Graduatoria Elo Fide Ottobre 2001 Alcuni commenti sono necessari sulla graduatoria ELO FIDE di Ottobre 2001. Innanzi tutto questa è la terza pubblicazione dellanno poiché le liste vengono oramai pubblicate su una base trimestrale. Cè da dire che il sistema regge a malapena perché le difficoltà di aggiornamento da parte della Fide, specialmente per quello che riguarda le precedenti due pubblicazioni, sono state enormi. In questa terza pubblicazione il sistema sembra essersi affinato e le cose sembrano andate un poco meglio. La classifica di Ottobre per quanto riguarda le prime 100 posizioni vede però una cancellazione dautorità. E il caso di Alexandru CRISAN, attuale presidente della Federazione Romena, che a luglio era accreditato del titolo di Grande Maestro Internazionale con un rating di 2635 punti e che occupava la 46° posizione nella Graduatoria Elo internazionale e la prima nella graduatoria nazionale Romena. Già in precedenza si erano espressi dei dubbi sulla giustificazione del rating di questo giocatore basata su meno di 120 partite in 12 anni e prevalentemente su match di tipo privato e sui risultati di un fantomatico torneo che risultava provvisto di una documentazione di gara falsificata. La richiesta di maggiori accertamenti provenne a suo tempo proprio dalla Federazione Romena, la quale affermava che le partite conosciute di CRISAN non dimostravano affatto di testimoniare risultati di rilievo con i giocatori che avrebbe dovuto battere per raggiungere questo punteggio stratosferico; che anzi era vero lesatto contrario, ovvero che le partite conosciute dimostravano un giocatore di forza decisamente bassa e che le partite che avrebbero dovuto dimostrare lottenimento dei titoli non erano assolutamente disponibili. In risposta a tutto questo il comitato di qualificazione della Fide stabilì che il giocatore avrebbe dovuto partecipare a tre tornei internazionali, scelti dal comitato stesso, nei quali si sarebbero analizzati i suoi risultati. Egli partecipò, in realtà, solo ad uno di questi tornei, il 14° Vidmar Memorial, ed i risultati furono chiari: ultimo con 1 punto su 9, senza alcuna vittoria nonostante fosse accreditato del terzo rating del torneo. In più le partite giocate, analizzate dal Gran Maestro AZMAIPARASHVILI, in qualità di consulente, furono giudicate proprie di un giocatore di basso livello. Nel frattempo, per complicare le cose, CRISAN diviene presidente della Federazione Romena, ed avvia quasi contestualmente lepurazione verso coloro che osarono mettere in dubbio i suoi titoli. Ma la decisione della Fide giunge egualmente puntuale i primi di Settembre in occasione del congresso di Halkidiki: privazione del titolo di Grande Maestro e di quello di Maestro Internazionale per CRISAN, annullamento del rating con la conseguente esclusione dalle liste Elo internazionali. Dopo questo bel ennesimo fattaccio la Fide pubblica la nuova graduatoria. Osservare queste graduatorie è assai divertente perché ispirano il lavoro di tipo statistico. La cosa è capitata anche a me e stavolta ecco le risultanze di questo lavoro. Invariate le prime quattro posizioni della graduatoria che vedono KASPAROV immobile a 2838 mentre KRAMNIK arriva a quota 2809 con un +7 nellultimo trimestre.Terza posizione ad ANAND che ha comunque compiuto un bel passo indietro con un sonoro 24 che lo porta a 2770, assai lontano dalla seconda posizione e da quota "2800". Quarto ancora MOROZEVITCH che accusa un 7 che lo porta a 2742 punti. In ascesa invece Peter LEKO che, con un +9, scalza ADAMS dalla quinta posizione e si attesta a quota 2739. La sesta posizione spetta a TOPALOV che con un buon +22 raggiunge 2733 punti e sorpassa anchegli ADAMS che si attesta nella settima posizione con 2731 e la perdita di 13 punti nello scorso trimestre. Le altre posizioni vedono gli immobili IVANCHUK con 2731 all8° posizione, e BAREEV con 2719 in nona posizione. La decima viene raggiunta da VAN WELY il quale, con un +19 raggiunge quota 2714. Scalzato dopo parecchi anni dalle prime dieci posizioni SHIROV che occupa la dodicesima posizione con 2706 e nessuna variazione per questo trimestre. Il "club 2700" viene completato da KASIMDZHANOV undicesimo a quota 2706 (+2), il già citato SHIROV, KHALIFMAN alla tredicesima posizione con 2702 (+2) ed infine GELFAND in quattordicesima con 2701 (-3). Quattordici, quindi, gli "over 2700" dei quali 5 russi. I russi fanno la parte del leone in tutti i sensi nella graduatoria top 100 internazionale: 3 russi nelle prime 4 posizioni e 4 nelle prime 10. La Russia è anche la nazione più rappresentata nella graduatoria con 24 giocatori, mentre la seconda nazione più rappresentata è la Germania con 7 giocatori dei quali, quello con il rating più elevato occupa la 42° posizione! Prima di lui ben 10 russi. La terza posizione allInghilterra con 6 giocatori ed ADAMS, come si è visto, che occupa la 7° posizione. La quarta nazione più rappresentata è la Francia, bel traguardo per i transalpini, che hanno la 35° e 36° posizione come elementi di punta del proprio schieramento con LAUTIER e BACROT entrambi a quota 2653. Un ulteriore studio fa notare, però, che i giocatori di scuola "sovietica" la fanno letteralmente da padroni in questa graduatoria rappresentando ben più della metà degli elementi. Ai 24 russi, infatti, bisogna sommare 15 giocatori provenienti da repubbliche "ex-sovietiche" oltre a 19 giocatori naturalizzati in altri paese (come GELFAND e SHIROV per esempio) e si arriva a ben 58 giocatori con la stessa origine scacchistica, oramai sparsi sotto le più svariate bandiere. Ultimo esercizio un poco di fantascacchi . In un ipotetico scontro Russia-Resto del Mondo le prime otto scacchiere sarebbero rispettivamente:
Da notare che le prime 8 posizioni dei "mondiali" sarebbero tutte over 2700 e sin dalla quarta scacchiera avrebbero tutti un elo superiore al loro avversario diretto. Più grigia la situazione nelle prime 3 scacchiere contro le corazzate russe. E se esistesse ancora lURSS? Ecco il risultato:
Pur mantenendo la dignità i "mondiali" non avrebbero la superiorità elo in nessuna scacchiera. Credo che le cose sarebbero molto più difficili. Tutti over 2700, invece, i sovietici. Ma lo squilibrio più grande ci sarebbe in un ipotetico incontro Europa-Resto del Mondo:
Anche qui nessuna superiorità elo dei "mondiali" e la media elo è inferiore di oltre 60 punti. Naturalmente tutti questi esercizi statistici non vogliono dimostrare nulla di serio. Negli scacchi tutto è possibile e le statistiche lasciano il tempo che trovano. Tra numeri e gioco giocato, tra ciò che era, ciò che è e ciò che avrebbe potuto essere non cè mai coniuganza. Ma questo avviene per tutte le cose del mondo. Carlo Petricci 01/11/2001 (csc.too.it/2001)
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