CUIUS REGIO EIUS RELIGIO
Correva
l’anno 452…..Attila “Il flagello di Dio” re degli Unni, attraversate le Alpi
Giulie invase la Padania (Buon per lui che non c’era il Senatur Bossi, che
poteva contare su un esercito di 3000 doppiette delle valli Bergamasche che gli
avrebbero fatto un culo così all’invasore) con l’intento di conquistare Roma.
Distrusse
varie città, fra cui Aquileia, i cui abitanti rifugiatisi nelle isole della
laguna diedero origine a Venezia senza l’aiuto di Cacciari.
Accampato
sul Mincio si accingeva a calare su Roma, quando l’Imperatore gli inviò una
ambasceria di cui faceva parte il papa Leone I Magno, Santo e dottore della
Chiesa.
Il
Pontefice dimostrò le sue capacità di governo e la sua energia affrontando
Attila così che lo convinse a ritirarsi. Oggi in tutta Europa rivedo quell’orda
che potrei definire senza dubbio “un flagello”: l’Islamismo e l’immigrazione
indiscriminata! Rivedo ora anche la stessa energia che fermò gli Unni, non in
un Pontefice ma in un Cardinale,
precisamente in sua Eminenza Giacomo Biffi, Cardinale in Bologna, lo
stesso coraggio nella difesa dell’identità di un popolo, di una nazione e della
Fede cattolica che fu del Santo in passato.
Non
c’è un pericolo di distruzione delle nostre città e di saccheggio. Vi è un pericolo
di distruzione, tramite inquinamento da culture diverse, della nostra stessa
cultura e tradizioni.
Immaginiamoci
soltanto cosa dovremmo fare se quest’orda dovesse maggiormente aumentare e che
soluzioni dovrebbe affrontare il governo su temi come la Poligamia, il Venerdì
festivo, la discriminazione della donna, l’integralismo dei Mussulmani per i
quali politica e religione sono la stessa cosa. Ma facciamo di più!! Mettiamoci
anche il Sabato tanto per accontentare un’altra religione (vedi gli Ebrei), non
oso pensare che giorno sceglierebbero i Buddisti e molte altre confessioni
religiose presenti sul territorio Italiano grazie all’immigrazione.
Non
è ora più valida la scusa che il governo Italiano era impreparato a questo
nuovo evento, a questa “invasione”, anche se i segnali erano già noti da tempo
e l’esempio di altri paesi confinanti che hanno subito lo stesso fenomeno,
dovevano servire da monito.
Ad
ogni modo ancora tutto tace se non proprio facilita questo fenomeno
disgregatore.
Ora
il Cardinale Biffi ha intrapreso una crociata contro questo pericolo con la sua
lettera pastorale, che in sostanza chiede: se questa invasione non la si vuole
fermare, che perlomeno se ne diminuisca l’impatto negativo sulla nostra cultura
e tradizione, privilegiando l’ingresso di stranieri di religione cattolica. Non
prive di polemiche sono state le risposte da vari fronti. Risposte pervenute
anche dallo stesso ambiente cattolico, come dalla Caritas o dalla comunità
Sant’Egidio che prendono le distanze dal Cardinale Biffi: “Gli immigrati, da
qualunque paese arrivino, sono portatori di novità e con le loro capacità
possono ravvivare e rinnovare le nostre, assopite potenzialità” come sostiene
monsignor Elvio Damoli, direttore della Caritas Italiana.
Cosa
sono queste novità? Forse gli Italiani avevano nostalgia di casi di Lebbra,
Scabbia e Malaria nei loro ospedali? Forse ci sentivamo soli ai semafori e
i parabrezza delle nostre autovetture
erano sempre troppo sporchi? Di Capre ed Agnelli sgozzati nei cortili per i
loro riti? Può darsi….comunque una delle novità, tanto per citare il modo del
lavoro, è che nessuno può lavorare, considerando un lavoratore generico, se non
al prezzo di un extracomunitario, praticamente sotto pagato, una miseria.
Questo a chi fa comodo? A chi li sfrutta fa comodo, che ovviamente non
diminuisce il prezzo di vendita del loro prodotto nonostante il notevole
risparmio che ne trae dallo sfruttamento. Il governo dovrebbe costringere gli
imprenditori che assumono immigrati ad investire i loro maggiori introiti in
strutture lavorative e sociali nei paesi d’origine dei lavoratori
extracomunitari assunti, diminuendo così il disagio di quella nazione che ha
costretto i suoi cittadini ad emigrare. Fa comodo anche, in principale modo ai
sindacati e ai comunisti che avranno ancora una sotto classe sociale da
difendere (o perlomeno fingere di difendere come hanno sempre fatto) con la
speranza che un giorno votino per loro o si associno come per il caso dei
sindacati, per continuare la “festa” dei soldi che non dovranno giustificare
come entrate od uscite in quanto non sono obbligati a presentare un bilancio
annuale…..ma guarda che fortuna!!! Oppure sentiamo dire da tale Mario Marazziti della comunità
Sant’Egidio…..”In Italia non c’è nessuna invasione islamica: tra i nostri
studenti, che provengono da 91 nazioni, il 75% sono Cristiani e solo il 24%
Mussulmani”. E all’ora facciamo i conti!! Su centomila immigrati i 24000
Mussulmani si porteranno in futuro due mogli a testa…fanno 72000, che a sua
volta, le mogli metteranno un figlio al modo a testa, fanno….120000 Mussulmani
in Italia!!! Sappiamo benissimo che comunque la cifra è solo un piccolo esempio
e i dati sono ben più allarmanti, nel frattempo il governo cosa fa? Se ne resta
sbigottito, critica, prende posizioni, tergiversa e non agisce! Se noi di Forza
Nuova avessimo scritto una lettera anti-immigrati, ci sarebbero piombati
addosso da tutte le parti, applicando tutto il repertorio di leggi a loro
disposizione, forse ne avrebbero fatte di nuove per colpirci e sicuramente
sarebbe partito dal solito coro la voce…RAZZISTI!!!!
Il
nostro essere “Razzisti” (termine con il quale, qualcuno ci ha più volte
identificato), non è una superiorità di razza…..è il preservarla senza
l’esaltazione di essa. In pratica se nel Burundi vogliono moltiplicarsi a
dismisura, che lo facciano pure! Non c’e ne frega niente! Ma in Burundi!
Potremo anche aiutarli, dargli lavoro, costruirgli scuole ed Ospedali…ma sempre
in Burundi! Il nostro concetto di “razzismo” è in sostanza il difendere le diversità razziali nel loro
paese d’origine con la loro cultura e tradizioni. Fortunatamente, ora un uomo
saggio ha avuto il coraggio di dire a tutti come stanno le cose e come lui
molti altri verranno, fino a rompere quella pellicola di buonismo che sempre ci
ha avvolto.
Riprendiamoci
con la realtà dei fatti, l’Italia non è una landa desolata senza cultura o
tradizioni da ripopolare indiscriminatamente. All’Italia per risolvere della
denatalità, se pensano che questo sia il solo problema, serve solo una politica
per la famiglia, la sua tutela e la sua incentivazione. Oggi giorno mettere al
modo un figlio è come acquistare una casa, praticamente un mutuo.
Considerate solo i costi per
l’istruzione e vedrete i risultati. Perché i vari sussidi agli immigrati non si
possono trasformare in incentivi per le nuove madri? Perché tutti i miliardi
spesi in centri di prima accoglienza, per l’istruzione agli immigrati, senza
escludere il maggior impegno per le forze dell’ordine da noi pagate, non
vengono invece utilizzati per costruire case a prezzi popolari per le nuove
coppie e future famiglie? Non servono le considerazioni del leader di Forza
Italia (non mi ricordo il nome…non lo conosco!) che commenta molto
prudentemente la lettera pastorale in questo modo: “Non sono portato a
confondere la religione con le altre discipline e lascio al Cardinale Biffi di
esporre le sue idee, che sono certamente degne di attenzione”.
A
noi Italiani non ce ne frega un piffero delle “attenzioni”, vogliamo i fatti!
Fatti che non siano come quelli di Guarisci, il suo pupillo alla regione
Lombardia, colto pochi giorni fa con le mani nel vasetto della marmellata
(leggasi arrestato per tangenti sugli appalti di ricostruzione di strutture a
causa di una alluvione). Anche in questo caso la storia si ripete, all’ora
tanto vale ripetere il vecchio e saggio proverbio, “il Lupo perde il garofano
ma non il vizio”. Ancora più delirante il commento di Gianfranco Fini
presidente del partito “nonsicapiscepiuneanchecosasia”: “Il monito del
Cardinale Biffi è di carattere spirituale. Non credo che si possa utilizzare
nei suoi confronti l’armamentario delle battaglie politiche, tanto meno gli
anatemi propagandistici”. Tradotto praticamente potrebbe suonare così: “E’ una
cosa che non ci riguarda più, abbiamo cambiato politica per sempre e se provo
ad aiutarti mi cacciano dal Polo e resto senza poltroncine”. Fini
continua…..”ha voluto porre un problema reale che è quello della difesa di
un’identità cristiana, nazionale e Europea: però, in termini legislativi la proposta
non potrebbe essere recepita”.
Cosa
dovrebbe fare questo Sant’uomo per fartelo “recepire” il problema? Non c’è
peggior sordo di chi non vuole ascoltare….oppure, meglio ancora….. di chi non
ha interesse ad ascoltare. Bravo Fini ti sei dimenticato tutto bevendo l’acqua
di Fiuggi, hai vinto un viaggio a Gerusalemme!! Forza Nuova non si ferma
davanti a degli accordi per interesse, l’unico suo interesse è la ricostruzione
nazionale e vorrei replicare ancora di più…..se Bertinotti appoggiasse una
legge contro l’Aborto e contro l’Immigrazione io farei accordi anche con lui,
così adesso qualche deficiente microcefalo potrà dire e scrivere che vogliamo
andare con Rifondazione Comunista alle prossime elezioni.
Non
voglio continuare con le critiche delle sinistre sulla lettera pastorale,
scontatamente contrarie per ovvi motivi di interesse ed eresia. Il buon
Cardinale Biffi chiede allo Stato di intervenire, di chiudere le porte agli
immigrati non cattolici e a questo dice “La Chiesa non può permettersi di
sragionare, i parlamentari si”, il senso di questo è che siamo giunti ad un
limite al cui oltre, diventeremo come la Francia o la Germania (i paesi più
Islamizzati d’Europa) e le colpe dell’intolleranza che in una Nazione
potrebbero scaturire, durante la perdita della sua identità, saranno volute
consapevolmente solo da chi non ha impedito la sua disgregazione culturale e
sociale. Non è un male esercitare il proprio diritto sulla propria “terra”, non
è una colpa volerla preservare da principi dissolutori della sua cultura e
religione, come vogliono farci credere nel caso Austria con Jorg Haider.
Rammentando le parole del cardinale: “Non esiste il diritto d’invasione! Un
paese può far entrare chi vuole in casa sua”. Ora io penso ancora al passato e
ricordo le opere del Santo Pontefice Leone I Magno che con i suoi interventi
fece convergere su di sé gli sguardi di tutto l’Occidente, pur mantenendo buoni
rapporti con l’Impero come dimostrano gli accordi con l’Imperatore Valentiniano
III per combattere il Manicheismo, una setta eretica che tra i suoi più grandi
avversari trovò anche Sant’Agostino. Lo stesso coraggio si ripropone anche nel
Cardinale Biffi che un paio di anni fà è stato denunciato, a causa delle sue
dichiarazioni, da alcuni gruppi gay alla corte dell’Aja per vilipendio delle
istituzioni, la cosa finì in niente.
“Il
nostro compito è di evangelizzare, al governo spetta garantire la convivenza”,
queste sono le parole del Cardinale
Biffi. Forza Nuova, con i suoi giovani è da anni impegnata nella difesa dell’identità nazionale Italiana, ed ora
c’è anche una nuova “voce” che ci sprona maggiormente in questa lotta, questa
Crociata…..il Quattordicesimo Leone!