la Repubblica
La
polemica - Arrestato in Austria Irving lo storico che nega l’Olocausto
Dall’ ’89 era oggetto di mandato di
cattura: per la legge austriaca le affermazioni filonaziste dell’intellettuale
inglese sono un reato
dal nostro corrispondente Andrea
Tarquini
BERLINO
- Da decenni va in giro per il mondo offendendo gli ebrei e la memoria del
ventesimo secolo: dice che l'Olocausto è una menzogna. In Germania è al bando,
anche altrove è inseguito da mandati di cattura. Ieri la giustizia lo ha
colpito. David Irving. il sessantasettenne storico inglese considerato il più
influente "revisionista" e la più pericolosa mente dell'ultradestra
mondiale, è stato. arrestato dalla gendarmeria austriaca. Gli agenti hanno
eseguito il mandato di cattura emanato dalla magistratura di Vienna: affermare
che i crimini nazisti non sono stati commessi, dicono i giudici, è reato. La
notizia dell'arresto di Irving è giunta a sorpresa. Per primo l'ha diffusa
il sito internet di Irving stesso, informato dai suoi collaboratori in viaggio
con lui attraverso l'Austria. Interrogato dalle agenzie di stampa di tutto il
mondo, il ministero dell'Interno austriaco ha confermato la notizia. Irving,
aggiunge il governo di Vienna, è stato fermato dai gendarmi nel Land di Stiria,
mentre era in viaggio verso Vienna, ed è ora detenuto in attesa di giudizio.
Già dall'8 novembre 1989. vige
in Austria un mandato di cattura contro Irving, il più controverso trai
tanti biografi di Hitler. E già una volta, nel 1984, lo storico neonazista
inglese. sorpreso nella repubblica alpina dalla polizia, fu arrestato ed
estradato in Germania. Nella Repubblica federale, fu processato per
direttissima e dichiarato persona non grata, ed immediatamente espulso. Secondo
l'archivio di documentazione della resistenza austriaca. un'organizzazione di
militanza antinazista di Vienna, Irving è stato sorpreso dai gendarmi mentre
si stava recando a Vienna per
partecipare a un incontro di una
Burschenschaft, i circoli studenteschi e giovanili che in Austria spesso cullano
nostalgie del Terzo Reich o ideologie reazionarie, antisemite, xenofobe e
antioccidentali. L'arresto di Irving è avvenuto nel pomeriggio, nel comune di
St. Joahnn in der Heide. Lo storico inglese aveva già preparato il suo
intervento, presumibilmente in lode e difesa del nazismo, che avrebbe
pronunciato alla riunione della Burschenschaft. Gli inquirenti dell'Edok, il
Sisde austriaco, parlano di sospetti concreti: l'organizzazione giovanile
che aveva invitato Irving è nota e sotto controllo per le sue tendenze di
estrema destra. Adesso toccherà alla magistratura viennese decidere sulla sua
sorte: Irving rischia una pena a diversi anni di prigione per apologia del
nazismo
e istigazione all'odio razziale. Solo se sarà molto fortunato, le autorità
austriache si limiteranno a espellerlo. È anche, se non soprattutto, l'estrema
liberalità delle leggi della "comunità anglosassone" esaltata da
George W. Bush e Tony Blair in materia di libertà d'opinione, ad aver
consentito a Irving, da decenni, di sfruttare la sua fama di storico per
diventare
la più influente voce della propaganda neonazista nel mondo. In Germania, le
sue opere sono proibite; e da diversi anni egli non può mettere piede nel
territorio
federale: è un super-ricercato come i terroristi di Al Qaeda, le sue foto
segnaletiche sono diffuse in ogni posto di polizia. Nato nel 1938 a Essex,
Irving ha cominciato negli anni Sessanta a farsi un nome nella galassia
mondiale dell' estremismo di destra. In particolare le sue due biografie del Führer,
«La via di Hitler verso la guerra» e «La Guerra di Hitler»,lo hanno reso
noto e hanno causato aspre controversie. lrving è diventato il decano dei
cosiddetti storici "revisionisti", decisi cioè a "revisionare"
la lettura della Storia contemporanea per assolvere il Terzo Reich. Nelle sue
opere egli ha sostenuto più volte che Hitler non sapeva nulla del genocidio
degli ebrei. E contro ogni evidenza storica, egli si è spesso spinto ad
affermare e a scrivere che nei campi di sterminio di Auschwitz e di Majdanek non
c'era alcuna camera a gas. In Germania, in Austria é in molti paesi le sue
opere sono proibite. Ma con l'aiuto dei gruppi neonazisti di tutto il mondo, di
cui è il massimo eroe, Irving ha diffuso la sua velenosa propaganda sia con la
stampa clandestina dell'ultradestra, sia soprattutto via Internet. I siti on
line dell'estremismo neonazi sono stati finora il suo veicolo e rifugio.
L’intervista
-“Giusto punirlo è l’ideologo della violenza”
Zuroff,
erede di Wiesenthal - “E' pericoloso perché
ha talento. Incita a odiare gli ebrei in
tutto il mondo”
BERLINO -
Efraim
Zuroff è l'erede di Simon Wiesenthal: guida il centro da lui creato per la
caccia ai criminali nazisti, e dopo la morte di Wiesenthal è diventato la
nuova autorità morale nella lotta al neonazismo. Ecco il suo commento.
Dottor
Zuroff,cosa pensa dell'arresto di Irving?
«Penso
che non avrebbero potuto arrestare un nice guy migliore di lui. Scherzo,
ovviamente. E' una bella notizia».
Con
quali conseguenze perla Memoria dell'Europa? "
«Senza
dubbio passi come l'arresto di Jrving rafforzano la determinazione dell'Europa
nel ricordare l'Olocausto. E pongono nuovi limiti alla possibilità di negare
che la Shoah sia avvenuta, alla voglia di certa gente di affermare che non ci
sono mai state le camere a gas del Zyklon-B e i forni crematori».
Teme
che qualcuno dica che non è giusto arrestare qualcuno per le sue opinioni?
«La
libertà di parola non vuol dire libertà di dire cose estremamente pericolose. lo
ritengo ad esempio che il presidente iraniano non abbia il
diritto di dire che Israele va distrutto. È una provocazione, un
incitamento all'omicidio. Chi si rende colpevole di simili reati va sbattuto
in prigione. Questa tendenza a negare l'Olocausto è una forma particolarmente pericolosa di incitamento
all'antisemitismo e all'odio verso
gli ebrei in tutto il mondo».
Quanto
è pericoloso Irving
in persona?
«E'
il più pericoloso tra tutti coloro che in tutto il mondo negano l'Olocausto.
Più pericoloso di ogni leader o agitatore neonazista in Germania, in Italia,
in Austria. Per il suo talento, perché
è uno dei più intelligenti. Solo gente come lui può tentare di
infettare con il virus dell'antisemitismo non soltanto frange estremiste, ma
il main stream, il corpo centrale, delle società europee».
Cioè
può essere l'aiuto a livello intellettuale per i neonazisti della Npd, o per
Jean-Marie Le Pen, o gente simile?
«Esattamente:
può dare loro un nutrimento intellettuale, un salto di qualità.
L'ultradestra europea è troppo primitiva, non ha spessore intellettuale. Lui
può fornire loro l'anello mancante con le sue capacità intellettuali».
Quanto
è importante il suo rapporto con i neonazisti?
«Ha
rapporti con loro da anni, per loro è importante. E soprattutto il suo aiuto ai
neonazisti è importantissimo grazie a Internet: così può aggirare i severi
divieti della legge tedesca. Per fortuna i tedeschi sono stati molto corretti,
lo hanno combattuto con decisa energia come un sovversivo. Spero che gli
austriaci siano più severi con loro di quanto non siano stati finora con i
criminali nazisti». (a. t.)
Hitler |
In un libro del 1975 Irving
mette in dubbio che sia stato Hitler a ordinare la “soluzione
finale”. |
L |
Considerato un negazionista, Iring discute il numero delle vittime e l’esistenza delle camere a gas. |
La
condanna |
Nel 1989 un tribunale di
Vienna spicca il mandato di cattura per sospetta apologia del nazismo. |
“Non
grato” |
Lo storico è “persona non
grata” in Germania, Canada, Australia per avere offeso le vittime
ebraiche. |
La
legge austriaca |
La legge contro le attività neonaziste (Verbotsgesetz) è del 1947. l’art. 3 vieta “la pubblica negazione, approvazione o giustificazione dei crimini del nazismo”. Le pene previste vanno da 1 a 10 anni. |
Da la Repubblica, 18 novembre 2005, per gentile concessione