L'espresso
Polemica
atomica
di
Piergiorgio Odifreddi
A
fine aprile 1945, pochi giorni prima della capitolazione della Germania, dieci
scienziati atomici tedeschi, fra i quali tre premi Nobel (Max von Laue nel
’14, Werner Heisenberg nel ’32, e Otto Hahn nel ’45) furono catturati da
un commando Usa e portati a Farm Hall, una sede dei servizi segreti inglesi,
dove rimasero detenuti per sei mesi: fu lì che essi appresero, il 6 agosto, che
gli alletati avevano costruito e usato la bomba atomica. La casa era piena di
“cimici”, e tutte le conversazioni degli scienziati furono registrate a loro
insaputa. Declassificate nel 1992, sono ora pubblicate in una versione
commentata in “Il Club dell’Uranio di Hitler”, con l’intento di mostrare
che i nazisti non costruirono la bomba perché «non seppero», e non perché «non
vollero». I salti mortali del curatore (il fisico Jeremy Bernstein), parziale
nei suoi commenti, non sono però sufficienti a mascherare la realtà dei fatti
e delle dichiarazioni dei detenuti di Farm Hall, i quali ripetono in coro che,
quando si parlò di costruire la bomba a un convegno del 1939, il 90 per cento
degli scienziati tedeschi si espresse a sfavore (Harteck), che ci hanno mai
lavorato (Gerlach), che ringraziano Dio di non essere stati loro a fabbricarla e
ad averla usata per primi (Hahn), che non pensavano che gli Usa avrebbero osato
tanto (Wirtz), che la storia ricorderà come in Germania, sotto il regime di
Hitler, gli scienziati lavorarono allo sviluppo dell’uso pacifico
dell’energia atomica, mentre quelli americani e inglesi svilupparono un’arma
da guerra (von Weizsäcker), e che se loro avessero realizzato e fatto scoppiare
una bomba del genere, sarebbero stati giustiziati come criminali di guerra, per
aver commesso la cosa più diabolica che si possa immaginare (Heinsenberg). È
radicalizzato – data la situazione storica di una guerra giusta – l’eterno
dilemma degli scienziati: compiere azioni immorali in nome del Bene, o
rifiutarsi di farlo, pur essendo dalla parte del Male.
Jeremy
Bernstein, “Il club dell’uranio di Hitler”, Sironi, 2005, pp. 430. €
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Da
L’espresso, 27 ottobre 2005, per gentile concessione