Circolo Scacchistico Cagliaritano

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Aprile 2002

LA SCOMPARSA DI AGOSTINO MANCINI.

Dopo aver parlato su queste pagine, nel corso di quest’ultimo anno, di tanti successi conseguiti dal nostro Circolo e di tanti avvenimenti agonistici di rilievo, sono costretto per la prima volta a parlare di un avvenimento triste, che ha scosso profondamente tutti i soci del Circolo Scacchistico Cagliaritano e tutti quanti sono vicini al nostro ambiente.

La scomparsa di Agostino Mancini, avvenuta nel mese di aprile, rappresenta un fatto destinato a lasciare un segno profondo nell’animo di tutti quanti hanno conosciuto questa personalità di alto livello o che ne hanno sentito parlare nei racconti dei frequentatori più anziani della nostra sede sociale. Si, perché con Agostino Mancini scompare un decano del Circolo Scacchistico Cagliaritano, uno che ha legato le sue vicende di scacchista a quelle della nostra associazione a partire dalla sua fondazione e in essa ha svolto un ruolo fondamentale, principalmente nella prima fase della sua esistenza.

Le sue personali vicende lo hanno poi portato, per lunghi periodi, a limitare le sue apparizioni in sede, ma il legame con il nostro Circolo per lui non si è mai interrotto, come dimostrano vari episodi.

A me piace ricordare soprattutto la sollecitudine e la generosità con la quale raccolse il mio appello a una mobilitazione straordinaria di soci e simpatizzanti in uno dei momenti più difficili della storia recente del Circolo, quando fu necessario, agli inizi del 2000, compiere uno sforzo notevole per acquisire e rendere agibili i locali di via Ausonia che attualmente ci ospitano e che ci hanno consentito di riprendere la nostra attività su basi rinnovate e con programmi più ambiziosi. Fu quindi anche grazie al suo contributo che il Circolo ha potuto vivere un nuovo periodo di prosperità che tuttora perdura. A partire da quella circostanza, il suo rapporto con il Circolo ridivenne più stretto e la ripresa della sua frequentazione della sede fu l’occasione anche per i soci più giovani di fare la conoscenza con una delle personalità più rappresentative dell’ambiente scacchistico cittadino.

Il suo atteggiamento silenzioso e poco appariscente non riusciva certo a nascondere i tratti di una personalità ancora viva nella sua passione per il gioco, che ha continuato a coltivare rivelando ancora notevoli capacità e impegno. La dimostrazione di questo è data anche dal ritorno alla attività agonistica, che lo vide partecipare nel 2001, con la tessera del Circolo Scacchistico Cagliaritano, al torneo di Monti, il paese nel quale passava molto del suo tempo.

A noi non resta quindi che ricordarlo così, preso dalla passione per il suo gioco, e continuare a considerarlo un esempio di signorilità e di carattere per tutti gli amanti degli scacchi.

 


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