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 Costi di riscaldamento ridotti fino al 75%

Nella progettazione di un edificio  solare passivo, una soluzione alle questioni ambientali, va valutato lo spazio costruito, la geometria dell’ambiente, il campo di riferimento e le limitazioni che vincolano l’uso della stessa soluzione.

Il modello ottimale è quello prolungato lungo l’asse est-ovest, evidenzia il lato più lungo al massimo ricavo termico durante i mesi invernali e allo stesso tempo espone i lati est e ovest, più corti, al maggiore guadagno termico durante l’estate, quando il sole non è desiderato.

Il lato sud dell’edificio riceve d’inverno tre volte più di radiazione solare  che i lati est ed ovest.

Durante l’estate, la condizione è invertita e il lato sud riceve molto meno radiazione rispetto al tetto  ed ai lati est ed ovest.

Sia d’estate che d’inverno il lato nord prende pochissima radiazione. Le perdite invece -i trasferimenti di energia- che si producono con l’involucro edilizio nelle stagioni, verso l’esterno d’inverno e verso l’interno l’estate.

Tra i guadagni, la radiazione solare che entra dalle finestre,  sono denominati guadagni passivi. Per fissare le linee generali di riferimento e capire i sistemi passivi sono necessari tre concetti: guadagno diretto, indiretto ed  isolato.

Nel guadagno indiretto, le pareti esterne dell’edificio funzionano assorbendo la radiazione solare sulla loro superficie esterna e poi trasmettono questo calore attraverso il muro per conduzione, oppure, praticando delle aperture è possibile anche la distribuzione del calore per termocircolazione.

Per il guadagno isolato, la ricezione solare e l’accumulatore termico sono separati dagli spazi abitati. Tanto è stato dichiarato sui vantaggi dei sistemi solari passivi. Queste agevolazioni si possono suddividere in tre categorie: economiche, architettoniche e relative al confort della salute.

 

CasaMia

facciata a Sud

 


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