L'antrace
o carbonchio (dal greco «antrax», che vuol dire «carbone»)
- il flagello di cui si parla in questi giorni - è una forma
di infezione polmonare, il cui contagio avviene per inalazione
di spore.
È
questo tipo di spore, che viene usato come arma biologica,
capace di infettare e uccidere le popolazioni. Un trattato
firmato da 143 nazioni ne vieta l'uso. Ma le autorità
americane da tempo temono che gli estremisti possano
coltivarne in grande quantità per diffonderne le spore tra le
popolazioni che si vogliono colpire. E i timori su questo tipo
di attacco sono cresciuti dopo gli attentati dell'11 settembre
a New York e a Washington e i due casi in Florida.
I
sintomi dell'antrace polmonare - che all'inizio fanno
sospettare una banale influenza - impiegano una settimana per
emergere, ma possono svilupparsi per 60 giorni. Una volta
inalate le spore di antrace, l'organismo rapidamente produce
tossine come risultato di un'infezione che i normali
antibiotici non riescono a sconfiggere. Nel secolo scorso, la
maggior parte delle persone che contraevano l'antrace
polmonare lavoravano in opifici e trattavano pelli di capra
che contenevano le spore.
Nella
versione più nota ai nostri nonni è un'infiammazione dovuta
a uno stafilococco. Inizia di solito nell'apparato pilosebaceo,
proprio come i foruncoli, ma si presenta come un agglomerato
di più foruncoli, con molteplici focolai purulenti.
L'infezione si estende piuttosto rapidamente e tende alla
necrosi. Questa forma più leggera di antrace, nella forma non
polmonare, può essere contratta mangiando carne di animali
infettati, ma oggi l'eventualità è abbastanza remota visti i
moderni standard igienici. Le spore di antrace possono essere
presenti nel terreno delle aree dove il bestiame pascola.
L'uomo può contrarre lentamente la malattia anche attraverso
tagli o abrasioni nella pelle.
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La
forma di carbonchio che ha provocato la positività ai
test di un dipendente della rete televisiva Nbc, è la
più lieve delle tre, quella che colpisce la pelle. Le
altre due forme sono quella gastroenterica e quella
polmonare. Quest'ultima è l'unica mortale se non
riconosciuta in tempo e trattata con antibiotici.
GLI
EFFETTI SULLA SALUTE: Sono tre le vie d'ingresso dalle
quali il Bacillus anthracis, responsabile del
carbonchio, può colpire l'uomo. Le più comuni sono
l'ingestione di carne di animali infetti (la malattia
colpisce mucche, pecore, capre, cammelli, antilopi e
altri erbivori), che provoca disturbi gastrointesinali,
oppure per contatto attraverso piccole ferite della
pelle, ad esempio toccando pelli o lana di animali
malati. In questo caso si ha una forma cutanea con la
formazione di vesciche e ulcere sulla pelle. Casi come
questi sono rari, ma si verificano di tanto in tanto
nelle zone agricole, dove le spore possono vivere
indistrurbate nel suolo per molti anni, e la malattia
è presente in America Centrale, America latina,
Europa meridionale e orientale, Asia, Africa, Caraibi
e Medio Oriente. In Italia l'ultima infezione di
questo tipo nell'uomo è avvenuta in Piemonte, a Benna
(Vercelli), nel 1987. Se invece il batterio viene
inalato e finisce nei polmoni si ha una forma diversa
di carbonchio, che colpisce l'apparato respiratorio.
È questa la forma letale della malattia ed è
verosimile che sarebbe questa la via d'ingresso delle
spore nell'organismo che utilizzata in un eventuale
attacco terroristico. Se le spore del carbonchio
vengono inalate e raggiungono i polmoni, la malattia
può manifestarsi entro un periodo che va da due a
dieci giorni. È anche possibile, però, che la
malattia resti nascosta molto più a lungo, fino a
sei-sette settimane. A mano a mano che il batterio si
moltiplica nei polmoni, compaiono i primi sintomi,
molto simili a quelli dell'influenza. Prima che la
malattia possa essere pienamente riconoscibile e
diagnosticata, insomma, potrebbe essere ormai così
diffusa da rendere inutile il ricorso ad ogni cura. In
pochissimi tempo, generalmente entro 24-72 ore può
arrivare la morte, provocata dalla tossina prodotta
dal batterio. All'inizio i suoi sintomi possono essere
facilmente attribuiti all'influenza, ma nel giro di
pochi giorni il carbonchio esplode ed è ormai tardi
per ricorrere a qualsiasi cura. Il Bacillus anthracis
responsabile del carbonchio è sicuramente uno dei
micro-killer più efficaci e spietati finora noti.
L'infezione non può essere trasmessa da individuo a
individuo.
LE
CURE: Se il contagio avviene per ingestione o
attraverso la pelle gli antibiotici sono spesso
sufficienti a combattere la malattia. Nel caso del
contagio per inalazione il trattamento con antibiotici
e l'uso del vaccino dopo l'esposizione, ma prima della
comparsa dei sintomi, possono ridurre sia il numero
dei malati sia quello dei morti.
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Sale
negli Stati Uniti la fobia di un possibile attacco biologico,
ma la società che deve produrre il vaccino, però, non ha
ancora i requisiti necessari per poterlo fare. Nel 1998 il
governo ha commissionato alla BioPort la produzione del
vaccino per l'antrace da distribuire a tutti i soldati
statunitensi. Ma le cose non sono andate come previsto
dall'esecutivo. I problemi alla BioPort ci sono stati fin
dall'inizio.
La
società non ha passato il vaglio di due ispezioni della Food
and Drug Administration (1999 e 2000). Poi c'è stata una
terza ispezione, nel corso della quale è stata riscontrata
una documentazione insufficiente e procedure di lavorazione
del vaccino non adeguate. L'azienda pensava di produrre il
vaccino quest'anno, ma fino ad ora non ci è riuscita. Adesso
il governo ha chiesto alla BioPort decine di milioni di
vaccini. Dalla società rifiutano di rispondere quando questi
potranno essere pronti.
Il
vaccino contro l'antrace è riservato ai militari e gli
esperti sono concordi nell'ammettere che sarebbe troppo
oneroso vaccinare la popolazione civile. Perché il vaccino
sia efficace, occorre somministrarlo sei volte nel corso di
diciotto mesi e fare il richiamo una volta l'anno. Un'altra
società farmaceutica americana, la Vaxin, sta lavorando alla
messa a punto di un vaccino con le tecniche dell'ingegneria
genetica che potrebbe essere inoculato via cerotto. Se la
BioPort piange, la Cepheid ride.
Si
tratta di una società biotecnologia americana che produce
sistemi di rilevazione di agenti biologici pericolosi, come
l'antrace. Quotata sul Nasdaq, il mercato dei tecnologici, la
società ha visto il valore delle azioni salire in modo
esponenziale, con un intensissimo livello di scambi. La
Cepheid, una startup senza profitti, sviluppa meccanismi di
rilevamento che «amplificano» il Dna dei soggetti per
scoprire tracce delle sostanze ricercate, compresi batteri
come l'antrace.
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