Spazio Sociale “Venerdì 13”, Vicenza

 

 

 

Venerdì 13 luglio 2001 una trentina di coraggiosi forzanovisti veneti, capeggiati dal coordinatore regionale Paolo Caratossidis e dal responsabile vicentino Ambrosini hanno preso possesso di alcuni locali del comune in via Rocchetta a Vicenza. Il gesto per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla illegittimità della presenza di un centro sociale in città e per porre l'accento sulla palese disparità di trattamento politico e di ordine pubblico esistente fra i forzanovisti e le zecche. Grazie alla loro caparbietà ed alla sensatezza delle loro ragioni sembra che riusciranno a tenere la posizione almeno sino alla fine dell’estate. Era dai tempi delle occupazioni universitarie del 1968 che un movimento di destra in Italia non riusciva, e non osava, in un’azione di questo genere.

Seguono le prime comunicazioni “a caldo” inviateci da Forza Nuova Veneto e gli articoli dei giornali locali dei giorni sucessivi

 

FN Veneto 14 luglio 2001 ore 04.22

Ore 21.30 ingresso in via Rocchetta ex sede della guardia di finanza.

Apertura cancello, piede di porco e il gioco è fatto. Stabile enorme, anzi 2 palazzine , muratura ad hoc, anche le pareti sembrano pulite, ci barrichiamo blindando l'ingresso al piazzaletto, gettiamo una 30 di materassi (nauseante operazione) utilizzati da una settantina di africani che ci hanno vissuto per 1 mesetto. Inseriamo le nostre carabattole utili almeno per la prima giornata, buon reportage fotografico , creazione di un falò che per poco non diventa una pira tipo inferno di cristallo e nel giro di una mezz’oretta arrivano i primi gringos dalle auto blu o blu scure. Ancora un pò e viene mobilitata celere (4 camionette) e la dirigenza Digos vicentina. Da subito i camerati fanno capire alle forze del disordine che non è il caso di provocare. Un'ampia dotazione di torce da segnalazione )potentissime...garantisce illuminazione a giorno e terrorizza gli sbirri che appena posizionano una delle loro ingombranti alfa 155 nei pressi delle cancellate se ne vedono spedire una. L'atmosfera si (letteralmente parlando ) scalda e un scientifico digossino inizia a girare il solito filmetto v8 fino a quando ignoti dall'interno del VENERDI' 13, questo è stato il nome scelto e non solo per li giorno (lunga vita a Jason), recapitano una bottiglia allo spione ministeriale. Gli sbirri fanno i duri ma si trovano alla soglia un branco di persone alterate psicofisicamente cascate, manicate e travisate che barricano ulteriormente l'ingresso pronti a incendiare una 30 di materassi superinfiammabili. Arriva un assessore comunale di AN che ci riempie di belle parole e promesse farisaiche, nel totale disinteresse dei presenti, allietati dalla chitarrina di Emanuele Hobbit che ripassa un lungo repertorio di alternativa e ululati del pubblico (vicentino,padovano,veronese).

I nostri intanto si prodigano a terminare di cancellare le residue scrittacce compagnesche e sostituirle con alcune molto più consone.

Striscione e bandiere attaccate , vedette e presidio, 2 botti birracee senza birraio, una scatolazza di panozzi di sarsiccia (utilissimi per desinare e nutrire i sanculatti affamati e pretenziosi). Nel mentre noto una decina di camerati scatenati in preda alla crisi trascendentale iniziare a dare a fuoco anche suppellettili utilissime tipo scrivanie o careghe, va beh almeno il fuoco non si èn spento...

Il funzionario digossino si tranquillizza tranne un eroe (inomane) già conosciuto da noi Padovani: tale sbirro digos vicenza Zonotto. Poliziotto con accento difficilmente intelligibile anche dai nostri più boari, che si era già macchiato d'insolenza nei nostri confronti tre anni fa durante il blocco dell'ingresso della caserma ederle dell'Afi.

Sterili invettive fuori dalla cancellata di questo sciattone che viene accomiatato con frasi del genere: va via ti, marso che con no sfigà come ti neanca parlemo, se te voj qualcossa ciama el dirigente...

L'assessore vedendo che noi lì si sta bene, si beve e si canta e che determinati a restare non si torna indietro, scambia 2 parole con il corposo servizio d'ordine che vista la situazione rimonta nei pulmini e alfettoni e riparte senza sirene tra le nostre sonore risate ed offese.

Domani (oggi) mattina verrà l'on.Gallo deputato alla Camera per A.N. e un paio di amministratori.

Decideremo colm da farsi le nostre intenzioni: penso comunque che nessuno abbia interesse di sgombrarci e portare la guerriglia nella vicenza (che al 70%è già tutta al mare), dunque devo ancora capire cosa si potrà o vorrà fare.

Sinceramente non penso che qualcuno dei nostri ci andrà ad abitare. Ma intanto le chiavi ce le abbiamo Noi e che cazzo ce ne frega, magari verranno quando non c'è nessuno a cambiare lucchetto. Come avevamo fatto Noi il giorno prima di entrare...

Gò sonno tosi penso che anderò a butarme in leto.

 

FN Veneto 14 luglio 2001 ore 14.22

Stamattina TVa la televisione locale vicentina ha trasmesso uno speciale sul caso occupazione.

I nostri responsabili vicentini hanno da poco appreso che la giunta comunale dovrebbe vagliare la vertenza martedì o giù di lì. Quindi siamo tranquilli: adesso c'è da organizzare qualcosa e capire come gestire la struttura, se investire o meno. Per Domenica dovrebbe essere organizzata qualche cosuccia: per non essere da meno dei compagni perennemente accompagnati dal sacrilego Don Gallo o ancor peggio Don Vitaliano della Sala, i camerati vicentini faranno fare messa in tridentino ( e speriamo che benedica lo spazio con tutte le eresie lanciate ieri notte...)

Nel pomeriggio attesa visita di rappresentanze del Comune.

Nessun elmetto all'orizzonte…

 

 

da "ilGazzettino" 15/07/2001

L’OCCUPAZIONE DELLA ROCCHETTA

Fn sfida l’amministrazione: risposta interlocutoria dell’assessore Sarracco «Illegittima, ma niente sgombero»

La visita di Conte e Sorrentino. Oggi messa degli ultracattolici. Giunta nelle prossime ore

 

(M.M) «L'occupazione di Fn è illegittima, al pari di quella di Ya Basta. Alla Rocchetta non c'è urgenza di sgombero». Le parole dell'assessore al sociale Sante Sarracco indirizzate al prefetto Angelo Tranfaglia fotografano la situazione dopo il blitz di venerdì sera da parte dei giovani della destra vicentina.Una serata in cui al presidio di contrà della Rocchetta Alessandro Ambrosini, il leader di Fn a Vicenza, ha ricevuto Sarracco, che ha mediato con gli occupanti anche su mandato della prefettura, proprio quando pareva che una sessantina di uomini delle forze dell'ordine potessero sgomberare l'ex caserma della guardia di Finanza.E ieri la situazione era già in fase di stallo. In mattinata, il sindaco forzista di Vicenza Enrico Hllweck non ha voluto commentare in nessuna maniera l'accaduto, mentre nel pomeriggio il vicesindaco Giorgio Conte (neoeletto in parlamento) ed il suo compagno di partito e capogruppo di An in consiglio comunale Valerio Sorrentino sono andati alla Rocchetta.

È stato un incontro più che altro interlocutorio, anche perché l'esecutivo berico prenderà ufficialmente posizione solo quando la giunta si riunirà (potrebbe accadere nelle prossime ore, martedì al massimo). Frattanto però Ambrosini fa sapere che il presidio si trasfomerà «nel primo centro occupato di destra con le annesse iniziative culturali». Tra queste una messa alle undici di oggi con la partecipazione del gruppo veronese cattolico ultraortodosso Lepanto. Poi nel pomeriggio un forum sulla globalizzazione. Anche il leader nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore (che giovedì sera era a Vicenza) si mantiene in contatto telefonico diretto con i vertici berici del suo partito.

 

 

 da "Il Giornale di Vicenza" del 15/07/2001

«Fuori tutti. O nessuno»

di Cristina Giacomuzzo

 

«O il Comune dà un posto pure a noi e a tutti gli altri gruppi che ne hanno bisogno o procede con lo sgombero di entrambi i centri sociali». E cioè lo Ya Basta! in via Battaglione Framarin. E Venerdì 13 in contrà Mure della Rocchetta. È stato battezzato così da Forza Nuova il vecchio stabile, ex caserma dei finanzieri, occupato da venerdì sera. E intanto per oggi il leader vicentino, Alessandro Ambrosini, ha annunciato un convegno sul G8 di Genova. E forse, in mattinata, una messa tradizionalista in latino.

Forza Nuova. Ma cos’è Forza Nuova? È un gruppo politico che conta una trentina di iscritti in provincia che si è anche presentato alle ultime elezioni politiche. I risultati per Fn dello scorso 13 maggio sono stati questi: 1.888 voti al proporzionale e un migliaio all’uninominale. «Forza Nuova è la destra radicale - spiega Ambrosini, uno dei fondatori del gruppo - è l’unica vera opposizione rispetto la partitocrazia fatta di spartizione di sedie e di tangentopoli». Fn nasce a Vicenza nel 1997 dalle ceneri di Alternativa d’Azione, a sua volta nata dall’espulsione di una frangia di Fronte della Gioventù e Fiamma Tricolore. «Con gli skinheads - dicono - nulla a che fare. Ma siamo contro l’aborto e l’immigrazione. E ancora. No alla massoneria e ai poteri forti della mondializzazione e alle multinazionali». Lungo l’elenco di scontri con altri giovani del centro sociale Ya Basta!

Fn occupa. L’avevano annunciato nei giorni scorsi. E hanno mantenuto la promessa. Venerdì sera una dozzina di componenti di Fn ha aperto il cancello e sono entrati nell’ex caserma di contrà Mure della Rocchetta. «Cosa abbiamo trovato? - continua Ambrosini -. Ovviamente niente luce, energia elettrica e soprattutto tanto sporco. Così, per la notte ci siamo arrangiati alla meno peggio, dormendo fuori. Intorno alle 23 la visita dell’assessore al sociale Sante Sarracco».

Le ragioni. Ma perché occupare adesso, se la questione Ya Basta! dura da anni? «È stata la reazione alle dichiarazioni del sindaco Hüllweck. Nei giorni scorsi ha parlato di "linea morbida". Sono dichiarazioni che non si possono accettare - continua Ambrosini -. Ecco perché Fn continuerà ad oltranza l’occupazione finché non arriverà in mano al prefetto l’ordinanza di sgombero per il centro sociale. E se il Comune ammetterà lo spazio per lo Ya Basta! dovrà ammette anche il nostro e quello delle altre tantissime associazioni e gruppi che vogliono uno spazio».

E Ya Basta! Proprio questa successione di fatti non convince Olol Jackson, portavoce del centro di via Battaglione Framarin. E cioè: sindaco che parla di «linea morbida», reazione pesante di An anche dalle pagine del giornale. E quindi Fn che occupa. «Perché Forza Nuova è il braccio armato di An - spiega Jackson -. Tutta questa faccenda è strumentale. E ha un unico obiettivo: creare i presupposti per leggittimare lo sgombero del centro sociale. Il gioco è evidente perché si scuseranno dicendo: sgomberiamo a destra e a sinistra. Ma non considerano che l’esperienza sociale dello Ya Basta! non è paragonabile con il gesto puramente simbolico di Fn che, oltretutto, hanno occupato uno stabile che avevamo occupato noi. Ma noi l’avevamo fatto per una battaglia: dare un tetto a immigrati a cui l’amministrazione comunale non pensa. Hüllweck vuole sgomberare lo Ya Basta! quando saremo a Genova per il controvertice? Faccia pure. Ma poi ritorneremo a Vicenza...».

Lucchetti e promesse. Per Lucio Abate, segretario cittadino dei Ds la situazione è invece «scandalosa». E soprattutto sono «gravi le dichiarazioni dell’assessore Sarracco quando dichiara "ospiti" i giovani di Forza Nuova: così facendo dà il via libera a qualsiasi gruppo o associazione a occupare. Non si possono paragonare Ya Basta! e l’occupazione dell’ex caserma. Per la prima volta devo ammetterlo: il sindaco Hüllweck ha ragione nel voler affrontare la questione centro sociale in modo ragionato. In fondo, lo Ya Basta! ha una sua storia e una convenzione che la nuova Amministrazione non ha voluto rinnovare con la scusa di voler trovare nuovi spazi. Piuttosto mi preoccupa l’incapacità e la latitanza di questa Amministrazione: si parlava da giorni di una probabile occupazione. Perché non sono state prese adeguate misure di prevenzione? L’occupazione è stata anche documentata dalle foto scattate e messe sul giornale di ieri. Quindi si poteva evitare tutto questo. Non solo. Di chi è la responsabilità di quell’edificio? Pare che persino il lucchetto sia sparito al momento dell’entrata in scena dei ragazzi di Fn. Insomma, sembra quasi che sia tutta una forzatura di An ai danni del sindaco. Sembra quasi una copertura di un’azione illegale».

Valerio Sorrentino, capogruppo di An in Consiglio replica: «Ma quale braccio armato? Primo. Condanniamo l’atto illegale di Fn e per questo chiediamo al sindaco di firmare l’ordinanza di sgombero. Secondo. Prendiamo le distanze da Fn: non c’è nessun accordo. È assurdo solo pensarlo. Con la stessa logica, si potrebbe asserire che gli yabastisti sono il braccio armato dei Ds».

 

 

da "Il Giornale di Vicenza" del 15/07/2001

 

L’ex caserma rioccupata Cinque mesi, due battesimi

Prima era "Rocchetta occupata". Ora è "Venerdì 13". Lo stabile è lo stesso: quello dell’ex caserma in contrà Mure della Rocchetta. Nel giro di cinque mesi il vecchio edificio per due volte è stato occupato e ribattezzato. La prima volta dagli yabastisti e immigrati che sono rimasti per oltre venti giorni, lo scorso febbraio. Da venerdì è in mano a Forza Nuova che chiede lo sgombero dello Ya Basta!. «E se il Comune dovrà concedere spazi - dicono -, che siano per tutti. Al di là del colore politico». Un centro sociale neutro, insomma. Possibile? Mentre Fn programma un incontro per oggi pomeriggio sul vicino G8, le forze dell’ordine vegliano dall’esterno. Stanno a guardare in attesa di ordini. Fino a che, cioè, il proprietario dello stabile, il Comune, quindi Hüllweck, non chiederà di liberarlo. Ma secondo il sindaco «il gruppo di occupanti si scioglierà spontaneamente». Sarà davvero così? Questi i fatti. Ma ci sono anche le polemiche. Quelle tra maggioranza di centro destra e opposizione di centro sinistra. Quelle tra Fi e An. Quelle che vedono sindaco da una parte e vicesindaco, onorevole Giorgio Conte, dall’altra.

 

Sarracco nei panni del mediatore: «Quei ragazzi sono ospiti del Comune come lo sono quelli di via Framarin»

(cri.gia.) «È la giunta che dovrà decidere. Per ora gli occupanti sono considerati ospiti del Comune. Ospiti nella stessa misura di altri gruppi che stanno occupando abusivamente altre strutture comunali che non sono agibili». E così ancora non è sgombero in contrà Mure della Rocchetta. Così l’assessore al sociale Sante Sarracco ha ripassato la palla, come deve essere, a Hüllweck e alla sua squadra di assessori che si riuniranno lunedì a palazzo Trissino. È stato Sarracco, sabato, poco dopo le 23, a varcare i cancelli dell’ex caserma della guardia di finanza occupata da Forza Nuova. «Mi ha chiamato al cellulare il prefetto come rappresentante dell’amministrazione comunale. Quando sono arrivato in contrà Mure della Rocchetta c’era un bel po’ di polizia. Ho scambiato qualche parola con il questore vicario Trimarchi e poi sono entrato per capire».

Capire cosa? Forza Nuova aveva annunciato ai giornalisti il giorno prima, venerdì, l’intenzione di occupare uno stabile comunale e pure i perché.

«Come rappresentante della giunta Hüllweck mi sono messo in contatto con gli occupanti per capire anche le loro intenzioni».

E allora?

«Ho ascoltato ciò che avevano da dire. Due sostanzialmente i punti. Primo. Hanno occupato per dimostrare come questo possa diventare un mezzo per arrivare ad ottenere una concessione di spazi dal Comune. Secondo. Che se concessione ci sarà, sarà un sito utilizzabile per tutti senza distinzioni politiche».

E cosa ha risposto loro?

«Ho detto che avrei portato le loro richieste in giunta. Ho anche proposto un incontro di alcuni loro rappresentanti con il sindaco e vicesindaco. Ma ho anche ricordato e sottolineato agli occupanti che restare significava andare contro la legge».

E ha poi discusso con il prefetto Tranfaglia?

«Sì, ci siamo sentiti subito dopo. Tranfaglia ha chiesto se Forza Nuova aveva la concessione del Comune per restare o meno. Ovvio, nessuna concessione. Allora Tranfaglia mi ha chiesto se devono essere considerati ospiti. Ospiti? Lo sono nella stessa misura di altri gruppi che occupano abusivamente altre strutture comunali».

Il prefetto si è reso disponibile a far sgomberare lo stabile?

«Sì, ma ho risposto, a nome dell’Amministrazione, che al Comune in questo preciso momento non interessa rientrare in possesso della struttura. In ogni caso sarà una decisione di giunta a decidere sul futuro dell’ex caserma».

Qualcuno dice che sono già pronte le due ordinanze di sgombero: una per Ya Basta e l’altra per Forza Nuova.

«Questo non lo so. Non mi compete perché è materia del vicesindaco. Un mio parere? Quando si va sul giornale con dichiarazioni di intenti sarebbe giusto farlo solo se tutti i provvedimenti sono già pronti».

Una frecciata alle dichiarazioni dell’assessore Abalti sul nostro giornale?

«Sono un militare e quindi penso che quando si dichiara guerra bisogna avere pronto l’armamentario».

 

Hüllweck: «Nessuna ordinanza di sgombero Se ne andranno da soli»

«Non c’è alcuna ordinanza di sgombero per Forza Nuova. La situazione non è così drammatica: si è trattato di una manifestazione di giovani. Penso che il gruppo si scioglierà spontaneamente. Per certi versi la loro è una posizione condivisibile. E cioè: se e quando il Comune individuerà uno spazio per i giovani, dovrà esserlo per tutti e non solo per quel gruppo» . Un centro sociale apolitico. Senza bandiere. Ma sarà poi possibile?

Enrico Hüllweck su questo non s’interroga ed è tranquillo. Personalmente non è intervenuto, ma è rimasto in stretto contatto telefonico con i suoi assessori da vanerdì sera, da quando è stato occupato lo stabile in contrà mure della Rocchetta. «Il colloquio che si è instaurato tra amministrazione e Forza Nuova è tranquillo e positivo - afferma il sindaco -. Non ci sono certo problemi di ordine pubblico».

Nessun problema, certo. Ma si tratta pur sempre di un’occupazione di uno stabile che doveva essere chiuso e che non è di proprietà di chi ora ci dorme cioè gli aderenti a Forza Nuova. Insomm, ci si poteva anche aspettare una reazione più decisa. O no? No, secondo il sindaco. «In fondo, non è la prima volta che capitano situazioni del genere. Non occorre agire subito, nel giro di 24 ore. Si può anche discutere» .

Ecco che ritorna un concetto caro a Hüllweck, quello della "linea morbida". Nei giorni scorsi, infatti, in un’intervista (che ha suscitato non poche polemiche in città) il sindaco dichiarava di aver scelto la linea "sgombero ragionato" anche per il centro sociale di via Battaglione Framarin. Quindi per ora non si parla di sgombero neppure per il centro sociale?. «Di Ya Basta! - risponde il sindaco - se ne è parlato fin troppo. Tanto da intralciare il nostro lavoro. Quindi, meno se ne parla, meglio è» .

E il suo vice? L’onorevole di An, Giorgio Conte, anche assessore al patrimonio pubblico, come la pensa? Ieri ha fatto tappa nell’ex caserma. E, come noto, la pensa in modo diverso da Hüllweck. «Ho cercato di convincere i giovani - afferma - ad andarsene (sia chiaro, convincere non significa trattare: non si tratta con gli occupanti). Ma sarà difficile arrivare ad una soluzione positiva perché c’è già il precedente di Ya Basta! In fondo, quelle di Forza Nuova sono dichiarazioni condivisibili. E quindi le due ordinanze andranno firmate insieme: Ya Basta! e Forza Nuova. Abbiamo più volte chiesto al sindaco di sottoscrivere quella per il centro sociale e non lo faremo più».

 

 

Continua…

 

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