I fascisti:
"Mettiamoli
con i leoni"

Il corteo di Forza Nuova


ROMA (fa.c.)- Camicie nere a piazza Venezia, saluti romani rivolti al balcone del duce, ieri sera verso le otto. Mille persone per gli organizzatori, 250 per la polizia. Perlopiù giovani, venuti da tutta Italia, con e senza la testa rasata, croci celtiche e un bandierone della Carinzia di Haider. "Finocchi? Sì grazie. Per il pinzimonio". "Il Colosseo ai gay: con i leoni dentro". E ancora: "L'unico frutto del Gay Pride? È la banana", sulle note dell' ultima canzonetta estiva. Ironia truce contro la settimana dell'orgoglio omosessuale. "Forza nuova" e slogan vecchi. Da piazza della Repubblica ai Santi Apostoli corteo autorizzato per scongiurare "l'ultimo scempio", la calata degli omosessuali al Colosseo, "luogo simbolo della civiltà romana e del martirio cristiano". "Impediremo fisicamente ai gay di arrivare l'8 luglio al Colosseo - grida al microfono Antonio Lucarelli, uno dei portavoce - Noi non siamo contro gli omosessuali, ma contro la cultura dell'omosessualità, che è cultura di morte, pratica l'egoismo e nega i valori della famiglia". Coro: "Macchè provette, macchè omosessuali, padri, madri e figli naturali". "L'omosessualità non è una scelta, è una disgrazia. È un pericolo per la nostra società - spiega Massimo Morsello - Prima di tutto perchè non è feconda". "Speriamo che l'8 luglio non si arrivi allo scontro fisico", conclude Roberto Fiore, il segretario nazionale.

 

(da La Repubblica 02 luglio 2000)

 

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