A VENTIMIGLIA
Allertata
la Protezione Civile per l’aggravarsi del mal tempo in Liguria……Allertato
il reparto Celere di Genova a causa della volontà di Forza Nuova di manifestare
pacificamente……Allertati i Camerati di fregarsene, del divieto di potere esprimere
le preoccupazioni e i soprusi che i loro concittadini subiscono ogni giorno.
Da
tempo le firme sono state raccolte fra la popolazione, chiedono una soluzione
ai problemi che attanagliano Ventimiglia.
Immigrazione
clandestina e conseguente criminalità.
Le
luci nell’Esagono di Ventimiglia sono accese fin dalle prime ore del mattino,
febbrili trattative con la Questura sono portate avanti da Ferrando ed
Andreotti, i nostri massimi responsabili regionali per la Liguria.
Ogni
minima richiesta di accordo o concessione è respinta con un secco: Niet!
(tradotto dal russo all’italiano significa….no!).
Sono
decisioni dolorose quelle che possono creare problemi, ma la nostra volontà di
dimostrare e sensibilizzare le amministrazioni pubbliche del maggiore problema
che ferisce Ventimiglia è grande.
Il
“gioco” continua da ormai molto tempo..…troppo!
La
risposta alle continue negazioni sulla possibilità di manifestare è sempre la
stessa….motivi di ordine pubblico!
L’ultima
negazione è stata la più colorita e fantasiosa.
(il
Soviet) “Cosa?! Dopo i fatti di Roma?Non se ne parla nemmeno!!
(Ferrando)
“Mi dica lei, quando?
(Risposta
del Soviet) …..
Strabiliante!!!
Era quasi intenzionato a telefonare all’acquario di Genova, alla vasca dei
branzini per avere la traduzione della risposta che era stata data, ma sarebbe
stato troppo tragico e patetico.
Il
tempo scorreva e il livello dell’acqua del vicino fiume saliva impetuosa a
causa dell’incessante pioggia, come l’animo dei ragazzi presenti, che aumentavano
sempre in presenze, e non capivano come mai le forze dell’ordine ci vietassero
di manifestare contro quello che ogni giorno e ogni notte erano costretti a
combattere a costo di alti rischi.
Il
problema che attanaglia Ventimiglia non è solo locale, essendo una città di
frontiera è la porta d’accesso per migliaia di irregolari alla vicinissima
Costa Azzurra, così che, anche alcuni ragazzi Francesi provenienti dalla vicina
Nizza, con pieno spirito Cameratesco Europeo, non si sono chiusi ma hanno espresso
la loro solidarietà tangibile alla lotta di Forza Nuova Ventimiglia con la loro
presenza, per cercare di risolvere in cooperazione il comune problema.
Il
viaggio che ci ha portato a Ventimiglia non è stato dei migliori, una
ininterrotta pioggia ci ha accompagnato per tutta la sua durata, fortunatamente
il morale era alto anche se un poco assonnati. Giovanni Camusso, responsabile
del nucleo di Lecco alla guida, io alla lettura delle ultime notizie sui
quotidiani e Duilio Canu, responsabile regionale per la Lombardia, sprofondato
sul sedile posteriore intento ad arricchire la Telecom con il suo telefono
portatile.
Al
primo Autogrill ci fermammo a fare colazione, al suo ingresso due ragazzotti
con gli occhi da cernia ci chiedono di firmare, per una fantomatica comunità
per il recupero dei tossicodipendenti, mi sono posto una domanda che farà molto
riflettere: chissà perché questi drogati, raccolgono firme sempre in vicinanza
dei periodi elettorali?
Dribbliamo
i due “droghieri” e ci “buttiamo” sui panini.
Il
viaggio riprende velocemente, è una impresa telefonare per colpa delle continue
gallerie, ma la situazione sul luogo di destinazione sembra essere molto
tranquilla dalle poche notizie che riceviamo.
Finalmente
intravediamo il mare, fa un effetto molto particolare per chi come me vive
lontano da esso, il vederselo apparire dopo una curva in autostrada.
Un’altra
sosta per un caffè e decido di acquistare il giornale più demenziale che
conosca: “Cronaca vera”. Una accozzaglia di fatti criminosi e avvenimenti strampalati
e alla ripresa del viaggio inizio la lettura delle notizie riportate, per i
miei compagni di viaggio
“Pompiere
in pensione, crea opere d’arte con la spazzatura!!!”, seguono le foto di una
variopinta discarica assemblata da uno psicolabile.
“Non
posso stare lontano da lei”, segue la notizia della fuga d’amore di una
minorenne innamorata della sua vicina di casa quarantaduenne (di una tragicità
mostruosa).
Continua
con il settore vendita dei gadget più introvabili sulla faccia della Terra e
forse anche su quella di Marte e troviamo: “Il Teledominio”, una tecnica per
far si che si possa manipolare la volontà umana e dominarla a proprio
piacimento. Oppure un altro apparecchio che emettendo onde ultrasoniche provoca
eccitazione sessuale nel raggio di 5 metri, scherziamo sull’acquisto di una
tonnellata di questi per “bombardare” le incivili manifestazioni dei centri
sociali, trasformandole così in una enorme orgia.
Fra
una risata e l’altra arriviamo a Ventimiglia e scorgiamo subito la sede, non
appena entriamo ci accolgono festosamente…è bello sentirsi a casa!
Ogni
sede, in tutta Italia è come una casa per i Forzanovisti. Ci vengono date le
ultime notizie dei beceri e continui rifiuti sull’autorizzazione alla
manifestazione.
La
sede è letteralmente circondata da pulmini della Polizia e auto dei
Carabinieri.
Arriva
anche Marzio Gozzoli, il nostro vice segretario, Ferrando ed Andreotti vengono
chiamati in questura per un ultimo tentativo di accordo, al loro ritorno basta
l’espressione del loro volto per capire che non si può protestare contro la
criminalità e difendere i cittadini di Ventimiglia, non resta che muoverci
comunque, schierarci con la consapevolezza che chi difendeva i cittadini prima,
era costretto per ordini dall’alto a proteggere ora la clandestinità, lo
spaccio, i furti e la prostituzione, fermando il nostro piccolo corteo di
protesta ed ignorando le numerose firme dei cittadini che chiedevano solo
giustizia e protezione.
Dopo
un breve consulto, tutti erano pronti, ma restava ben inteso che nulla avrebbe
fatto si che i ragazzi preposti a fermarci si fossero dovuti macchiare di
questa ingiustizia o che avessero potuto ricevere da parte nostra il ben che
minimo insulto.
Era
già ben doloroso per noi creare un disagio alla affollata circolazione urbana
del Sabato a causa della nostra inaspettata manifestazione.
D'altronde
non siamo dei cenciosi teppisti da centro sociale, per bloccare la già
disagiata situazione del traffico urbano, come loro avevano fatto bloccando il
ponte nel giorno dell’inaugurazione delle sede.
Il
reporter (cioè io) prende posizione dall’altro della strada ed è lo striscione
di Ventimiglia il primo ad uscire, dietro di esso a sorreggerlo, in prima fila,
Ferrando, Andreotti ed un amico portoghese. Per alcuni dei ragazzi è la prima
esperienza di questo tipo, si nota l’impazienza e la voglia di fare, un poco
nervosa.
Segue
lo striscione dei ragazzi di Nizza recante la scritta: “ L’Europe aux
europeans“.
Si
nota questi essere più smaliziati ed avvezzi a questo tipo di cose, poche centinaia
di metri e anche i nostri ragazzi passano il battesimo della strada, sul fondo
il Vice Questore ordina in nome della Repubblica Italiana di sciogliere il
corteo non autorizzato e allo schieramento della Polizia di avanzare
lentamente.
Dalle
nostre fila, Ferrando ferma il corteo in attesa dell’avvicinamento delle Forze
dell’ordine e i Francesi inclinano il loro striscione, sorretto da due pali,
pronto per essere calato in caso di carica, per intralciare la corsa.
La
Polizia continua ad avanzare e si serrano i nostri ranghi a catena, i ragazzi
italiani come lupi urlano gli slogan e i francesi intonano i loro canti, mentre
c’è un attimo di esitazione nella Polizia, il Vice Questore si avvicina alle
nostre guide e chiede la ritirata del corteo.
Nel
frattempo il reporter d’assalto di Forza Nuova girava nel corteo, fuori il
corteo, dietro la Polizia e dentro la Polizia…un bel primo piano al Questore e
uno dietro gli scudi di plexiglas. La strada era conquistata, andare oltre
significava lo scontro e non volevamo questo, non per paura come malignamente
qualche zecca potrebbe supporre, ma per civiltà…..manifestavamo contro i disagi
di una città e la delinquenza e non volevamo essere noi stessi uno dei
problemi. Sappiamo che ad alcuni di noi toccherà il sacrificio di ricevere una
denuncia, ma era un prezzo calcolato e ben pagato da parte nostra, in nome
dell’ordine e la sicurezza di Ventimiglia.
Onore
ai Camerati che si sono offerti alla gogna di stato!
Lentamente
e senza dare le spalle, cantando e facendo sventolare chiaramente le bandiere
di Forza Nuova, fra le quali spiccava anche quella francese con al centro una
croce celtica nera. Il corteo si ritirava verso l’Esagono, per assestarsi lungo
il marciapiede, tamponati dalla Polizia.
Il
tempo per qualche coro folcloristico e poi tutti nell’Esagono ad asciugarsi e
riscaldarsi, con la promessa di non creare ulteriori problemi per dare modo
anche alla parte avversa di potere fare altrettanto nelle loro “caserme”.
Una
volta rientrati in sede, c’è stata festa per tutti, con abbracci ai nuovi amici
francesi che hanno dimostrato, con la loro presenza al nostro fianco e il loro
esempio, lo spirito che muove i ragazzi dell’Europa delle nazioni.
A
presto le due sedi, Nizza Ventimiglia, faranno un gemellaggio, per suggellare i
comuni animi ed ideali che muovono entrambe. Personalmente devo dire che non ho
mai visto tanta grinta e tanta determinazione unite insieme in una ragazza,
come quella che ho visto nelle ragazze di Nizza alla manifestazione.
Nell’ultimo
discorso che è avvenuto, Marzio Gozzoli, ha esternato il suo compiacimento per
tutti i ragazzi che hanno partecipato alla manifestazione, sfidando il cattivo
tempo e gli agguerriti Celerini.
Luca
Pilli