Speciali Epoca

Il primo "esperimento". Fu la Gestapo a scegliere le vittime tra i sovietici

di Jean-Claude Pressac

Nel dicembre 1941 - e non in settembre come fino ad ora scritto - ebbe luogo la prima uccisione con i gas compiuta nei campo di Auschwitz, nelle cantine del Block 11. Secondo le testimonianze, furono uccisi 250 ammalati e circa 600 prigionieri sovietici, i primi dei quali erano arrivati al campo il 7 ottobre. Durante il mese di novembre, una commissione speciale della Gestapo, venuta da Katowice, si riunì nel campo per selezionare i comunisti «fanatici» da eliminare. Dopo che le aperture del sotterraneo del Block 11 furono costruite con della terra, si introdusse dello zyklon B e la porta fu chiusa. Secondo il comandante del campo, Rudolf Höss (che non assistette al massacro), la morte sarebbe stata immediata. Altri parlano di una esecuzione durata due giorni, che avrebbe richiesto una seconda dose di sostanze tossiche perché la prima non era stata sufficiente ad uccidere tutti. L’uso di acido cianidrico - che evapora a 27 gradi - in uno scantinato non ancora scaldato in pieno inverno slesiano e l'ignoranza della dose letale potrebbero spiegare la durata anomala di questa uccisione con i gas. Le vittime (fra 550 e 850) furono cremate nei due forni del crematorio che funzionarono così intensamente per una o due settimane che il secondo forno si deteriorò. Poiché risultava scomodo, per mancanza di ventilazione, gassare le vittime nelle cantine del Block 11, si decise di utilizzare il luogo più idoneo a tale operazione: l'obitorio del crematorio. In questo modo si evitava il trasporto dei morti, e l'evacuazione del gas tossico era facilitata dato che il crematorio aveva un sistema di aerazione meccanica, efficace purché utilizzata esclusivamente per l'obitorio. 

Uno dei locali di Birkenau dove venivano ammassati i prigionieri per essere sottoposti a quello che i nazisti definivano in codice "trattamento speciale"

Tre aperture quadrate furono praticate e sistemate nel soffitto dell'obitorio per permettere l'introduzione dello zyklon B, versato direttamente nella stanza le cui porte d'accesso erano state rese stagne. Un camion era parcheggiato lungo il crematorio.Il rumore del motore a pieno regime copriva le urla delle vittime. Attualmente si ritiene che poche vittime furono gassate in questo crematorio ma che il loro numero fu gonfiato per colpire i testimoni diretti o indiretti. Infatti, uccidere con i gas, in una sola volta e in uno spazio chiuso, centinaia di uomini era un fatto senza precedenti; inoltre, la segretezza che circondava l'operazione colpiva ancor più l'immaginazione dei non partecipanti, SS o detenuti, ai quali era stato formalmente vietato di osservarne lo svolgimento. Dato che una uccisione con i gas comportava l'isolamento della zona del crematorio, il che sconvolgeva le attività del campo, alla fine di aprile si decise di trasferire questo tipo di attività a Auschwítz Il-Birkenau.

Centinaia di denti d'oro strappati alle vittime prima di procedere alla cremazione nei forni, ritrovati dalle truppe russe nei magazzini del campo

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