Chiare, dolci e fresche... panche della
Chiesa della MADONNA DEL ROSARIO

 

Nella frenetica vita dei giorni nostri il 15 agosto scorso, ferragosto, giorno delle abbuffate e degli eccessi chi scrive si è trovato ancora una volta in mezzo alle rinate mura dell'antichissima chiesa della Madonna della Neve detta "del Rosario" insieme ai suoi silenzi che emanano profumi antichi, storia umana e religiosa. La spiritualità che emana questo luogo è semplice e arriva direttamente al cuore delle persone, credenti e non credenti. Ecco perché non c'è stato giorno migliore per contemplare la sua fresca e antica bellezza fatta di spiritualità e arte. Essa rappresenta certamente uno straordinario vanto artistico per Palena che in questa virtuale passeggiata fatta fra le sue vuote panche, ho voluto rappresentare virtualmente.

 

 
 

 

La chiesa della Madonna del Rosario o Della Neve lungo il Corso Umberto I, è a Palena, a pochi metri da Piazza Municipio. La prima ricostruzione documentata iniziò nel 1525 e fu completata nel 1596. Nel corso del XVI sec fu realizzato l'attiguo ospedale di S. Maria della Neve, Realizzata su un piano rialzato di circa 4 metri dal livello stradale, vi si accede mediante due rampe di scale, poste sui lati obliqui di un triangolo isoscele e protette da una artistica ringhiera in ferro. L'attuale gradinata è stata realizzata nei primi anni dell'800 a sostituzione della precedente di tipo lineare che invadeva parte dell'attuale Corso Umberto I. Il portale in pietra è sovrastato da un magnifico rosone del 1525. Di straordinaria bellezza è l'organo settecentesco (1775) che si trova sull'entrata, sul piano rialzato. L'organo funzionante fino al 1943 fu oggetto di insana distruzione da parte dei soldati alleati che fecero ingresso a Palena nel 1944. Ancora qualcuno ricorda mentre questi soldati dell'esercito Indiano in forza alle truppe del Commonwhealt dell'Inghilterra, in un momento di brutture e atrocità, aggiunsero anch'essi sacrilegio inutile e odioso rompendo tutte le canne dell'organo facendone strumento di grottesche sfilate per il corso semidistrutto insieme a parti di statue prese dalla chiesa della Madonna. Attualmente l'organo aspetta ancora una ricostruzione e restauro, dovuto assolutamente per la storia e l'arte di Palena.

L'interno della chiesa architettonicamente barocco, è a croce greca e a tre navate con pannelli di buona pittura.

Nell'abside rettangolare sono rilevanti il capo-altare e gli stalli del coro, in legno, finemente intagliati, ma degni di restauro. Nella parte centrale dell'abside, in alto, c'è una nicchia con la preziosa icone lignea della Vergine della Neve col Bambino, del sec. XV, monumento nazionale. Il Cristo Morto è racchiuso in un prezioso armadio di legno intagliato; il quadro di Sant'Andrea pescatore, del noto palenese Oreste Recchione, è la migliore pittura del sec. XIX: l'Apostolo, in piedi, su di una breve spiaggia, presso la croce del suo martirio contro un breve fondo di mare e di cielo.

La testa è energica e barbuta, sguardo aperto. con un libro nella sinistra e la destra si leva in atto discorsivo. Dell'antico organo, dono dei " bovari palenesi ", distrutto dagli eventi bellici, è rimasto soltanto la cassa, opera finemente intagliata dal celebre scultore Ferdinando Mosca di Pescocostanzo.