Mi sono purgato. A mezzo GIOIA mi è arrivato del pane inviato da SALA. Le notizie che arrivano e quelle che si possono leggere dal giornale sono buone. Si consultano le carte geografiche e si osserva che il cerchio va sempre restringendosi! Anche il Prof. POGGI si fa sempre più ottimista, OLDRINI invece tende al pessimismo e questo irrita il carattere di PINO e PIROVANO che reagiscono energicamente.
22 Marzo
Al male di stomaco si è unito il male di denti che per tutta la notte non mi ha dato tregua. Sono arrivate le mele per la vendita, avrei invece avuto bisogno di un po' di riposo. BARONCINI, del P.d'A., è ottimista fino all'eccesso, ragiona molto con la fantasia! E, purtroppo i suoi argomenti non hanno fondamento.
23 Marzo
Si è molto calmato il male di stomaco, il dente però non accenna a fare giudizio. Domani lo farò togliere. La Sig. FRATTA mi chiede un aiuto finanziario che mi affretto ad accontentarla. Sono sprovvisto di notizie da casa. Giornate sempre primaverili. Si dà la caccia ai pidocchi. PINO, OLDRINI e PIROVANO si danno anche loro a questo sport!
24 Marzo
Ho levato il dente, il dottore che mi ha fatto l'estrazione ha impiegato circa 3 ore! Mi è sembrato un poco suonato! Eppure mi riferiscono che è l'assistente del Prof. FERRAR!. Bisognerà forse attribuirlo alle condizioni di spirito? Mentre ero sottoposto all'operazione, dalle celle delle prigioni mi pervenivano strilli, urli e invocazioni. Qualche nostro compagno che sentiva le carezze dei due delinquenti ucraini! Verso sera sento di avere la febbre, prendo aspirina.
25 Marzo domenica delle palme
Festività della Pace sul mondo Cristiano. Mi ricordo quando giovanetto, mia nonna mi portava in Chiesa a ritirare la palma e dal pulpito il Sacerdote invocava dal Cielo la grazia di pace e tranquillità tra i popoli! Quanto si è mutato il mondo da quel tempo! Eppure i Sacerdoti predicano sempre le stesse parole! Sono gli uomini che non credono più… La febbre è scomparsa, però ho la guancia gonfia, forse dall'iniezione praticata per l'estrazione del dente. OLDRINI dovrebbe partire per Vipiteno, poi l'ordine è stato revocato meglio così almeno potremo fare la Pasqua insieme. Ore 20, già a dormire.
26 Marzo
Piove!... sono finite le belle giornate di sole. Qui quando piove aumenta la noia e la malinconia. La guancia non accenna a sgonfiare. Abbiamo parlato a lungo con POGGI e BENZONI; ho riscontrato che BENZONI si è molto trasformato, sembra accasciato da qualche grande preoccupazione, non è più l'uomo impetuoso e battagliero del blocco D. il Prof. POGGI invece si rivela sempre più socialista, moderato, però sempre correttissimo nel parlare e molto entusiasta di noi comunisti. Gli ho ricordato la nostra parentela! "Siamo cugini caro POGGI"! Egli ha atteggiato la bocca in un sorriso incredulo.
27 Marzo
La guancia aumenta di gonfiore, ho l'impressione che se il dente lo facevo togliere da un ciabattino a quest'ora sarei guarito! PINO è andato a lavorare presso la Ditta I.?I. È contento, così potrà variare un poco questa vita di clausura. Piove sempre. Notizie sempre ottime che ci sollevano molto il morale.
28 Marzo
Perdura il cattivo tempo e il dolore alla bocca. Sono di cattivo umore. OLDRINI mi comunica che RIVA parte per Milano. Chiediamo se può recapitare un nostro biglietto. Rifiuta. L 'ho sempre tenuto in poca considerazione, oggi però mi ha dato la certezza che è un poco coniglio.
29 Marzo
Oggi è partito PIROVANO per Sarentino. Ho provato un vero dolore. Mi è venuto a mancare un fratello! Caro Giovanni, hai un carattere d'oro. Nell'abbraccio del distacco abbiamo voluto essere forti però avevamo tutti gli occhi umidi di lacrime! Coraggio PIROVANO, va a pochi!... Ci ritroveremo tra breve nella vita libera! Lo consiglio come deve comportarsi per venirci a trovare.
31 Marzo
Si avvicina la Pasqua! Pasqua di magro, non arrivano neanche i pacchi! Non importa. Ci arrangeremo in qualche maniera. È arrivato l'ordine di partenza di PINO per Sarentino. Che non ci permettano di fare la festa Pasquale insieme?
1 Aprile
Pasqua di Risurrezione. Quanti ricordi affiorano alle nostre menti!... Ricordiamo tutti i famigliari, gli amici, le persone care! la libertà!... Ore 9 e 30, pastasciutta in fureria. Ore 13, rancio speciale con spezzatino di carne molto abbondante,. marmellata. Pomeriggio, partita di calcio: blocco A sconfitta solenne! OLDRINI con colletto e cravatta sembra un gagarone! PINO invece in bassa uniforme! Ordine del giorno: Domani le squadre lavorano! Questi maledetti dannati di tedeschi cercano in tutte le maniere di renderci bestiali.
2 Aprile
Si è molto lavorato in fureria per compilare le liste di trasferimento. PINO è sempre in attesa, però si mantiene sempre calmo e sorridente, gli aumenta sempre la pancetta e il viso ha un bel colorito, è depresso però perché siamo rimasti senza tabacco e la sua famosa scatola dei tre colpi è inoperosa.
3 Aprile
Molta confusione nella compilazione delle squadre. Sono sospese le partenze per Vipiteno e Sarentina. I tedeschi cominciano a perdere le staffe. Le notizie che trapelano nel campo sono catastrofiche, anche dal giornale, il "Trentino" si comprende che le azioni dell'asse sono molto in ribasso.
4 Aprile
Le condizioni fisiche sono discretamente buone. QUACCINI, il piantone, ci dà sempre ottime informazioni. Mi è arrivato un pacco ma poi è andato smarrito.
5 Aprile
Si vive sempre sull'alternativa e questo ci rende tutti nervosi. BARONCINI è tanto ottimista da urtare la suscettibilità di quelli che sono ancora titubanti su un prossimo crollo della Germania. FERRAZZI, il dottorino,... è sempre sorridente e non si pronuncia, anche in fatto di politica è molto acerbo. Le giornate sono assai belle. Le pendici dei monti si vanno ricoprendo di verde, anche quel vecchio Castellaccio a sud del campo che sembra piantonato qui a guardia del campo e che troneggia dall'alto, offre una bella visione panoramica. È arrivata la valigia di OLDRINI il quale ha messo tutto a disposizione di noi compagni di sventura.
7 Aprile
Il tempo accenna a cambiare. Fa freddo, tira vento dal nord. LONGONI è sempre più nervoso, sogna solo la sua casa, anzi mi invita per il giorno 11! a casa sua per i festeggiamenti in occasione del suo compleanno. Ho avuto visita del Prof. POGGI, Dr. LEONI e BENZONI. Abbiamo parlato della situazione generale e quella del campo in previsione di un collasso delle forze armate tedesche; le opinioni sono diverse le une dalle altre ha avuto la sensazione che ognuno di noi abbia cercato di aggravare l'esposizione del nostro pensiero per sondare nell'animo degli altri quella certezza che è racchiusa nei nostri cuori: di essere pronti ad ogni evento.
8 Aprile - domenica
Domani partono 84 per Sarentino. Si susseguono molti passaggi di bombardieri con rotta verso nord. Si prevede che martellino il Brennero. OLDRINI ha indossato il vestito arrivato nella valigia e con la camicia stirata e cravatta dà la sensazione di un elegantone sotto la galleria di Milano! PINO invece è in camicia nera! Con molti pidocchi. Come sono finite male queste camicie…
9 Aprile
Il lunedì è l'unica giornata malinconica della settimana perché non arriva nessun giornale, in più il tempo è nuvoloso e non accenna al bello, anzi il freddo ci costringe a restare in blocco appollaiati nelle nostre scomode cuccette. Ho ingannato il tempo a scrivere parecchie lettere che un tenente della S.S. ha promesso di imbustare a Milano.
10 Aprile
Pioggia e vento sono all'ordine del giorno, la primavera non promette bene. Questo stato di cose influisce molto sul nostro sistema nervoso rendendoci poco socievoli e litigiosi. Nell'attiguo blocco K, gli Ebrei bisticciano ininterrottamente. La credevo una razza più elevata e uomini più corretti, invece ogni giorno mi convinco che sono dei poveri uomini, sempre pronti ad accaparrare quelle poche cose che entrano clandestinamente nel campo e venderle poi a prezzi maggiorati! Giusto quel proverbio: "Il lupo perde il pelo ma non il vizio".
11 Aprile
Il tempo è migliorato, qualche sprazzo di sole ha sollevato il morale di tutti e qualche sorriso è tornato sulle labbra dei compagni.vMi è arrivato un pacco di biancheria, ne ho molto bisogno; queste maglie di lana che indosso dal mio arresto mi procurano un prurito insopportabile. Nella baracchetta della legna abbiamo discusso molto a lungo col Prof. POGGI, BARONCINI, Ing. DE BENEDETTI sul materialismo. Oggi abbiamo invitato a pranzo OLDRINI.
12 Aprile
Disinfezione dei blocchi A-B-C-D-E-F. Confusione nei nostri blocchi perché abbiamo ospitato i nostri compagni, si è dormito in qualche modo però in complesso tutti si sono dimostrati molto disciplinati.
13 Aprile
Annunciata la morte di ROBELVET. Nel nostro blocco ci hanno spostati per tutta la giornata per dar posto alle donne onde eseguire la disinfezione degli indumenti. Quando abbiamo ripreso possesso del blocco abbiamo trovato una sporcizia indicibile!...
14 Aprile
PINO con tutta la squadra che lavora alla I.M.I. è passata nelle prigioni del campo perché due operai della squadra sono scappati. Ho potuto fargli passare due pagnotte con formaggio e mele. Sono pure scappati Guido e Carrera. Il Maresciallo Aglher è furibondo, minaccia fulmini agli internati se si verificano ancora fughe.
15 Aprile
Oggi è il secondo mese che ci troviamo a Bolzano. La situazione però è molto cambiata. Una volta eravamo noi i musi lunghi e accigliati, oggi questo si verifica sul viso dei nostri carcerieri. È partito BENZONI per ?, ci siamo abbracciati con l'augurio di ritrovarci presto a Milano.
16 Aprile
Oggi novità: sono arrivati da Milano SIRONI, MOSSONI e GRANDI. Abbiamo avuto notizie di Milano e saputo il delatore che ha provocato il nostro arresto.
17 Aprile
Oggi ho ricevuto notizie da casa, anche PINO ha ricevuto un pacco e notizie; finalmente! Sono proprio contentissimo di vedere la gioia di PINO; era dalla partenza da Milano che non sapeva più notizie dalla famiglia.
18 Aprile
È ritornato il bel tempo e con questo i passaggi di forti gruppi d'aeroplani con direzione nord. La Democrazia Cristiana, che in questo campo conta moltissimo, interna lavora a pieno ritmo per organizzare soccorsi tra di loro Fra questi si distingue il Prof. PIRELLI, figura poco simpatica e assai falsa.
19 Aprile
Oggi abbiamo fatto una pastasciutta con uova e pasta fatta in fureria. Hanno partecipato OLDRINI e PINO. ORE 13. IL Maresciallo AGLHER, comandante del campo, ha fatto tutti radunare si piazzale per controllare gli ammalati. PINO è stato messo nella lista del trasferimento. Questo provvedimento mi rattrista perché sono stato io a consigliarlo di marcare visita e fargli dare un giorno di riposo per farlo prendere parte alla nostra colazione fuori programma.
20 Aprile
Sto molto in angoscia per la sorte di PINO, cerco di non fargli comprendere questo mio turbamento. Egli però è tranquillissimo, mi sarebbe molto penosa la sua separazione in questi ultimi giorni.
21 Aprile
Riceviamo molte notizie assai confortevoli a mezzo del Cappellano del campo, Don PIOLA. Ho scritto alla famiglia ed agli amici. Ai più dubbiosi incomincia a subentrare il senso realistico della situazione che si sta creando a nostro favore e in tutti i visi si rispecchia quella calma fiduciosa che è preludio di un avvenire migliore.
22 Aprile
Giornata bella, il campo è molto animato, le discussioni politiche si fanno più interessanti; si fanno molti pronostici. Anche i nostri carcerieri si dimostrano più umanitari, la somministrazione del rancio è molto abbondante con qualche pezzo di carne e razione di pane maggiorata. Domani disinfezione dei blocchi.
23 Aprile
Si è proceduto alla disinfezione dei blocchi. Abbiamo passata la giornata all'aperto con una sola coperta addosso. Il vento che per tutta la giornata ha soffiato con insistenza ci ha procurato il tormento del freddo. La notte sono stato ospite del capo campo HANSE e del capo lavori? i quali gentilmente mi hanno offerto del buon caffé e sigarette. Nella notte, l'apparecchio chiamato ? ha gettato qualche bomba: una nelle vicinanze del campo, mandando in frantumi molti vetri dei blocchi. Lo ? mi ha svegliato avvisandomi dell'accaduto ma io ho seguito a dormire placidamente.
24 Aprile
Arrivano notizie che a Milano c'è movimento di rivoluzione e che i tedeschi si apprestano a sgombrarla facendo una linea difensiva sul Ticino. Dal giornale "Bozen" apprendiamo che Hitler con tutto lo Stato Maggiore si sono asserragliati a Berlino per la difesa a oltranza della capitale tedesca. Corrono voci che Verona sia stata investita dagli eserciti alleati. Qui c'è un gran movimento di automobili con alte personalità in divisa di S.S. che arrivano e partono. Dai loro visi si riscontra un forte nervosismo.
25 Aprile
PINO è partito per Colle Inarco! Arrivederci caro compagno delle ore più perigliose della nostra vita. Questo forzato distacco però rinsalderà ancora più la nostra amicizia temprata nelle sofferenze di questo campo di concentramento. Un abbraccio e arrivederci presto; la sola ? della nostra separazione.
26 Aprile
Ho avuto un lungo colloquio con MACCHIO, federale del P.C. di ? . Abbiamo vagliata tutta la situazione del campo e premuniti contro eventuali attacchi di provocazione che potrebbero avere serie ripercussioni sugli internati. Sono stato accostato da qualche partigiano che mi hanno comunicato di essere a conoscenza che nella notte, alcune guardie trentine vorrebbero introdurre delle armi nei blocchi. Nella tarda sera ho radunato tutti i partigiani e politici prospettandogli la situazione. Si è venuta alla determinazione di bloccare tutti gli sportelli dall'interno per non dare la causale agli elementi reazionari di commettere degli atti inconsulti da provocare qualche inutile carneficina.
27 Aprile
Le notizie si susseguono con un ritmo sempre crescente. Voci sempre più inverosimili si accavallano e si contrastano, una realtà è certa: i tedeschi si dimostrano sempre più nervosi. Il movimento dell'apparato militare del campo si sta facendo più febbrile. Arrivi e partenze di macchine cariche di ufficiali nazisti e di pacchi. Si vocifera che tutto il comando delle S.S. di Verona si trasferisce a Bolzano. Tra gli arrivi con automobile lussuose si notano molti repubblichini, veri arnesi di briganti che cercano di occultarsi in mezzo ai loro padroni!.. Anche per voi razza dannata si approssima l'ora fatale!.. Sarà ben dura la resa dei conti!...
28 Aprile
Piove, vento gelido che arriva alle ossa, però il morale è altissimo. Non importa se siamo costretti a bagnarci per tenerci collegati con tutti i bloch. Il Cappellano del campo, Don PIOLA, conferma il felice esito dell'insurrezione di Milano e la meritata sorte toccata a Mussolini e al seguito. Assistiamo alla partenza di ULIVELLI, TESTA ed altri socialisti.
29 Aprile - Domenica
La Mendola si è coperta di neve, il sole stenta a districarsi dal velo delle nuvole che tentano occultarlo, poi ha il sopravvento e ci offre un quadro magnifico in bellezza del trionfo della natura sugli elementi. Anche quel turrito castellaccio che a sud est si taglia ai limiti di un roccione scosceso ha qualcosa di bello e di attraente. I raggi di questo sole primaverile lo investono e lo avvolgono in un manto porporino che ci fa rievocare quei castelli incantati e abitati da fate, che nostra nonna ci raccontavano nella nostra infanzia prima di addormentarci. Tripudio di luce e di gioia quest'oggi!.. Il comando del campo è stato assunto dalla Croce Rossa Internazionale. La S.S. è stata esclusa dal recinto degli internati ad eccezione di otto militari che si sono assunti la responsabilità dell'incolumità degli internati. Nel pomeriggio incomincia la partenza degli internati abitanti nelle zone periferiche di Bolzano. Iniziamo anche noi a preparare le valigie.
30 Aprile
La massa degli internati ha dato l'assalto a tutti i servizi del campo. Si è devastata la cucina con i magazzini, l'infermeria con le docce. In poche ore tutto ciò che aveva per tanto tempo funzionato regolarmente come un cronometro, è stato messo a soqquadro, devastato, distrutto. La furia distruttrice di elementi poco coscienti ha ridotto il campo nelle stesse condizioni se lo avesse investito un ciclone. Ammetto che tutto faceva nausea in quell'ambiente, però molte cose utili si potevano risparmiare! Ore 13, si parte in camion e si va verso la libertà, verso la nuova vita.
Addio compagni di prigionia che la comune sventura ci ha accomunati per tanti mesi in questo campo di concentramento, forse nel cammino della nostra vita c'incontreremo ancora e rievocheremo questi giorni trascorsi in prigionia, ricorderemo le miserie, i dolori e gli affanni di noi tutti; la disciplina, la cattiveria e il terrore dei nostri carcerieri. A voi compagni OLDRINI, POSOLA, PIROVANO che ho dedicato questi miei appunti, perdonate lo stile e la forma di questi periodi; da una zucca non si può spremere dell'olio!... conserverò di voi tutti però un memore ricordo ed una gradevole amicizia. Il nostro dramma è finito e la tela è calata, dietro di questa tela c'è il nostro passato, davanti il nostro avvenire. Un abbraccio a tutti vostro
FINETTI Mario
Sesto San Giovanni - novembre 1945