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REGIO DECRETO-LEGGE 7 settembre 1938-XVI, n. 1381
PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI DEGLI EBREI STRANIERI
VITTORIO EMANUELE III PER GRAZIA DI DIO E PER LA VOLONTÀ DELLA NAZIONE RE D'ITALIA IMPERATORE D'ETIOPIA
Ritenuta la necessità urgente ed
assoluta di provvedere;
Visto l'art. 3, n. 2, della legge 31
gennaio 1926-IV, n. 100;
Sentito il Consiglio dei Ministri;
Sulla proposta del Duce, Primo Ministro
Segretario di Stato, Ministro Segretario di Stato per l'interno;
Abbiamo decretato e decretiamo:
Art. 1. Dalla data
di pubblicazione del presente decreto-legge è vietato agli stranieri ebrei di
fissare stabile dimore nel Regno, in Libia e nei Possedimenti dell'Egeo.
Art. 2. Agli effetti del presente
decreto-legge è considerato ebreo colui che è nato da genitori entrambi di
razza ebraica, anche se egli professi religione diversa da quella ebraica.
Art. 3. Le concessioni di cittadinanza
italiana comunque fatte a stranieri ebrei posteriormente al 1° gennaio 1919
s'intendono ad ogni effetto revocate.
Art. 4. Gli stranieri ebrei che, alla data di pubblicazione del presente decreto-legge, si trovino nel Regno, in Libia e nei Possedimenti dell'Egeo e che vi abbiano iniziato il loro soggiorno posteriormente al 1° gennaio 1919, debbono lasciare il territorio del Regno, della Libia e dei Possedimenti dell'Egeo, entro sei mesi dalla data di pubblicazione del presente decreto. Coloro che non avranno ottemperato a tale obbligo entro il termine suddetto saranno espulsi dal Regno a norma dell'art. 150 del testo unico delle leggi di P.S., previa l'applicazione delle pene stabilite dalla legge.
Art. 5. Le
controversie che potessero sorgere nell'applicazione del presente decreto-legge
saranno risolte, caso per caso, con decreto del Ministro per l'interno, emesso
di concerto con i Ministri eventualmente interessati.
Tale decreto non è soggetto ad alcun
gravame né in via amministrativa, né in via giurisdizionale. Il presente
decreto entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale e sarà presentato al Parlamento per la conversione in legge. Il Duce,
Ministro per l'interno, proponente, è autorizzato a presentare il relativo
disegno di legge.
Ordiniamo
che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a San Rossore, addì 7 settembre
1938-Anno XVI
Vittorio Emanuele, Mussolini