Signore, a fare data del mese prossimo
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Voglia accettare le mie dimissioni
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E provvedere, se crede, a
sostituirmi.
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Lascio molto lavoro non compiuto,
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Sia
per ignavia, sia per difficoltà obiettive.
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Dovevo
dire qualcosa a qualcuno,
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Ma
non so più che cosa e a chi: l'ho scordato.
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Dovevo
anche dare qualcosa,
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Una
parola saggia, un dono, un bacio;
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Ho rimandato da un giorno all'altro. Mi scusi,
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Provvederò nel poco tempo che resta.
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Ho trascurato, temo, clienti di riguardo.
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Dovevo visitare
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Città lontane, isole, terre deserte;
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Le
dovrà depennare dal programma
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O affidarle alle cure del
successore.
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Dovevo
piantare alberi e non l'ho fatto;
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Costruirmi una casa,
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Forse
non bella, ma conforme a un disegno.
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Principalmente, avevo in animo un libro
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Meraviglioso, caro signore,
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Che avrebbe rivelato
molti segreti,
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Alleviato dolori e paure,
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Sciolto dubbi, donato a molta gente |
Il beneficio del pianto e del riso. |
Ne troverà la traccia nel mio cassetto, |
In fondo, tra le pratiche inevase; |
Non ho avuto tempo per svolgerla. È peccato, |
Sarebbe stata un'opera fondamentale. |
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19
aprile 1981 |