Arrestato
dai sovietici morì in un campo d'internamento nel 1952
Il marchio della ditta Topf
Kurt
Prüfer
Ingegnere capo, responsabile del reparto Div («costruzioni
di crematori») della ditta J. A. Topf und Söhne Kurt Prüfer è nato nel 1891. Nel 1911, entra alla Topf come disegnatore tecnico. Nove anni
più tardi è ingegnere del reparto D ed affermato specialista della cremazione.
Ha certamente aderito al Partito nazista prima del 1933. Già prima della
guerra, si aggiudica il primo appalto per i forni crematori di Dachau; nel
febbraio 1941, assume la direzione del nuovo reparto Div. Doterà
progressivamente i cinque crematori dì Auschwitz-Birkenau di forni di sua
progettazione. Fra il novembre 1940 ed il maggio 1944, va 11 volte ad Auschwitz.
Dopo la sconfitta dei tedeschi, è arrestato dagli americani, che lo rilasciano,
poi dai sovietici che lo condannano, nel 1948, a 25 anni di lavori forzati. Secondo la sua pratica di internamento in Urss, classificata
“Archivi Kgb segreto”, muore il 24 ottobre 1952 a causa di una emorragia
cerebrale nella baracca-ospedale n. 23 di un campo speciale del ministero degli
Interni. Non appena sorgono i campi, la Topf (azienda di meccanica
generale e di ingegneria di riscaldamento con sede ad Erfurt) conduce una lotta
feroce per assicurarsi il controllo degli appalti dei crematori, soprattutto
contro la rivale Kori (una ditta di Berlino). La messa a punto da parte di Kurt
Prüfer e dell’ingegnere Schultze, specialista della deaerazione, di un
crematorio di elevate capacità, le permette di aggiudicarsi «l'appalto del
secolo», cioè i «Krematorien» II, III, IV e V di Auschwitz. Ludwing Topf si
suicida il 30 maggio 1945. Suo fratello Ernst-Wolfgang, condirettore, passa
nella zona americana nel giugno 1945 e, nel 1951, diventa direttore della J. A.
Topf und Söhne di Wiesbaden, sciolta nel 1963.