la Repubblica
Il
caso Germania, lager inglese per torturare i nazisti
Il
Guardian: fino al ’47 in una prigione segreta centinaia di Ss
di
Alberto Mattone
I
metodi di tortura, e talvolta anche gli attrezzi per metterla in pratica, li
mutuarono dai nazisti. E su di loro li sperimentarono, con uguale spietatezza.
Gli 007 di Sua Maestà privavano i prigionieri del sonno, li picchiavano, spesso
fino alla morte. Non è una pagina onorevole per la Gran Bretagna, quella che
viene fuori dagli archivi del Foreign Office. Dopo la fine della Seconda Guerra
Mondiale utilizzò una prigione-lager nel cuore della Germania, a Bad Nenndorf,
una cittadina non lontana da Hannover. Dal 1945 al 1947 soldati inglesi,
appoggiati dagli agenti segreti dell’M15, rinchiusero in una casa trasformata
in prigione 372 uomini e 44 donne. Erano ex membri del partito nazista,
dirigenti di società petrolifere che avevano fatto fortuna col Terzo Reich. Ma
anche 007 sovietici, veri o presunti, militanti di sinistra tedeschi, cittadini
sospetti di attività antibritannica. Venivano picchiati, frustati, torturati,
privati di cibo e sonno, alcuni fino alla morte. Almeno due prigionieri non
uscirono vivi dal carcere, e un’inchiesta condotta da un investigatore di
Scotland Yard, Tom Hayguard, suffragata da prove inconfutabili, ha inchiodato i
militari inglesi. «Chi non collaborava – scrive il Guardian – subiva
violenze atroci e le urla arrivavano fin dentro le case dei cittadini di Bad
Nenndorf». Non era l’unico lager tirato su dall’esercito inglese. L’M15
aveva organizzato una rete di prigioni con la licenza di tortura. In Europa,
nell’ex Germania nazista, ma anche nel cuore di Londra. Sempre il Guardian,
dopo aver spulciato tra i falconi dell’archivio del ministero degli Esteri, ha
rivelato l’esistenza della «Gabbia», tre palazzine trasformate in “campo
di concentramento per prigionieri nazisti. Funzionò dal 1940 al 10948 al
Kensington Palace Gardens, in quella che adesso viene chiamata la “Billionarie
Row”, la via dei miliardari. Nella “Gabbia di Londra” vennero torturati
tremila soldati del Terzo Reich e numerosi civili tedeschi. Un ufficiale di Sua
Maestà, Alexander Scotland, dirigeva i lavori con pugno di ferro e guidava una
ventina di soldati senza scrupoli. Secondo il Guardian, ci sono anche
prove fotografiche che mostrano gli «scheletri viventi», anche nel lager di
Bad Nenndorf. Ma il Foreign Office si rifiuta di divulgare le istantanee della
vergogna
Da la Repubblica, 18 dicembre 2005, per gentile concessione