Ospiti inattesi

 

 

 

Vicenza ha lanciato un preciso e chiaro messaggio per porre fine a quelle “fabbriche” di vandali che sono i “centri sociali”. I camerati vicentini hanno occupato una caserma in dismessa della Guardia di Finanza ed il significato politico di questa azione era quello d’ottenere uno spazio di aggregazione giovanile con una azione dimostrativa che mettesse in luce la disparità di trattamento usata nei confronti dei forzanovisti rispetto ai giovani di estrema sinistra che con questi metodi avevano ottenuto il loro centro sociale “Ya basta” in quella città.

Durante la serata di Venerdì 13 Luglio i lucchetti che serravano le catene ai cancelli della ex caserma saltano ed i camerati di Vicenza , insieme ad altri provenienti da tutto il Veneto, occupano uno spazio ormai in disuso da anni, eletto solo ad abitazione, in terribili condizioni igieniche, da extracomunitari clandestini e piccioni autoctoni.

Un’occupazione di un edificio, realizzata da un movimento di destra non avveniva dal 1968!

Questa è stata grande cosa, maggiormente grande, perché è stata Forza Nuova la prima formazione a ripeterla dopo tanti anni. La polizia si è prontamente mobilitata e poco prima di fare irruzione per effettuare lo sgombero, ha chiesto al vice sindaco di Vicenza come si dovessero comportare, in quanto l’edificio è proprietà comunale, la risposta è stata molto chiara: sono da considerare nostri ospiti!

Da quella sera il lavoro si è fatto gravoso, molto di più che non resistere all’assedio di un reparto della Celere.

Le palazzine sono due  con una cinquantina di locali fra cantine, sgabuzzini, saloni ed uffici, e ripulirle è stato un lavoro immane. Sono serviti venti paia di guanti e mascherine antipolvere, scope ed altro per permettere un primo insediamento decoroso. Gli unici non “sfrattati” sono stati i piccioni, ai quali è stata assegnata un’ampia soffitta ed una buona scorta di granaglie.

Cosa c’entra una occupazione con la lotta alla globalizzazione, si chiederà qualcuno di voi?

Lo scopo è quello di creare un centro di cultura per la difesa delle tradizioni e dei valori che ci contraddistinguono, la fortuna di avere a disposizione molte stanze offre la possibilità di concederle a gruppi o associazioni come luogo di riunione. I primi gruppi che si sono prenotati per questa opportunità, che non si sarebbe potuta realizzare seguendo le normali e lunghe pratiche burocratiche che una richiesta all’amministrazione comunale richiede, sono stati dei motociclisti amanti della Soppressa e del Recioto (a differenza dei loro cugini emiliani con Lambrusco e Mortadella) e la tifoseria della squadra del Vicenza calcio.

Dopo l’estenuante e febbrile lavoro di Ambro (soprannome del dirigente cittadino Ambrosini), i ragazzi vicentini e da alcuni camerati provenienti da Ventimiglia e da Genova, lo Spazio Sociale Venerdì 13 è pronto per accogliere la festa d’inaugurazione, fissata per il giorno 21 Luglio. Forzanuova.net non poteva mancare ad un simile appuntamento, una scaldata al motore del mio fuoristrada e via verso Vicenza. La giornata era semplicemente stupenda, gli autogrill dell’autostrada Milano-Venezia straboccavano di turisti tedeschi, il traffico era leggermente intenso. Dopo poche ore, finalmente a “casa”! Il primo Spazio Sociale di Forza Nuova! Una orgogliosa impressione ho avuto quando vidi le bandiere con la croce celtica e i colori della tradizione garrire al vento, poi le scritte sui muri, divertentissime erano i ritocchi a quelle lasciate dai precedenti occupanti zapatisti. Dopo aver salutato tutti gli amici presenti mi accorgevo che c’erano anche persone estranee al movimento, erano cittadini simpatizzanti venuti a portare cibo e bevande agli occupanti…..una bella torta e una bottiglia di fresco spumante per festeggiare la “nascita”.  La curiosità di visitare la nostra “caserma” era grande, Ambro ha fatto gli onori di casa facendomi da guida e nel frattempo la fantasia correva e le stanze si riempivano e prendevano vita nelle loro possibili e future attività. Una delle due palazzine era completamente adibita ad uffici della polizia tributaria, con pavimenti in Palladiana come giustamente mi fece notare poco tempo dopo, a festa iniziata, una nostra esperta in vendite di immobili e arte ellenica, e come disposizione delle stanze era l’ideale per ritrovi e sedi associative. L’altra, quella adibita a vera e propria caserma, è ricca di saloni, una stanza è stata improvvisata a primo e rudimentale ufficio, nel quale dopo una breve riunione si è stabilita la futura e possibile collaborazione fra forzanuova.net e lo Spazio Sociale Venerdì 13, poi camerate con brande e materassini ben allineate, con armadietti di ferro per il vestiario. In un altro salone un enorme bancone bar, ma nei progetti futuri verrà spostato per lasciare il posto alla palestra. Alcuni aiuti sono giunti per i nostri ragazzi Vicentini da Lodi: una buona e cospicua fornitura di salami da parte di Gianmario Invernizzi e tutta la sede locale. Dopo aver comprato 200 panini, angurie, 8 fusti di birra italiana e noleggiato l’attrezzatura per il mini concerto ci si è potuti rilassare un poco sotto il pergolato nel cortiletto di ingresso. Sorseggiando bibite fresche e fruttate, mangiando fettine di crostata alle mele ci riposavamo dalle fatiche del lavoro settimanale, purtroppo notizie sempre più tragiche arrivavano a turbare la quiete di quel dolce pomeriggio vicentino, la protesta a Genova contro la riunione del G8 faceva eco con i suoi tragici dati. Messaggi e telefonate arrivavano a portarci le cifre di quella follia in cui tanti ragazzi erano caduti a Genova e si rifletteva sul futuro. Al camerata genovese presente fra noi, è arrivata la telefonata della madre, gli comunicava che l’abitazione della nonna era stata bruciata dai contestatori. A mano a mano che il tempo passava altri camerati si aggiungevano a noi, alcuni portando altro cibo e bevande.  La “cambusa” è stracolma! E’ intervenuto anche Paolo Caratossidis, dirigente nazionale e coordinatore per il Veneto di Forza Nuova, sono intervenute anche rappresentanze del Veneto Fronte Skin e una ben nutrita rappresentanza di motociclisti e vari simpatizzanti…..di polizia nemmeno l’ombra, perlomeno in divisa.

Le apparecchiature audio erano pronte e il sole stava tramontando, la festa poteva cominciare.

Il primo a salire sull’improvvisato palco, costituito da armadietti metallici coricati sul fianco è stato  Ambro che ha spiegato i motivi e gli intenti del V13, raccogliendo applausi e consensi, poi Giuseppe di Verona ha intrattenuto gli ospiti nella prima parte della serata.Bambini festosi correvano nel cortiletto giocando con torce elettriche sotto gli sguardi vigili delle madri, i panini al salame venivano letteralmente divorati e la spinatrice della birra funzionava a pieno ritmo, diretta da un improvvisato birraio come poteva esserlo Paolo detto “il Greco”, così come la mattanza di angurie ebbe inizio diretta da un improbabile “cocomeraio”…il direttore di forzanuova.net!

La festa prese a movimentarsi e sul palco prese posto Emanuele del gruppo Hobbit che in uno splendido duetto con Ambro hanno dedicato una canzone per i ragazzi caduti in passato e anche un pensiero è stato rivolto a Carlo Giuliani benché “nemico”.

Un gesto di rispetto verso la morte di un ragazzo, fatto senza guardare il “colore” del suo ideale. Emanuele ha acceso  gli animi di tutti i presenti, raccolti sotto il palco si è entrati nel cuore della festa…..grazie Emanuele!

Come era iniziata in tranquillità la festa, stava finendo ad ora tarda e di polizia ancora nemmeno l’ombra, dopo qualche ora di musica registrata, rimasti infine in pochi (quelli che avrebbero passato la notte al V13) ci siamo messi in cerchio con delle seggiole ed insieme abbiamo cantato vecchie canzoni. C’era un atmosfera molto famigliare fra di noi e non eravamo in qualche cantina o chiusi in una sala, oltre le inferiate del cancello… eravamo in strada!

I motociclisti cantavano insieme a noi e qualcuno conosceva troppo bene i testi delle canzoni.

In un momento in cui questa “atmosfera” era particolarmente carica di pathos sono partite dalla chitarra le note di “Canti assassini” dell’indimenticabile Massimino, quindi tutti in piedi a braccio teso. I ricordi passavano veloci insieme alle parole, poi, alla fine, un minuto di silenzio per ricordarlo, anche se una parte di lui era presente…..c’era Forza Nuova!

Come un tramonto che dolcemente nasconde il sole, così i nostri canti finivano e non poté mancare la visita della polizia, si sentiva quasi la mancanza!

Era solo un giro di controllo…..tutto a posto, poi ad uno ad uno andammo in branda a dormire, tranne chi sarebbe rimasto di “piantone”.

Il primo a svegliarsi il mattino seguente fui io, a parte una fugace apparizione di Ambro nei corridoi in versione zombie alla ricerca del bagno.

Vicenza è bella al mattino e benché non conoscessi la città mi sono avventurato alla ricerca della piazza principale, una chiesa, un caffè e i quotidiani. Sempre le stesse notizie, sempre più catastrofiche. Ritorno allo Spazio Sociale e le ragazze sono già sveglie, volenterosamente intente a ripulire il cortile in compagnia della madre di un camerata che ancora dormiva, a lavoro finito ci siamo seduti a commentare le notizie pubblicate da un quotidiano.

Un vecchietto burlone passa in bicicletta davanti a noi, pedala veloce e canta una vecchia canzone il cui ritornello faceva… “una mattina mi son svegliato, oh bella ciao, bella ciao, bella ciao,ciao, ciao!”. Avrei voluto che si fosse fermato con noi, magari per offrirgli un caffè e chiedergli se questa mattina gli abitanti di Genova avevano voglia di farsi un giretto nel centro della loro città con la bicicletta o il padre di Carlo di cantare!

E’ venuto il momento di rientrare, lascio a malincuore la sensazione di tranquillità e di casa che mi ha lasciato il V13 ed è stato molto triste salutare i pochi camerati svegli dopo la nottata di festa. Resta con gioia nei miei pensieri il sapere che: ogni sogno da noi realizzato è un incubo per i nostri nemici!

 

Luca Pilli

 

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