Giovani ultrà
attaccano filo-palestinesi di Forza Nuova
ROMA — Altissima tensione ieri pomeriggio in Centro sullo
sfondo della crisi mediorientale. Un gruppo di militanti della formazione
d’estrema destra Forza Nuova è stato aggredito da circa venticinque persone
armate di bastoni e spranghe mentre manifestavano nei pressi del Campidoglio «a
favore del popolo palestinese». Quattro attivisti di Forza Nuova sono finiti in
ospedale al San Giacomo e con loro due agenti di polizia che avevano cercato di
calmare gli animi. Nessuno dei feriti è in gravi condizioni. L’aggressione,
secondo i dirigenti di Forza Nuova, sarebbe opera di «giovani ebrei provenienti
dal Ghetto». Il presidente della Comunità Ebraica di Roma, ha ribadito «la
contrarietà ad ogni tipo di violenza», ammettendo però che gli autori
dell’azione possano essere «giovani ebrei al di fuori del nostro controllo che
hanno reagito ad una provocazione intollerabile».
Il "raid" è scattato intorno alle quattro e mezzo. I militanti di
Forza Nuova, fin dal mattino, erano in piazza San Marco, adiacente a piazza
Venezia, e tenevano su uno striscione con questa scritta: «No al genocidio
sionista del popolo palestinese». La Questura in serata ha sostanzialmente
confermato la ricostruzione dei fatti contenuta in comunicato diramato nel
tardo pomeriggio dagli estremisti di destra. «La manifestazione — afferma
Giuseppe Comite, capo di gabinetto del questore — era quasi finita ed era
andato tutto liscio. All’improvviso, con una mossa fulminea, sono comparsi una
quindicina di giovani armati con spranghe di legno e di ferro che hanno
aggredito i militanti di Forza Nuova. La polizia, che sorvegliava il sit-in dal
mattino, a quel punto è intervenuta. Gli aggressori, dopo aver colpito, sono
riusciti a fuggire. Alcuni giovani di Forza Nuova hanno tirato fuori a loro
volta alcuni bastoni decisi a reagire. Ma gli agenti li hanno convinti a
posarli in terra».
Il gruppo degli aggressori, secondo la ricostruzione, «proveniva dalla zona di
piazza Campitelli, adiacente al Portico d’Ottavia». Francesco Bianco, 40 anni,
responsabile provinciale di Forza Nuova, sostiene di aver «riconosciuto tra gli
aggressori giovani ebrei del Ghetto». Già sabato, vicino al Colosseo, c’erano
state scaramucce tra le opposte fazioni. «Se questa gente — minaccia Bianco —
vuole aprire una campagna di violenza, noi siamo pronti». «Non sono in grado di
dire cosa sia successo — dice Leone Paserman, 61 anni — La sera del Kippur
(domenica) ho cercato di calmare gli animi in Sinagoga. L’aggressione, se
davvero c’è stata, resta intollerabile. Però ritengo che si potrebbero
prevenire questi episodi non autorizzando manifestazioni così oltraggiose in
certi luoghi».