la Repubblica

L'orrore dimenticato. 

I giovani non sanno che cos'è il nazismo. Sondaggio fra mille ragazzi: «Il pogrom? Una festa ebraica»

di Maria Stella Conte

ROMA - Manca poco che la «Notte dei Cristalli» passi per un musical o il dottor Mengele venga scambiato per un premio Nobel della medicina. Brutta cosa l'ignoranza. Bruttissima, poi, quando riguarda una parte di Storia troppo presente, e troppo straziante, per essere coniugata al passato remoto. 0 dimenticata. Ma i ragazzi italiani non dimenticano. Più semplicemente - e tragicamente - su nazismo e fascismo non sanno. Lo aveva detto un'indagine del Censis un paio di mesi fa. Lo dice oggi una nuova inchiesta svolta dalla Federazione Italiana Psicologi per conto dell'Agenzia di Comunicazione Klaus Davi alla quale era stata commissionata dal Museo Ebraico di Casale Monferrato e dalle Acli. Risultato: buio totale. Oltre il 60 per cento degli intervistati, mille giovani tra i 16 e 24 anni, non crede che in Italia vi siano state leggi razziali o non sa rispondere; circa il 70 percento ignora cosa sia la Risiera di S. Sabba; più dei 50 per cento tace di fronte alla domanda: «Sai chi era Goebbels?» Ē questo non è niente: il 28 per cento ritiene che un Pogrom sia una festa ebraica, l'11 per cento suppone che sia addirittura una preghiera ebraica. Vien quasi da essere grati a quel 55, 7 per cento che barra la casella: non risponde. Commenta Klaus Davi: «Come possiamo pensare ad un superamento del fascismo se i giovani non ne conoscono gli elementi base? E' chiaro che la scuola ha fallito in pieno e che viviamo in un momento in cui si vuole rimuovere la Storia, i suoi simboli, i suoi personaggi ». L'indagine è stata svolta in dieci città: Milano, Torino, Padova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo, Bari, Cagliari. I giovani erano per il 45 per cento studenti delle scuole medie superiori, per il 20 per cento universitari, per il 35 per cento lavoratori o disoccupati. Metà femmine, metà maschi.

«Leggi razziali in Italia? Mai» Solo il 38,3 per cento sa che anche nel nostro paese furono promulgate leggi razziali. Per il resto, il 37,3 per cento non sa che rispondere, mentre il 24,4 per cento sostiene che «no, non vi furono mai». Passiamo alla «Notte dei cristalli»: il 58,7 per cento «non sa», il 17,4 per cento azzarda: «Ē una parata militare notturna dei Terzo Reich»; il 13,8 per cento dice: «Ē Ia celebrazione di un anniversario politico» e une sparuto drappello - 10,1 per cento - sa che fu «una persecuzione di massa contro gli ebrei tedeschi.  Auschwitz è il lager più conosciuto, seguono Mauthausen, Dachau, Buchenwald. E comunque c'è sempre un 10 per cento al quale, davanti alla domanda: «Sapresti indicami il nome di uno o più lager?», non viene proprio nulla in mente.

«Ma in Italia non ci furono campi di sterminio... » - Lo sostiene l’89 per cento del campione; il 7,8 per cento, invece, nulla ne sa; mentre  solo il 3,2 per cento risponde affermativamente. E difatti alla domanda:  «sai cosa fu la Risiera di San Sabba » un timido 2 per cento dimostra di ricordare che fu un campo di sterminio nel quale morirono 5 mila vittime del nazismo; un corposo 75,9 per cento «non sa o non risponde »; l'11 per cento la associa a una: «una prigione»; l'11 pensa a un «confino politico». E Fossoli? Nebbia totale per il 70,8 per cento; il 12,2 per cento è convinto invece che sia «il luogo di una battaglia»; l'8,2 per cento è certo che vi fu «costruito un campo di prigionia» e un 8,8 per cento dimostra di sapere con esattezza che lì fu edificato un campo di concentramento.

« ... e neppure ghetti» - Incredibile ma vero. Il 31,3 per cento non sa che rispondere alla domanda: «Vi furono ghetti in Italia?», mentre il 30,1 per cento risponde «no» contro un 38,6 per cento che dice correttamente «sì». Per quanto riguarda l'«Affaire Dreyfus» , il 60,6 per cento non sa di cosa si parli; al 17,5 per cento fa venire in mente una storia di spionaggio militare; al 12 per cento uno scandalo militare e solo il 9,9 per  cento lo associa ad episodio di persecuzione antisemita.

Himmler, Mengele e Goebbels: chi erano costoro? - Ecco le risposte. Himmler: per il 54,6 per cento era un generale della Wehrmacht; per il 14,8 per cento un ministro nazista; il 20 per cento, non sa o non risponde; solo il 10,6 per cento sa che era il capo delle SS; Mengele. per il 37,1 per cento, era uno scienziato nazista; per il 24,1 per cento un ufficiale della Wehrmacht; il 25,6 per cento non sa o non risponde; solo il 13,2 per cento sa che era il medico responsabile del campo di Auschwitz; Goebbels: risponde correttamente - era il ministro della Propaganda - il 18,2 per cento mentre il 53,8 non ha alcuna idea in proposito.

Storia formato spot e videoclip - Il 32,1 per cento ritiene che vi sia un reale pericolo di ritorno a fenomeni di intolleranza razziale. Certo essere meno ignoranti forse aiuterebbe a prevenire questo rischio visto che, secondo un’indagine che sarà analizzata dalla rivista di marketing «Pubblico» in edicola a giorni, emerge che il 52 per cento dei giovani non ha mai letto un libro di storia. Un suggerimento? Dicono i ragazzi: insegnare la storia attraverso la tv e gli spot pubblicitari.  

Da la Repubblica, per gentile concessione

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