UNA FORTE OLANDA DIVENTA CAMPIONE D’EUROPA.

ALLA FRANCIA IL TITOLO FEMMINILE.

Un’Olanda autoritaria si è aggiudicata la 18° edizione del Campionato Europeo per squadre nazionali. La manifestazione ha avuto luogo nella città spagnola di Leon dal 6 al 15 novembre 2001 ed è senz’altro l’evento continentale più significativo di quest’anno, ma senz’altro anche uno dei più importanti del mondo. I numeri statistici parlano chiaro: 35 squadre partecipanti al torneo maschile e 32 a quello femminile con 92 Grandi Maestri; 169 partecipanti nel torneo maschile e 91 in quello femminile. Senz’altro una manifestazione di vitalità scacchistica da parte del vecchio continente, anche se vi sono state delle defezioni di lusso. Il torneo era infatti orfano delle rappresentative di Russia, Armenia e Bosnia Erzegovina, varrebbe a dire rispettivamente la 1°, 8° e 10° squadra del tabellone per media Elo con l’Armenia addirittura Campione d’Europa in carica, che hanno dato forfait per motivi assai dibattuti dalla "voce del popolo". Il più accreditato comunque è quello economico per il costo della trasferta ed il mancato accordo con gli organizzatori Spagnoli che, pur avendo messo su una organizzazione sontuosa, non hanno concesso condizioni di favore per nessuno. Questo ha visto la mancanza di giocatori come Morozevitch, Akopian ed Ivan Sokolov, tra gli altri.

Ma sembra ora consono parlare del lato sportivo della manifestazione. Il primo posta và dunque alla forte compagine olandese la quale, seppure si vedesse, nel tabellone ridimensionato dalla defezioni, solo alla 4° posizione per media Elo ha dato dimostrazione di grande autorità e concentrazione. Gli olandesi cominciano con un fiacco pareggio contro la Slovacchia al primo turno, ma inanellano 8 vittorie consecutive poi che valgono 24,5 punti in classifica ed il primo posto in graduatoria finale con 1,5 punti di vantaggio sulla seconda classificata. La vittoria del torneo giunge, però, solo all’ultimo turno dove gli olandesi trionfano per 3-1 contro Israele, prima squadra in media Elo del tabellone, liberandosi del pari merito al top della classifica che sino a quel momento condividevano con la Francia che si è vista sconfitta per 2,5-1,5 dalla Germania. Buona quindi la prestazione dei giocatori dei Paesi Bassi che schieravano rispettivamente; Van Wely, Piket, Tiviakov, Van den Doel e Nijboer. Lusinghieri anche i piazzamenti per singola scacchiera dei giocatori olandesi che vincono la prima piazza nella III° Scacchiera e nella I° Riserva con Tiviakov 7/9 (77,77%) e Nijboer 4/8 (80%) e segnano il secondo posto nella II° Scacchiera con Piket 6,5/9 (72,22%) e nella IV° con Van den Doel (70%). Per inciso male il solo Van Wely che giunge 23° nella I° Scacchiera con 3,5/8 (43,75%). 

Seconda una buona Francia che segna 23 punti in graduatoria, ma lo score (+5=1-3) è decisamente peggiore dell’imbattuta Olanda anche se i transalpini quando hanno vinto lo hanno fatto sempre in maniera decisamente "rotonda". I francesi hanno concorso per il titolo sino all’ultimo come detto in precedenza e si consolano con la prima piazza autoritaria di un ottimo Lautier che guadagna la prima posizione nella II° Scacchiera con un sonoro 7,5/9 (83,33%). Un poco più anonime le altre posizioni dei giocatori transalpini: sulla I° Bacrot è 27° con 3/7 (42,85%), sulla III° Bauer 18° con 3,5/7 (50%), sulla IV° Degreeve 5° con 4/6 (66,66%) e sulla I° Riserva Fressinet 2°, consolante quest’ultimo, con 5/7 (71,43%). In conclusione il piazzamento dei francesi è da considerare più che lusinghiero considerato che partivano come la sesta forza del torneo per media Elo. 

Per continuare a stravolgere gli ordini costituiti in partenza il terzo posto viene conquistato proprio dalla Germania, quinta per media ELO, e che ha vestito i panni dell’ammazza grandi con lo sgarbo dato ai francesi all’ultimo turno. I tedeschi segnano 22 punti finali in graduatoria (+5=2-2) perdendo anche meno dei francesi. Qualche soddisfazione anche per i germanici, primi nella IV° Scacchiera con Biscoff con 6/8 (75%). Abbastanza dimessi i risultati delle altre scacchiere: sulla I° Lutz 16° con 4/8 (50%), sulla II° un sempre verde Huebner 6° con 6/9 (66,66%), sulla III° Hertneck 19° con 3/6 (50%) mentre sulla I° Riserva Buhmann arriva 8° con 3/5 (60%).

Prima delle deluse L’Inghilterra, la quale partiva con la seconda media Elo del torneo e tante speranze, ma che si vede confinata nella 4° posizione con 21,5 punti (+6=1-2) assieme ad un’ottima Slovenia, stessi punti e stesso score. L’Inghilterra si può consolare solo con l’ottima vittoria di Adams sulla I° Scacchiera con 6,5/9 (72,22%) ma assolutamente anonimi i piazzamenti delle altre scacchiere. Altra grande delusa la prima forza del torneo: Israele che conclude al 6° posto con 20,5 punti (+4=2-3) e tre sconfitte gravi patite sulle quali meditare a fondo. La più deludente di tutte è comunque l’Ucraina, recente campione del mondo, che si vede relegata al 13° posto con 19 punti nonostante partisse accreditata della terza media Elo del torneo e per la quale cosa non pare opportuno scusarla per l’assenza di Ponomariov che ha preferito concentrarsi sulla preparazione per il mondiale prossimo della Fide. Sul fronte di casa nostra un torneo da dimenticare per gli italiani i quali, partendo con la venticinquesima media Elo, concludono al 28° posto, un netto peggioramento quindi, con 15,5 punti totali. (+4=0-5) e che hanno anche usufruito del Bye al VI° turno. Non è andato bene un po’ nulla nella nostra formazione che ha segnato i seguenti score individuali in ordine di scacchiera: Godena 3,5/8 (43,75%), Arlandi 2/6 (33,33%), Borgo 3/7 (42,85%), D’Amore 1,5/6 (25%), Belotti 3,5/6 (58,33%).

Nel torneo femminile granitica prestazione della Francia che conclude prima con 12,5 punti (+5=3-1) e mezzo punto di vantaggio sul gruppo delle seconde. Il risultato è ancora più importante se si tiene conto che la Francia partiva con solo la quattordicesima posizione per media Elo ma, trascinata da una incredibile Marie Sabag vincitrice del premio di scacchiera con 7/8 ed un chiaro 87,5%, ha concluso con la vittoria finale. Appaiate al secondo posto la Moldavia di Almira Skripchenko. Anche lei in parte francese essendo coniugata con Joel Lautier, e vincitrice del premio sulla I° scacchiera assieme alla tedesca Kachiani con 6,5/9 (72,22%) e l’Inghilterra guidata da un’ispirata Susan Lalic che ha segnato semplicemente un secco 100% (5/5); inutile dire che si è aggiudicata la prima posizione sulla Scacchiera di Riserva. Il torneo femminile ha sperimentato quest’anno la formula a 2 scacchiere al posto delle tradizionali 3 per squadra, esperimento andato così, così a nostro modesto parere. L’Italia arriva 24° su 32 e non sfigura troppo dato il bel 4° posto di Yelena Sedina con 5/7 (71,42%) sulla I° Scacchiera . Bisogna anche dire che le altre nostre rappresentanti azzurre sono state autrici di una prestazione decisamente sotto tono: 1,5/6 (25%) per Eleonora Ambrosi e 1/5 (20%) per Alba Decataldo. Troppe le disparità di prestazione rispetto al Gran Maestro Femminile Italo-Ucraina.

Dicevamo in precedenza che il torneo è stato organizzato pensando al meglio, ma in ogni caso ci sono state alcune disfunzioni importanti. Innanzi tutto il soggiorno non era a spese dell’organizzazione, la quale cosa ha causato le clamorose defezioni dell’ultimo minuto di cui abbiamo parlato, ma anche l’auto esclusione della stessa Ungheria, altra squadra non da poco, che ha inviato solo la squadra femminile. Inoltre si è lamentata da parte dei giocatori l’eccessiva ed invadente presenza di fotografi e cameraman. In ogni caso quella di Leon, è senz’altro una delle più qualificate manifestazioni continentali degli ultimi anni.

07/12/2001

Carlo Petricci
 
 

(Csc.too.it/2001)

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