Poesie dei bambini di Terezín

4. L'arte di Renzo Vespignani rende omaggio ai bambini di Terezín

    Guardando questi disegni di Terezín fui preso da sgomento: per la difficoltà di ridurli a manifesto, per ciò che rappresentavano e comunicavano. La perdita della ragione collettiva, lo smarrimento della coscienza, è già sconvolgente nelle foto che direttamente li rappresentano. Ad essi, ahimè, siamo assuefatti. Ma l'universo aberrante dell'annientamento visto da disegni infantili è imprevisto, e dunque tanto più bruciante

    La morte, in questi fogli, non è quasi mai rappresentata; quando lo è vi figura come dato naturale, ovvio: come il fiore, la farfalla, la casa domestica. Un colore in più dei mondo favoloso. Che io dovessi aggiungere qualcosa alla visione di questi martiri-bambini mi sembrò impossibile. Del resto come rinunciare all'onore di legare il mio nome ai loro nomi dimenticati? Ho cercato di ingombrare il foglio il meno possibile; il resto dello spazio l'ho lasciato ai loro dolcissimi, strazianti addii.

Roma, 5 Marzo 1982, Renzo Vespignani

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