Poesie di Primo Levi

IL SUPERSTITE

a B. V.

           Since then, at an uncertain hour,  

           Dopo di allora, ad ora incerta,

           Quella pena ritorna,

           E se non trova chi lo ascolti 

           Gli brucia in petto il cuore.

           Rivede i visi dei suoi compagni

           Lividi nella prima luce,

           Grigi di polvere di cemento,

           Indistinti per nebbia,

           Tinti di morte nei sonni inquieti:

           A notte menano le mascelle

           Sotto la mora greve dei sogni

           Masticando una rapa che non c'è.

           "Indietro, via di qui, gente sommersa, 

           Andate. Non ho soppiantato nessuno,

           Non ho usurpato il pane di nessuno,

           Nessuno è morto in vece mia. Nessuno.

           Ritornate alla vostra nebbia.  

           Non è mia colpa se vivo e respiro

           E mangio e bevo e dormo e vesto panni".

 

4 febbraio 1984

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