03/01/2018 |
Ciao piccolo (ti chiamiamo così per affetto, ma sappiamo
che sei un bel giovanottone!).
Oggi è il compleanno di nonna Rosaria, ne compie 68. Poichè ieri è
venuta zia Rita a trovarci, abbiamo anticipato i festeggiamenti
andando in pizzeria con Maria Cristina, Angelo, noi due, zia Rita e zio
Aldo. Poi a mezzanotte la nonna ha spento a casa le candeline.
Antonella e famiglia non vennero perchè influenzati. Oggi siamo stati a
casa da soli. Zia Rita è partita in mattinata per Roma, ospite di
Gianluigi, fratello di zio Aldo. Segui su facebook zia Rita, inserisce
tanti interessanti spunti ed immagini. Per trovarla devi digitare
Rita Montera. Mettiti in contatto anche con lei. Conosci i tuoi parenti,
tutti ti stanno aspettando, tutti ti vogliono abbracciare ed
accogliere!!!
SARAI FELICE CON LORO E CON NOI!!!!!
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13/09/2018 |
Ciao, dopo la mini vacanza trascorsa a Sapri eccoci qui
a raccontarti come è andata e le nostre impressioni.
La vacanza è durata solo dieci giorni (dal giorno 1/09 al giorno 11/09),
così breve in quanto nonna Rosaria
aveva un appuntamento medico sia il giorno 12 che il giorno 14. Sapri è
una bella cittadina ultimo comune della Campania,
confinante con la Basilicata, infatti Maratea è a pochi chilometri. Il
mare bello anche se non trasparente a riva
per la presenza delle alghe. Mare subito profondo come piace a noi. Poca
folla, visto anche il periodo, siamo
stati proprio bene. Ottimi i prodotti della terra, in particolare la
frutta ed i fichi. Ovviamente ottimo anche il pesce.
Non potevamo muoverci molto per i problemi alle ginocchia della nonna e
per i problemi visivi del nonno, ma
comunque abbiamo preso molto sole e fatto bei bagni. Venerdì sabato e
domenica ci hanno raggiunto Maria Cristina
ed Angelo, con loro ci siamo mossi di più, trascorrendo un giorno al
mare in località Acquafredda, caratteristico centro
nelle vicinanze di Maratea (acqua cristallina), e sabato e domenica due
volte in una incantevole baia vicino Palinuro.
Ci siamo resi conto che non è necessario spostarsi molto per trovare
acqua pulita e bei posti! La Campania ne è
ricca! Vorremmo tanto fartela conoscere in tutti i suoi molteplici e
caratteristici aspetti.
Ti abbiamo inviato una cartolina contenente questo
messaggio:
"Sapri,ultimo meraviglioso lembo della Campania,
famoso per la poesia della spigolatrice
che idealizza la libertà, il coraggio, il riscatto umano. Siano questi i
tuoi valori! Un affettuoso saluto"
E adesso ti riportiamo la bella poesia "La spigolatrice
di Sapri" di Luigi Mercantini, ispirata alla fallita spedizione di Sapri
di Carlo Pisacane (1857) che aveva lo scopo di innescare una rivoluzione
antiborbonica nel Regno delle Due Sicilie.
(Pensa che a noi la facevano imparate a memoria!)
Eran trecento: eran giovani e forti,
e sono morti!
Me ne andava al mattino a spigolare
quando ho visto una barca in mezzo al mare:
era una barca che andava a vapore,
e alzava una bandiera tricolore.
All’isola di Ponza si è fermata,
è stata un poco, e poi s’è ritornata;
s’è ritornata ed è venuta a terra;
sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra.
Eran trecento …
Sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra,
ma s’inchinaron per baciar la terra:
ad uno ad uno li guardai nel viso:
tutti aveano una lagrima ed un sorriso.
Li disser ladri usciti dalle tane,
ma non portaron via nemmeno un pane;
e li sentii mandare un solo grido:
-Siam venuti a morir pel nostro lido!-
Eran trecento …
Con gli occhi azzurri e coi capelli d’oro
un giovin camminava innanzi a loro.
Mi feci ardita, e, presol per la mano,
gli chiesi: -Dove vai, bel capitano? -
Guardommi, e mi rispose: - O mia sorella,
Vado a morir per la mia Patria bella. -
Io mi sentii tremare tutto il core,
né potei dirgli: - V’aiuti il Signore!-
Eran trecento …
Quel giorno mi scordai di spigolare,
e dietro a loro mi misi ad andare:
due volte si scontrar con li gendarmi,
e l’una e l’altra li spogliar dell’armi.
Ma quando fûr della Certosa ai muri,
s’udirono a suonar trombe e tamburi;
e tra ‘l fumo e gli spari e le scintille
piombaron loro addosso più di mille.
Eran trecento …
Eran trecento, e non voller fuggire;
parean tremila e vollero morire;
ma vollero morir col ferro in mano,
e avanti a loro correa sangue il piano.
Finché pugnar vid’io, per lor pregai;
ma un tratto venni men, né più guardai:
io non vedeva più fra mezzo a loro
quegli occhi azzurri e quei capelli d’oro!... |
14/12/2018 |
Ciao nipotino nostro,
è un po' che non ti scriviamo e quindi ti aggiorniamo
sulle ultime notizie nostre sicuri di farti cosa gradita.
Nonna Rosaria sta facendo molte terapie per i suoi
dolori articolari, forti soprattutto alle ginocchia.
E' in lista di attesa e probabilmente ad aprile, farà una terapia
rigenerativa delle cartilagini del ginocchio con
le staminali prelevate dal suo sangue. Dicono che sia efficace in quanto
ricostruisce i tessuti danneggiati. Speriamo!!
Nonno Fernando ha i soliti problemi alla vista ed
all'udito che limitano parecchio la sua esistenza (di notte non
guida più se non in casi eccezionali).
Visti i problemi di entrambi abbiamo preferito prendere
una nuova casa, più centrale, più luminosa (5 piano)
e più vicina a zia Cristina. Espletati tutti i passaggi notarili
relativi alla vendita ed acquisto, dovremo fare i lavori di
ristrutturazione, quindi prima di maggio non riusciremo ad abitarla.
Stai seguendo la fiction sulla RAI "L'amica geniale"?
Noi avevamo già letto i 4 volumi della Ferrante, molto ben scritti
ed interessanti. Ti consigliamo di leggerli se non lo hai già fatto. A
parte la bellezza e profondità della storia,
per te può rappresentare una acquisizione e conoscenza di abitudini,
modi, usi, costumi, termini dialettali, posti che sono
tuoi, che comunque ti appartengono e che sarebbe bello analizzarli ed
approfondirli insieme, noi con te.
Quando verrai qui da noi, perchè prima o poi tu verrai qui, ti porteremo
a vedere i luoghi incantati, quelli pieni di storia
di Napoli e della Campania, ti faremo vivere il folclore napoletano. A
proposito di Napoli e delle varie trasmissioni su Napoli,
hai seguito quella di Renzo Arbore sulla canzone napoletana diciamo
"allegra"? Trasmissione molto ben fatta da Arbore,
come al solito, ambasciatore di Napoli e della napoletanità. Il varietà
presenta canzoni napoletane antiche del varietà
con doppi sensi e situazioni comiche. Ti raccontiamo, a tal proposito,
un episodio che riguarda i tuoi genitori.
La sera prima del loro matrimonio, per partecipare al loro matrimonio, i
tuoi parenti paterni tutti di origine napoletana,
e gli amici di papà anche loro napoletani, alloggiarono in un intero
piano di un albergo a Sottomarina per poter pernottare.
Quindi la sera precedente la cerimonia eravamo tutti lì riuniti e
pensammo di fare una sorpresa a tua mamma, cioè
di venire sotto casa sua (casa B--------) per cantarle, diciamo, una
serenata spiritosa. Quindi iniziammo a cercare le
canzoni adatte tra le tante proposte e la scelta cadde sulla "Pansè e
"T'è piaciuta T'è piaciuta tienatella cara cara" entrambe
di Carosone. Il problema era ricordare i testi e accordarsi con qualcuno
a casa del nonno B. che "costringesse" mamma
ad affacciarsi all'orario convenuto. La scelta cadde su tuo zio Simone
(ricordiamo bene il nome?) fratello di mamma che si prestò
con entusiasmo allo scherzo. Ci divertimmo tantissimo in albergo a
confezionare la scenetta tra continue battute e grande ilarità.
Quando metti insieme gente come Americo, Antonella, zia Aldo, Massimo (amicodi
papà), papà cioè persone di grande
spirito, il divertimento è assicurato. Ricordo che Americo aveva anche
la chitarra per cui era assicurato anche
l'accompagnamento musicale. Alle 21,30 in punto (o forse più tardi)
quatti quatti, senza fare rumore per non
farci scoprire, ci appostammo sotto casa e zio Aldo aprì, diciamo il
concertino, urlando a squarciagola
la storica frase "CANTA NAPOLI, NAPOLI MATRIMONIALE EH, EH) e ripetè
tale frase varie volte
fin quando non comparve meravigliata ma divertita, tua mamma al balcone.
Peccato non aver fatto nessun filmato,
ma all'epoca (30 novembre 2002) i telefonini non erano così evoluti.
E poi iniziammo con la strofa (forse più di una):
Ogni giorno cambi un fiore
e lo appunti in petto a te...
Stamattina, sul tuo cuore
ci hai mettuto una pansé...
E perché ce l'hai mettuta?
se nun sbaglio l'ho capito...
Mi vuoi dire, o bella fata,
che tu pensi sempro a me...
Ah!
Che bella pansé che tieni,
che bella pansé che hai...
me la dai?
me la dai?
me la dai la tua pansé?
Io ne tengo un'altra in petto
e le unisco tutt'e due:
Pansé mia e pansé tua...
in ricordo del nostro amor!
E subito dopo
Dopo i confetti,
só' asciute 'e difetti.
Caro Giovanni,
mo che ce vuó' fa?
Se riflettevi,
e se bene puntavi,
tutte sti guaje
nun stive a passá!
Mo chiagne e te dispiere
e haje voglia d'alluccá.
Ccá nun ce sta 'o divorzio
e tu te ll'hê 'a zucá.
T'è piaciuta? T'è piaciuta?
Tienatella cara cara!
T''a purtaste sull'altare,
sott''o braccio, 'nziem'a te.
Mo te vedo afflitto e stanco.
"Sù, coraggio... ué Giuvá'!
Se il mellone è uscito bianco,
e mo' cu chi t''a vuó' pigliá?!"
Riuscì proprio bene, memorabile ed infatti lo ricordiamo ancora.
Splendida fu anche la cerimonia e la festa il giorno dopo.
Bel ricordo di un giorno sereno e felice, prima della tempesta ..... ma
anche la tempesta a un certo momento, termina!!!
e torna il sole a splendere......
Il nostro sole invece è in perenne eclissi!!!!!
STA A TE USCIRE DAL CONO D'OMBRA!!!!!!!
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