la Repubblica
Berlino - Compiuti 78 anni Günter Grass, premio Nobel per la letteratura nel 1999, ha deciso di fare una confessione pubblica togliendosi un peso enorme dalla coscienza. Durante la Seconda Guerra mondiale Grass militò nelle SS naziste. Da volontario. Lo rivela in un'intervista al Frankfurter Allgemeine Zeitung, un mese prima dell'uscita del suo nuovo libro in cui riallaccia i ricordi, e descrive il periodo passato al servizio dei nazisti. Il ricordo di quell'esperienza è stato come un "macigno" nella sua testa. "Il mio silenzio durato anni è una delle ragioni per cui ho scritto questo libro", ha detto Grass nell'intervista, "ma prima o poi sarebbe dovuto saltare fuori". Le SS svolsero un ruolo fondamentale nei campi di concentramento nazisti, organizzandoli e contribuendo anche alla loro costruzione. E diventando sempre più importanti all'interno delle milizie di Hitler fino a raggiungere un totale di 38 divisioni che potevano contare su quasi un milione di persone. Grass concluse la sua esperienza di SS in un campo di prigionia americano dopo essere stato ferito in battaglia. Il motivo del suo arruolamento fu "la volontà di lasciare la famiglia: molti ragazzi come me si offrivano volontari per il servizio militare per la stessa ragione", spiega Grass. "Era una cosa comune per quelli della mia generazione, un modo per girare l'angolo e voltare le spalle ai genitori". Solo dopo aver ricevuto la lettera di coscrizione "mi resi conto che mi stavano mandando a Dresda con l'uniforme delle SS". Finora il premio Nobel era conosciuto come un attivo pacifista, strada imboccata subito dopo la fine della guerra tanto da averlo portato ad essere uno strenuo oppositore della riunificazione tedesca. Troppo pericoloso, commentò a suo tempo, tropo realistica la possibilità che la Germania torni ad essere un "mercante di guerra".
la Repubblica, 11 agosto 2006
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Germania - Grass sul passato da SS "Dovevamo obbedire e tacere"
Berlino - «Sono ancora in piedi, nonostante gli attacchi che ho subìto». Così ha detto Guenter Grass ieri a Berlino, alla presentazione del suo ultimo libro. In "Sbucciando la cipolla", le memorie in cui dopo 60 anni di silenzio ha confessato di aver prestato servizio nelle SS negli ultimi mesi di guerra. «Accettare e tacere», ha continuato, «era lo spirito di quei tempi, di cui con il libro ho deciso di parlare. Feci parte di una generazione che si lasciò sedurre dal nazismo, dalle vittorie dei primi anni di guerra», «Io continuerò a intervenire nel dibattito politico», ha detto Grass rispondendo per la prima volta ai critici secondo cui, dopo il silenzio sul passato di SS, ha perso il ruolo di voce critica del paese.
la
Repubblica,
5 settembre
2006