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GESTAPO
La Gestapo è la sigla della Geheime Staats-Polizei (Polizia segreta di stato), ramo della polizia della Germania nazista. Fu creata da Hermann Göring (1933), allora ministro degli Interni della Prussia, con i quadri della polizia politica prussiana. All'inizio operò solo in Prussia, dove eliminò gli oppositori del regime in tutti i settori dell'amministrazione e della società.
Dal 1934 allargò il suo campo d'azione a tutta la Germania sotto il il controllo del capo delle SS H. Himmler (con la collaborazione di R. Heydrich, responsabile dell'SD, il Servizio di sicurezza delle SS) e la direzione di H. Müller.
Dal 1936, quando Himmler ebbe da Hitler il comando tutti gli organi di polizia, che riorganizzò e suddivise in due settori (l'ORPO, Ordnungspolizei: Polizia d'ordine, addetta ai compiti di gendarmeria e persecuzione della criminalità comune; e il SIPO, Sicherheitspolizei: Polizia di sicurezza), affidandola alla guida del suo più stretto collaboratore, R. Heydrich, il controllo sulla Gestapo da parte delle SS fu totale e l'attività si svolse in assoluta illegalità e immune dal giudizio dei tribunali.
Nel 1939, quando tutta la polizia nazista fu concentrata nell'RSHA (Reichssicherheitsauptamt, Ufficio centrale per la sicurezza del Reich), diviso in sette uffici o settori, la Gestapo divenne il IV settore, il più importante, e fu definita ufficialmente come servizio attivo esecutivo per la ricerca e la repressione degli avversari del nazismo. Il compito più propriamente informativo, invece, era svolto dall'SD.
Nel 1944, la Gestapo, che dopo lo scoppio della guerra aveva esteso la sua azione ai territori occupati, assorbì anche l'Abwehr (Servizio di informazioni della Wehrmacht). Forte di decine di migliaia di uomini infiltrati in tutti gli ambienti, essa attuò in maniera spietata l'eliminazione degli oppositori politici e degli ebrei, rappresentando uno degli strumenti principali per l'affermazione del regime nazista. Fu messa al bando durante il congresso di Norimberga.