lettera

Cognome

Questa lettera non ti è stata mai recapitata.
Per conoscerne la "storia" leggi in MESSAGGI le pagine 2020 e 2021.

    

Ciao Francesco,

al posto del solito biglietto augurale, preferiamo scriverti questa lettera per farti giungere, speriamo in tempo, i nostri affettuosi auguri per il tuo onomastico. Noi stiamo abbastanza bene, anche se qualche acciacco, considerata l’età, non manca. Ovviamente siamo molto impegnati nel seguire la crescita del tuo cuginetto Valentino che riempie le nostre giornate. E tu come stai? Hai ripreso la scuola? (a proposito che scuola frequenti)? Come hai trascorso l’estate? Sei felice? Hai qualche desiderio particolare? Come vedi tante sono le cose che ci mancano di te, tante sono le domande che vorremmo farti, non per pura curiosità, ma per affetto. Proprio per affetto, per aiutarti a riflettere su aspetti che riguardano te e la tua crescita, per consentirti di raggiungere un normale equilibrio interiore, per rafforzare la tua sicurezza e fiducia, ti offriamo, con questa lettera, anche qualche spunto di riflessione. Essendo quasi prossimo alla maggiore età, puoi affrontare certi argomenti delicati con spirito critico e scevro da condizionamenti. Non vogliamo sicuramente crearti problemi, ma stimolarti ed aiutarti.

Avrai sicuramente notato che sulla busta abbiamo aggiunto, al tuo nome, il tuo ex cognome preceduto dal fu: “FRANCESCO fu MONTERA”. Questa è la novità, lo spunto di riflessione che ti offriamo, il messaggio che dovrebbe portarti a rivedere e rivalutare fatti, episodi e scelte operate su di te.  Ti diamo alcuni semplici chiarimenti per aiutarti nella ricerca del significato della frase. Ci sono tre possibili letture, la prima è quella letterale, piuttosto banale, nel senso che alla nascita il tuo primo cognome è stato Montera, modificato successivamente in altro, quindi quel “fu” indica una successione di cognomi di cui l’attuale ha preso il posto del precedente; la seconda lettura sicuramente è un po’ più profonda, ha a che fare con l’appartenenza tua alla tua famiglia paterna e ti identifica in modo univoco (fu Montera), quindi la seconda lettura mette in evidenza i due aspetti di appartenenza e di identificazione. Noi vogliamo portarti oltre, vogliamo che tu rifletta su altro. C’è un'altra lettura, più sottile e nascosta, diciamo una lettura semantica, ovvero dell’intrinseco significato che va al di là delle due interpretazioni espresse precedentemente. Ovviamente questa lettura più approfondita, è riferita ad episodi, situazioni della tua vita e coinvolge persone a te vicine. Vogliamo che tu rifletta su questo e vada alla scoperta di quest’altra interpretazione che, però, non ti esplicitiamo, come fatto in precedenza, lasciando a te il compito di individuarne il significato, di comprendere autonomamente quella frase. Solo un chiarimento per metterti sulla giusta strada: il “fu”, in genere, lega una persona con un’altra che non c’è più, per esempio, nel caso di nonno Fernando, si potrebbe dire Fernando fu Giovanni (tuo bisnonno), questo esempio dovrebbe quindi indirizzarti a intuire il significato e condurti a riflettere.

Il tuo compito però non termina qui, non termina nel capire solo il significato della frase (abbastanza facile da trovare), anzi quello è l’inizio, l’input per un grande lavoro di introspezione su te stesso, su quanto hai appreso, su quanto ti è stato riferito. Poniti mille domande (la principale è perché mi è stata negata la mia famiglia paterna, finanche il cognome ?) , metti tutto in discussione, non ti fermare alle “verità altrui”, parti da zero, fai “tabula rasa”, come dicevano i romani, di quanto ti è stato detto, rielabora tutto, ascolta i diversi attori della tua vita (tutti, nessuno escluso), chiediti se le scelte, operate su di te, ti hanno danneggiato, ti hanno privato di qualcosa o qualcuno, cerca le motivazioni di queste scelte, verifica se scaturiscono da rancori, egoismi, condizionamenti sociali e psicologici, non essere superficiale, approfondisci sempre ogni circostanza in modo autonomo, in sintesi  COSTRUISCI LA “TUA VERITÀ”.

Certo ti occorreranno coraggio, cortesia, gentilezza e tanta pazienza. Avrai al tuo fianco il tuo Santo protettore a cui ti affidammo al momento della tua nascita (ti dichiarammo in Comune noi due nonni paterni e tuo padre), che saprà guidarti ed aiutarti a superare tutte le difficoltà e a rimuovere gli ostacoli posti sul tuo percorso.

Le nostre future comunicazioni epistolari saranno sempre indirizzate a te in quel modo, così che tu possa sempre ricordare le tue origini ed aver ben presenti le scelte operate su di te.

Confermiamo, se dovesse essere ancora necessario, che è nostro desiderio normalizzare la comunicazione ed il rapporto con te. Il passato non si può certamente cancellare, bisogna solo esserne consapevoli e poi guardare avanti.

 

 Non si può vivere eternamente nell’acredine e nell’ottusa indifferenza.

 

Crediamo molto in te, in un tuo intervento attivo, in una tua presa di coscienza, in un cambio di atteggiamento, ci speriamo vivamente, sarebbe proprio un bel segnale di grande crescita personale, di maturità per te ed una grande gioia per noi. Potremmo vedere finalmente realizzati i nostri sogni. Confidiamo in chi ti protegge dall’alto e di cui porti il nome. Come Lui, col mirabile e clamoroso gesto della svestizione, optò per una nuova vita, così tu con un gesto di responsabilità e di apertura, puoi dare un senso diverso, senz’altro migliore, alla tua.

La tua vita non sia caratterizzata dalla superbia e dall’ipocrisia.

Ti siamo sempre vicini ed aspettiamo una tua risposta.

Auguri nipote nostro per sempre.

                                  nonna Maria Rosaria           nonno Fernando

Aversa, 4 ottobre 2020

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Francesco MONTERA B********  Chioggia