“ KLN01019”
RELAZIONE DI PROGETTO - Bando N.13/1998 di Concorso di progettazione per la costruzione di un nuovo ponte sul torrente Rudavoi lungo la ‘SS 48 delle Dolomiti’.
DATI GENERALI
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Luce: (*) |
| 240,62 m. | |
Campata n.1) | L1 | 165,82 m. | |
Campata n.2) | L2 | 74,80 m. | |
Quota di partenza | Q. | 1.711 m. | |
Quota di arrivo | Q. | 1.706,20 m. | |
Tipologia: | Ponte strallato | ||
Pile | a ‘V’ | ||
Antenna centrale asimmetrica si eleva: | a cavalletto di H=57,40 m. dalla risega di fondazione posta a Q. 1691.19 e H=37,42 m. dall’impalcato. | ||
Impalcato: | a cassone pluricellulare | ||
Trave a Cassone: N. cassoni | 47 conci di 5 metri ciascuno per complessivi 235 m. di lunghezza e Hmin=0,62 - Hmax=1,30 m. | ||
Tipologia stradale ipotizzata in sezione | Tip. IV e V (norme CNR) | ||
Materiali | C.A. per la Pila, spalle, C.A.P. per l’impalcato, acciaio ad alta resistenza per gli stralli. | ||
incidenza dei costi | voce | % | |
Pila centrale | 21.76 | ||
Platea di fondazione della pila centrale | 9.87 | ||
Spalla verso Misurina | 5.65 | ||
Spalla verso Cortina | 6.75 | ||
Cassone in C.A.P dell’impalcato | 38.91 | ||
Varie (guardrail, ringhiera, asfaltatura ecc.) | 11.95 | ||
Stralli | 5.11 | ||
Totale | 100 |
nota(*):proiezione asse stradale deviato di circa 11°)
I PRINCIPI PROGETTUALI
Il nostro principio progettuale è stato quello di relazionare il contesto, rispettando le attitudini dei singoli luoghi, modificando il tracciato stradale con un lieve spostamento verso sud-est e ampliando il raggio di raccordo della curva.
Si è optato per un’opera che non può passare inosservata, si inserisce nel paesaggio, rispetta le leggi della statica, ha un proprio valore architettonico a costi competitivi, se non inferiori a quelli di mercato.
Il Ponte si concretizza a livello percettivo, come una lama sottile, quasi invisibile nella luce della penombra, un uso efficiente dei materiali si traduce in trasparenza e snellezza della struttura, con armonia e unità delle parti determinate da un corretta proporzione.
Una plasticità estrema del manufatto, ne esalta la valenza architettonica attraverso la sua stessa forma, con un’informazione completa sulla propria funzione, quasi ricordandoci che ‘l’uomo abita in quanto costruisce’.....
Fattori ambientali hanno di fatto obbligato le nostre scelte:
realizzare un ponte strallato con elevato grado di atipicità. La necessità di utilizzare pile a ‘V’ per ridurre luci e abbassamenti dell’impalcato, contenere la torsione in curva. Trasmettere a terra, parte degli sforzi di trazione dei cavi, a un ancoraggio esterno, sulla riva verso Misurina;
realizzare il ponte con una sola pila centrale asimmetrica, posta a nord-est verso Misurina, data la presenza di una faglia nella riva opposta;
l’utilizzo della trave a ‘cassone’ pluricellulare, formata da un nucleo centrale dotato di mensole di irrigidimento e da due elementi laterali (vedi Tav. 3/3), vista la situazione climatica del luogo e la probabile necessità di prefabbricare e trasportare i conci da una ditta specializzata esterna al sito.
IL SISTEMA STRALLATO
Il sistema strallato si compone di tre elementi essenziali: l’antenna, l’impalcato e gli stralli.
L’antenna si eleva sul paesaggio a Q. 1748 m. (posizione dei cavi) per m.56.81, specificatamente, con la base alla risega di fondazione Q. 1691.19 m.
Due elementi inclinati verso nord-est, tra loro collegati, secondo la tipologia a ‘forcella’ che raccoglie le sollecitazioni trasmesse dai cavi alla risega di fondazione, ripartendo gli stessi in quattro punti collegati con una testata multipla su pali. Collegato all’antenna e alla fondazione, una ‘pila’ a ‘V’ per stabilizzare l’impalcato, permettere la sua rotazione, contrastare gli sforzi di torsione in curva e oscillazioni varie. I baricentri dell’antenna e della ‘pila’ a ‘V’ coincidono.
Sotto il profilo compositivo, l’antenna può essere suddivisa in tre parti che diventano un tutt’uno:
la sommità della torre nella quale sono alloggiati i dispositivi di ancoraggio dei cavi : 8 cavi nella campata principale verso Cortina, e 4, in quella verso Misurina;
due braccia laterali cave a sezione variabile di forma rettangolare;
una trave di raccordo alla sommità della forcella e una a quota inferiore all’impalcato con la ‘pila’ a ‘V’.
Tutto ciò dà origine a un solo elemento che si identifica come una forte ‘identità strutturale’ che si eleva e si distingue nel contesto specifico, pur inserendosi nel paesaggio.
L’IMPALCATO - C.A.P
L’impalcato è costituito da 47 conci di 5 metri ciascuno, di cui 36 su un’asse rettilineo e 11 in curva, per una lunghezza complessiva di 235 metri. (**)
la ‘Tipo IV’ come richiesto dall’Ente, dove va osseLa sezione dello stesso, presenta un cassone di larghezza di m.10,60, al di sopra del quale si sviluppa il nastro stradale, con carreggiata a due corsie, ed è stata progettata per l’utilizzo di due tipologie stradali: rilevata la incongruenza con il raggio minimo, previsto in ml.300 (in casi eccezionali 200 ml.) che di fatto, non permetterebbe, né il raccordo con la curva stradale, né di progettare un ponte strallato in curva o di rispettare la distanza di 60 metri della ‘pila’ dal torrente Rudavoi;
la ‘Tipo V’ con un raggio minimo di 180 ml. (in casi eccezionali 100 ml.), nel caso specifico, il nostro progetto propone un raggio di 118 ml. Circa, risultando congruente alla norma CNR;
Il concio pluricellulare in C.A.P, presenta un’altezza al centro di m.1,30 e ai bordi solo 0,62 m. per un peso complessivo di 66.07 t. e risulta costituito da tre elementi (vedi Tav.3/3) da realizzare a piè d’opera o in un cantiere specializzato del Bellunese (da verificare in sede esecutiva la convenienza fra un cassone di tipo pluricellulare, suddiviso in tre parti o intero da realizzare direttamente in cantiere);
-una trave a cassone centrale, della larghezza di m.6,25 dotata di due mensole di irrigidimento del peso complessivo di 42,89 t.;
-un elemento laterale sinistro, di forma trapezoidale della larghezza di m.2,175 e dell’altezza di m.0,62 del peso di 11,59 t.;
-un elemento laterale destro, di forma trapezoidale della larghezza di m.2,175 e dell’altezza di m.0,62 del peso di 11,59 t.
Gli elementi prefabbricati sono posti in opera per mezzo di un carro varo e tenuti in posizione con precompressione provvisoria. I cavi definitivi di precompressione sono tenuti all’interno del cassone ma al di fuori delle anime.
(**) NB. nel caso in esame, il ponte non potrà essere trattato come un elemento monodimensionale (trave), ma dovrà essere visto come un insieme di lastre piane, continue lungo gli spigoli, che formano una volta scatolare chiusa, e come tale andrà verificato in sede calcoli statici. Si ricorda che le anime dei conci è come se avessero un momento d’inerzia fittizio maggiore di quello reale con ripercussioni nel baricentro e nelle sollecitazioni.
DISPOSIZIONE LONGITUDINALE DEGLI STRALLI
Gli stralli, sono di tipo centrale, disposti a ventaglio e in parte ad arpa, da realizzare con cavi ad elementi paralleli, formate da trefoli in acciaio ad elevata resistenza con modulo di elasticità compresa fra 195.000 e 205.000 N/mm2, posti in guaine del tipo ‘HDPE’.
L’interasse longitudinale è di 15 m., in alcuni casi sono stati posti a 10 m.
Si ipotizza una pretensione, nell’ultimo in curva, per controbilanciare parte della torsione. Questa configurazione offre questi vantaggi:
la travata di impalcato è molto sottile (H min. 62 cm. - H max 130cm.);
gli stalli sono piccoli e quindi più facili da trasportare e montare riducendo le forze all’attacco dell’impalcato e della pila centrale;
possono essere sostituiti in esercizio senza chiudere il ponte al traffico;
possono essere facilitate le operazioni di costruzione.
FONDAZIONI
Nella pila centrale, è stata ipotizzata una testata multipla, che raccoglie i carichi sia dall’Antenna che della ‘pila’ a ‘V’, il tutto, posto su dei pali in CLS trivellati del diametro di m.1,50 e posti a una profondità di 23 - 25 m. dalla risega di fondazione, in numero da definire in sede esecutiva.
Da definire, sempre in sede esecutiva, la presenza o meno di pali sulle spalle laterali del ponte.
MODALITA’ COSTRUTTIVE
scavi di fondazione della pila centrale e delle spalle laterali e costruzione provvisoria delle rampe di accesso;
trivellazione e getto dei pali di fondazione della Pila e eventualmente delle spalle;
getto della testata multipla di fondazione della Pila centrale;
costruzione delle due spalle laterali prima verso Misurina e successivamente verso Cortina;
costruzione della Pila centrale con casseri rampanti predisposizione del ancoraggio esterno a terra;
collegamento della Pila centrale con cavo in acciaio, sulla montagna verso Misurina;
prefabbricazione dei conci a cassone o a piè d’opera o in un cantiere specializzato del Bellunese;
varo dei conci, inizialmente a sbalzo bilanciato, fino al completamento di parte della campata maggiore e della curva, indi, per sbalzi successivi. Predisposizione dello strallo definitivo come previsto; da valutare in sede esecutiva l’opportunità di disporre uno strallo provvisorio alle estremità della attrezzatura di varo in modo di non avere mai l’impalcato a sbalzo (vedi anche pag.3);
eliminazione dove necessario, degli stralli provvisori;
completamento delle rampe di accesso;
posa in opera dei marciapiedi e spartitraffico;
asfaltatura della carreggiata.
MITIGAZIONE E RIPRISTINO AMBIENTALE
In Tav.2/3 si evidenzia come il tratto di strada di circa 300 m. abbandonato in seguito alla modifica del percorso, sia soggetto a ricomposizione ambientale:
eliminazione di parte della carreggiata del tratto stradale in disuso;
sbancamenti con riporto di terreno vegetale;
piantumazione di piante di vario tipo;
sistemazione a verde;
area Pic nic;
area giochi;
altre definizioni in sede esecutiva (***)
In Tav.1/3 si è ricostruito al computer sia il sito in 3d, che il Ponte, inserendolo esattamente alle quote di progetto, con numerose viste di insieme e di dettaglio.
Come si può osservare, il ponte non ha bisogno di grandi ripristini, sono sufficienti delle semplici piantumazioni (N°30 di cedro del libano o cipressi) presso la pila centrale.