Voi che vivete sicuri
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Nelle vostre
tiepide case,
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Voi che trovate tornando a sera
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Il cibo caldo e visi amici:
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Considerate se questo è un uomo,
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Che lavora nel fango
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Che non conosce pace
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Che lotta per mezzo pane
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Che muore per un sì o per un no.
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Considerate se questa è una donna,
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Senza capelli e senza nome
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Senza più forza di ricordare
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Vuoti gli occhi e freddo il grembo
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Come una rana d’inverno.
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Meditate che questo è stato:
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Vi comando queste parole.
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Scolpitele nel vostro cuore
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Stando in casa andando per via,
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Coricandovi alzandovi:
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Ripetetele ai vostri figli.
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O vi si sfaccia la casa,
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La malattia vi impedisca,
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I vostri nati torcano il viso da voi.
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10 gennaio 1946 |