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Caro nipote nostro,
tra pochi giorni sarai maggiorenne e quindi noi vogliamo, mediante questa
lettera, anche in occasione di questa tua importante ricorrenza, farti sentire
il nostro affetto e la nostra vicinanza. Te la spediamo un po’ prima in modo che
tu possa riflettere con calma e lucidità, fiduciosi che anche questo nostro
messaggio possa contribuire a rendere quel giorno, per te speciale, ancora più
bello e gioioso.
Questa è l’ultima lettera che ti scriviamo, a questa seguirà solo un
biglietto di auguri il giorno 5 aprile e poi non ti scriveremo più, né invieremo
più cartoline o altro. Con la maggiore età sarai libero di spostarti, magari
cambierai residenza per motivi di studio o motivi personali o familiari (te lo
auguriamo vivamente), per cui non sapremmo come e dove rintracciarti, né se la
nostra missiva ti sarà giunta (come del resto nulla sappiamo delle nostre
precedenti lettere). Quindi noi chiudiamo qui la nostra corrispondenza. Rimane
però il sito che, come avrai avuto modo di vedere, abbiamo modificato nella
struttura (i contenuti non sono cambiati). Come già sai, è servito per farti
conoscere, purtroppo solo virtualmente, la tua famiglia paterna, darti nostre
notizie, inviarti dei messaggi, fare delle osservazioni, indurti a riflettere su
tanti aspetti che ti riguardano e mantenere vivi i legami e i ricordi.
Continueremo a tenerlo attivo e a documentarlo fin quando tu non deciderai di
normalizzare il rapporto con noi e di porre fine a questa incresciosa e assurda
situazione, in tal caso impacchetteremo questo sito in una pennetta e te lo
consegneremo a tua futura memoria.
E
adesso parliamo un po’ di noi. Certo non possiamo dire di essere stati
messi in un angolo, magari, fosse stato così! Un angolo, anche se
piccolo, rappresenta comunque uno spazio vitale da cui esplicare le
proprie azioni. Invece noi siamo stati estromessi, sradicati dalla tua
vita deliberatamente e coscientemente. Ipocrisia, indifferenza,
disprezzo, egoismo e senso di onnipotenza hanno prevalso su coerenza,
lealtà, rispetto, solidarietà, inclusione, carità cristiana.
CHE DELUSIONE!!!
Avremmo potuto reagire in tanti modi, dalle azioni legali,
all’attuazione di azioni eclatanti (tralasciamo l’elencazione, prova tu
a individuarle) per fatti, persone ed atteggiamenti “eccezionali”. Noi
non avremmo avuto nulla da perdere, altri avrebbero perso quantomeno la
faccia: l’immagine linda e pinta, il candore di facciata, peculiarità
imprescindibili per costoro, sarebbero stati fortemente scalfiti da
queste azioni! Il maggior danneggiato, però, saresti stato tu e di
conseguenza abbiamo soprasseduto, per il passato, solo ed esclusivamente
per tutelare la tua crescita e per farti vivere in un clima di serenità.
Però non siamo stati con le mani in mano, qualche tentativo l’abbiamo
fatto, ma solo per avere tue notizie e nel vano tentativo di
rivitalizzare il rapporto. Abbiamo cercato un contatto con il parroco
(adesso in pensione) della Parrocchia del tuo borgo in cui tu sei stato
anche chierichetto. Come Ponzio Pilato se ne lavò le mani quando seppe a
chi appartenevi, assicurandoci che ne avrebbe parlato con tuo zio
Vescovo al suo ritorno (stiamo ancora aspettando)!
Anche i contatti avuti con alcuni tuoi insegnanti della scuola media non
hanno prodotto risultati per loro pavidità. Qualche notizia, per il
passato, l’abbiamo comunque ricavata da Internet. Infatti riuscimmo a
sapere che frequentavi l’indirizzo musicale, trovammo anche alcune tue
foto e le riprese di una tua esibizione ad un concerto. Abbiamo visto
che giocavi a calcio in una squadra giovanile locale. Vedi quante
difficoltà per cercare di avere qualche tua notizia, per raggiungerti,
quando invece bastava solo avere un po’ di disponibilità, di
sensibilità!
Perché tanto odio? Perché tanta ostilità? Perché tanta indifferenza?
Ricorda sempre che i tuoi diritti di bambino e di adolescente sono
stati deliberatamente calpestati. In seguito, abbiamo rinunciato a
fare altre ricerche, aspettando, con pazienza e fiducia la tua “maggiore
età” e quindi la tua maturazione.
Adesso sta a te e solo a te mettere chiarezza nella tua vita, far
emergere la verità, spostare le maschere per vedere dietro chi si
nasconde, dare la giusta luce ed importanza affettiva a ciascuno.
Concludiamo questo discorso su di noi evidenziandoti gli sforzi e i
tentativi per costruire, nel tempo e nelle difficoltà, tra chiusure e
ostilità, un ragazzo forte, libero e responsabile con un aforisma di
Frederick Douglass:
“è più facile costruire bambini forti
che riparare uomini rotti”.
(rotti da noi inteso
come sordi)
E adesso un
breve cenno su tuo padre. Abbiamo sempre parlato di noi, delle nostre
iniziative, riferendoti spesso quello che pensiamo. Raramente abbiamo
accennato a lui. Nei primi anni ti ha seguito costantemente, malgrado le
difficoltà, le limitazioni, i dinieghi, le imposizioni. Poi da un certo
momento in poi ha pensato a dare un senso diverso alla sua vita. C’è
stato forse qualcosa che ha modificato il suo atteggiamento, un accordo
con tua madre? Non sappiamo (e se c’è stato preferiamo non sapere) .
Comunque ti ha sempre pensato e continua a pensarti anche se il vostro
rapporto, per il momento, si è interrotto. Ma che altro poteva fare?
Sbattere sempre contro un muro di gomma? Meglio che si è dato altri
obiettivi, piuttosto che avvitarsi in problemi senza soluzione. Più in
generale, non si possono sottovalutare le reazioni dei padri ostacolati
ed impediti e l’alienazione parentale. Denunce, CC, avvocati, molto
spesso, come nel suo caso, non servono e non sono serviti a niente.
Però gli alimenti cospicui sì, il padre bancomat serve, è utile,
indispensabile, irrinunciabile! Poi magari può anche disperarsi e vivere
in auto da solo (non è il caso di tuo padre)! Interessa poco alle ex
consorti ed alla legge! Esiste anche il dolore nascosto dei padri ed
esistono le loro ferite, come esistono donne crudeli, vendicative sino
al punto di privare il padre del figlio e soprattutto il figlio del
padre. Tutto questo è parte di una umanità cinica, desolata, senza luce,
desolante! Tuo nonno Fernando, in una situazione analoga, non sa come
avrebbe reagito, forse male! Per cui il suo silenzio (di tuo padre), il
fatto di essere stato capace di svoltare pagina, di non aver reagito
male alle chiusure, ai divieti e alle ripicche è da considerarsi un
fatto positivo per tutti. A cosa sarebbe servito continuare a dare
battaglia, quali risultati avrebbe ottenuto? NESSUNO!!!
Come non ne abbiamo ottenuti noi in tutti questi anni malgrado le nostre
continue richieste ed anche la nostra disponibilità e cortesia!!!
Vedi di trovare un’intesa con lui per il bene di entrambi. Recuperate
il vostro rapporto!
Ricorda anche, in conclusione, che hai avuto due bisnonne (nonna Amalia
e nonna Carmela, decedute rispettivamente nel 2010 e 2006) che sarebbero
state felicissime di poterti abbracciare anche solo per un istante, a
loro invece negato!
Adesso sta tutto nelle tue mani, mostra il tuo coraggio e la tua
consapevolezza, apri la tua vita al bene, alla gioia, agli altri, sii
felice nel dare e nel ricevere amore incondizionatamente.
Chiudiamo questa
lettera con due citazioni prese dalla poesia letta al festival di
Sanremo da Marco Mengoni e Filippo Scotti, tratta da "Mettiti in
vacanza” , di Franco Arminio, poeta campano, di Bisaccia (Av), tra i
poeti contemporanei più conosciuti. La poesia intera, notizie
sull’autore e altri commenti li troverai sul sito, come troverai sul
sito anche questa lettera.
“A
un certo punto
devi capire
che il dolore che hai subito
non lo devi subire
all’infinito.
Mettiti in vacanza,
la povera vita adulta
non può pagare a oltranza
i debiti dell’infanzia.".
È un invito a vivere una vita piena e normale , a guardare avanti con
ottimismo e fiducia. I “debiti dell’infanzia”, non possono e non devono
incidere e condizionare la vita futura che deve essere gioiosa e
libera, come in una lieta vacanza. È il nostro augurio per te.
“È
festa nel tuo cuore,
festeggia in qualche modo
il cuore degli altri”.
Nel
tuo giorno di festa, nel giorno più significativo della tua vita,
riserva un angolo anche per i tuoi nonni, a loro basta anche solo un
angolino, ma che sia solo nel tuo cuore.
Augurandoci che questa lettera ti sia recapitata e ti sia di aiuto.
Sempre a tua disposizione.
Per sempre ti aspetteremo.
Un affettuoso abbraccio dai “tuoi nonni per sempre”.
nonna Maria Rosaria nonno Fernando
Aversa, 6 marzo 2022
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