la Repubblica
Svelati
i file segreti dell'Agenzia. Criminali di guerra furono usati come spie in
chiave antisovietica
Il
nostro agente nazista - Così la Cia arruolava le ex
SS
di
Alberto Flores D'Arcais
Che criminali di guerra nazisti avessero lavorato nel dopoguerra per i servizi americani non era un segreto. Ex Ss e agenti della Gestapo avevano del resto trovato dimora presso tutti i servizi di spionaggio delle potenze vincitrici, Urss di Stalin compresa, e nel clima di guerra fredda del ventennio a cavallo tra gli anni Quaranta e i Sessanta, non si guardava troppo per il sottile al passato delle spie tedesche: a Washington come a Londra, Parigi o Mosca. Anche se il tutto veniva, da tutti, tenuto rigorosamente "segreto". La Cia ha deciso adesso di aprire un velo su questo passato oscuro, rendendo pubblici i files riguardanti i criminali di guerra nazisti che dopo la guerra lavorarono con l'agenzia di spionaggio americana, che a quel tempo non era ancora la Cia ma l'Oss, Office of Strategic Services. Lo ha fatto dopo essere stata "pressata" dagli studiosi che lavorano ai National Security Archives di Washington, da ricercatori universitari, da storici e da quelle organizzazioni ebraiche che vogliono sapere fino a fondo tutta la verità su quale è stato il ruolo degli Stati Uniti nel salvare uomini che sarebbero dovuti finire sotto processo a Norimberga. È una vittoria personale per Mike DeWine, un senatore repubblicano dell'Ohio che nel 1998 era stato il coautore di una legge che imponeva la "declassificazione" di tutti i documenti governativi Usa relativi ai criminali nazisti. La Cia si era opposta finora a rendere noti i dettagli (nomi e azioni) dei suoi agenti, sostenendo che la legge del 1998 riguardava solo i documenti relativi ai crimini e non ai loro autori. Domenica - dopo che una settimana fa DeWine aveva minacciato di convocare il nuovo direttore della Cia, Porter Goss (anche lui repubblicano) a testimoniare pubblicamente davanti a una commissione del Congresso - l'agenzia di spionaggio ha confermato l'esistenza di "tutti i rapporti e le azioni condotte da criminali di guerra nazisti, inclusi membri delle Ss, su richiesta della Cia". Pesanti critiche erano venute anche dall'Anti-Defamation League: "Sessanta anni dopo la fine della guerra con il numero dei testimoni che diminuisce ogni giorno e con la realtà dell'Olocausto che fa parte ormai della storia e della memoria non possiamo aspettare più a lungo". Si tratta di una mole di documenti impressionanti, circa due milioni di pagine, di cui dopo il braccio di ferro iniziato tra DeWine e l'agenzia di spionaggio nel 1999 ne sono stati già declassificati circa 1,2 milioni. Pochi giorni fa, grazie ai National Security Archives gli americani avevano ad esempio saputo che - subito dopo la guerra - agenti dell'Oss e dei servizi militari di stanza nella Germania occupata erano riusciti ad arruolare cinque stretti collaboratori di Adolph Eichmann, l'uomo che aveva concepito la politica di sterminio degli ebrei nella Germania nazista e che venne rapito da agenti del Mossad, processato, condannato a morte e giustiziato nel maggio 1962 in Israele. DeWine e gli altri membri del Nazi War Criminal Working Group hanno accolto "con favore" la decisione della Cia anche se ritengono che non sia ancora chiaro se l'agenzia di spionaggio è d'accordo nel rendere pubblici "tutti, senza eccezioni" i documenti. La legge offre alla Cia la possibilità di mantenere il segreto su documenti che vengano ritenuti troppo riservati per essere resi pubblici, ma deve giustificare le scelte con un rapporto al Congresso e su questo punto non è ancora chiaro che cosa deciderà di fare. Secondo il New York Times - che è venuto in possesso di una e-mail inviata dalla Cia venerdì scorso - le tre persone più impgnate nella vicenda insieme a DeWine e agli Archives (l'ex deputata di New York Elizabeth Holtzman, l'ex procuratore federale Thomas Baer e l'avvocato di Washington Richard Ben-Veniste che in passato ha indagato sullo scandalo Watergate ed è stato tra i membri della Commissione d'inchiesta sull'11 settembre 2001) sono però ottimisti sulla decisione di Porter Goss. Ieri nella sede della Cia a Langley c'è stato il primo incontro tra il vice direttore generale dell'intelligence e altri due alti dirigenti con i membri del Nazi War Criminal Working Group. "L'agenzia – ha detto un agente alla Cnn - farà in modo che vengano declassificati e resi pubblici al più presto".
Da la Repubblica,
8 febbraio 2005