di DANIELA ONELLI (da “La Repubblica” del 24 maggio 2000)

 

Al posto dei gay sfileranno i fascisti

 

Roma, Forza Nuova prenota le piazze del grande raduno omosex

Il movimento di estrema destra ha ottenuto i permessi: sit-in e sfilate contro "la sagra della perversione"

 

--------------------------------------------------------------------------------

ROMA - Sodoma e Gomorra vade retro. Quale World Gay Pride 2000, dal 1 al 8 luglio, niente manifestazioni dell'orgoglio omossessuale per le strade di Roma. E' pronta la "Settimana della Famiglia e della Tradizione". Nera, beninteso. Fez piuttosto che le parrucche di Platinette, celtiche al posto degli arcobaleni, e canti romani sostituiranno le note dei Village People. Perché loro, i camerati di Forza Nuova, movimento d' estrema destra, guidato da due ex guerriglieri metropolitani, Roberto Fiore e Massimo Morsello, hanno richiesto piazze e strade della Capitale negli stessi giorni della "sagra della perversione". Ma, è questa la sorpresa, lo hanno fatto prima del comitato organizzatore del Gay Pride.

La crociata contro il grande appuntamento degli omosessuali è dunque ad una svolta. Per prima si era mossa la Chiesa chiedendo un rinvio della manifestazione al 2001 "per non offendere il Giubileo". Richiesta fatta propria dal Polo e in particolare dal neo presidente della Regione Lazio Storace, An, che la settimana scorsa ha chiesto ad Amato un intervento del governo per un rinvio di sei mesi. Ora la mossa di Forza Nuova rischia di complicare di molto la decisione che sarà assunta nei prossimi giorni.

E' soprattutto in un giorno che le due manifestazioni coincidono: l'8 luglio. Momento clou della kermesse gay con la parata conclusiva in piazza Santissimi Apostoli, stesso largo dove si esibiranno i gruppi di musica alternativa con relativo comizio dei rappresentanti della destra radicale. Ma la prima non è ancora stata autorizzata, la seconda sì. Ed è chiaro che non si possono svolgere entrambe.

"Non vogliamo dire in quale giorno è stata depositata, e accettata, la nostra richiesta, perché la lobby omossessuale è molto forte e non vorremmo che saltasse su all'ultimo momento una finta autorizzazione anteriore alla nostra", dicono a Forza Nuova. Il blitz amministrativo dei neo fascisti ha un riferimento ben preciso: "Ci siamo mossi lo stesso giorno il cui il prefetto di Roma Enzo Mosino ha detto che il comitato organizzatore del Gay pride non aveva fatto alcuna richiesta". La dichiarazione di Mosino è stata pubblicata sui giornali il 28 aprile.

Il programma del controraduno fascista prevede il 1 luglio una marcia per le vie centrali della città, un sit-in permanente dal 2 all'8 davanti l'hotel Cicerone, quartiere generale del World Pride Gay, e fiaccolate notturne, sempre nei stessi giorni, a Monte Caprino, tradizionale luogo di ritrovo degli omossessuali capitolini. "Siamo disposti a tutto per impedire questa vergognosa esibizione contro i valori naturali e della tradizione".

Oggi intanto i gay faranno un sit in davanti a palazzo Chigi per sollecitare un via libera alla loro manifestazione. Non si escludono scontri anche se i militanti di Forza Nuova hanno fatto sapere che solo lunedì prossimo faranno un sit in notturno a piazza Montecitorio contro il ministro Katia Belillo, "colpevole" di essere schierata per il Gay Pride.

 

 

 

TORNA ALLA PAGINA INIZIALE