Non spaventarti se il lavoro è molto:
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C'è bisogno di te
che sei meno stanco.
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Poiché hai sensi
fini, senti
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Come sotto i tuoi piedi suona cavo.
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Rimedita
i nostri errori:
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C'è
stato pure chi, fra noi,
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S'è
messo in cerca alla cieca
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Come
un bendato ripeterebbe un profilo,
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E
chi ha salpato come fanno i corsari,
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E chi ha tentato con volontà buona.
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Aiuta, insicuro. Tenta, benché insicuro,
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Perché insicuro. Vedi
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Se puoi reprimere il ribrezzo e la noia
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Dei nostri dubbi e delle nostre certezze.
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Mai
siamo stati così ricchi, eppure
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Viviamo in mezzo a mostri imbalsamati,
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Ad
altri mostri oscenamente vivi.
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Non sgomentarti delle macerie
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Né
del lezzo delle discariche: noi
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Ne abbiamo sgomberate a mani nude
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Negli anni in cui avevamo i tuoi anni.
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Reggi la corsa, del
tuo meglio. Abbiamo
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Pettinato la chioma alle comete,
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Decifrato i segreti della genesi, |
Calpestato la sabbia della luna |
Costruito Auschwitz e distrutto Hiroshima. |
Vedi: non siamo rimasti inerti. |
Sobbarcati, perplesso; |
Non chiamarci maestri. |
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24 giugno 1986 |