Il Signore dei Cocktail.
Nel 1919 il Governo degli
Stati Uniti d’America approvò il 18° emendamento alla Costituzione Federale che
vietava “la produzione, la vendita ed il trasporto di alcolici”, provvedimento
noto a tutti come “proibizionismo”. Questa legge rimase in vigore fino al 1933,
anno in cui, il 18° emendamento fu abrogato mediante il 21°. Come dire “chiodo
scaccia chiodo”. In questo favoloso interludio, della durata di quasi
quattordici anni, amabili individui approfittarono della “sete” popolare per
arricchirsi producendo od importando alcolici illegalmente.Chi non ricorda il
simpatico Al Capone che spadroneggiò nella Chicago di quegli anni?Memorabile la
gran festa che diede nel 1929 per onorare il giorno di San Valentino.Due anni
dopo un rompiballe del Ministero del Tesoro, un certo Eliot Ness, perseguitò
ingiustamente il povero Al piantando una grana per qualche spicciolo di tasse
non pagate.Pare si trattasse di poca roba, cinquanta milioni di dollari
dell’epoca.Oppure quel giocoso irlandese chiamato Duke Mantee? Ma il migliore
di tutti, colui che riunì la prima Cupola americana, il ragazzo d’oro degli
anni ’20, fu senza dubbio quello spassoso ometto di Lucky Luciano. Ma…e se
qualcuno avesse voluto farsi un goccetto senza doversi servire di costoro come
avrebbe potuto fare? L’alcool era veramente vietato in tutto e per tutto?
Assolutamente no.In quegli anni divennero, infatti, di gran moda i
cocktail.Poco alcool, un sacco di gusti e di colori.Certo, nemmeno paragonabili
a whisky e bourbon ma non si rischiava di finire in galera.
“Che storia!” direte voi
“Ma che ce ne frega del proibizionismo?”
Ve ne frega eccome perché,
ed ecco l’astuta analisi, siamo da oltre mezzo secolo in pieno proibizionismo
governativo.Per più di vent’anni, fino al 1945, l’Italia ebbe un Governo
potente, sociale e decisionista che le fece compiere passi da gigante in
direzione del vero progresso.
Dal 1946 in poi solo
cocktail.
Come potete immaginare i
governi cocktail, così chiamati perché formati da sostanze diverse emulsionate
frettolosamente prima di farcele bere, non possono essere per loro natura
stabili. Ho lasciato una Caipiroska per due mesi sul tavolo del garage e la
pesca è addirittura tornata sull’albero.Ma questo in realtà non è il loro
peggiore difetto, perché, in effetti, ci sono anche cocktail che resistono agli
attacchi del tempo. A dire il vero non credo che qualcuno abbia mai lasciato
sul tavolo del garage un Gin Fizz per cinque anni, cioè tanto quanto dovrebbe
durare una legislatura. Tenterò l’esperimento e fra sessanta mesi vi farò
sapere.
Il loro peggiore difetto,
dicevo, è la mancanza di forza.Nessun governo cocktail può essere nemmeno
lontanamente paragonato ad un governo puro, schietto e monolitico.Bella forza,
obietterà qualcuno, ma chi c’è in giro capace di beccarsi il 51% dei voti?
Nessuno.Per cui toccherà aspettare che qualcuno se né strasbatta di questa
stronzata della maggioranza, secondo la quale se uno vive in una nazione di
deficienti è costretto a sottostare alla volontà dei deficienti stessi
medesimi.
Abbiamo, a questo punto del
mio delirante ragionamento, solo tre soluzioni propugnabili:
Prima Soluzione; la
minoranza s’incazza e va al governo prendendo a calci in culo la maggioranza
dei deficienti.Questa soluzione presenta però un problema di non trascurabile
entità.Potrebbe essere messa in atto anche in un paese a minoranza deficiente
creando un certo malcontento.
Seconda Soluzione; si cerca
in tutti i modi di far diminuire drasticamente la maggioranza dei deficienti
fino ad arrivare ad una maggioranza di non deficienti.Questa soluzione è nota
come la soluzione di Penelope.
Terza Soluzione; si mette
insieme una loggia di personalità non politiche potentissime, che potremmo
chiamare, non so, poteri forti e ce né si sbatte di chiunque sia al governo in
quel momento.
Attualmente la terza
soluzione è quella praticata quasi ovunque. Colui il quale è a capo di questa
loggia è il Signore dei Cocktail ed è capace di preparare intrugli che nemmeno
v’immaginate.Ma le analogie con il proibizionismo americano non sono affatto
finite.
Difatti, il Signore dei
Cocktail, è un po’ il Lucky Luciano della situazione, coordina vari gangster
minori dislocati nei paesi dove la sua influenza e ben radicata.Qui da noi è
radicatissima.
Ma qual è l’obiettivo
finale di questo losco individuo? E, ancora più importante, come si può fermare
il suo shaker? Andiamo per gradi, sempre ammesso che il mio delirio lucido non
si trasformi in follia proprio mentre sto scrivendo.
Innanzitutto, prima di
chiederci dove vuole arrivare, dobbiamo domandarci chi potrebbe essere il
Signore dei Cocktail. Tentiamo un identikit.
Prima di tutto togliamoci
dalla testa che si tratti di una persona conosciuta. Egli è, infatti, schivo,
di aspetto dimesso, tutto preso dal suo lavoro se ne sta dietro ad un desolato
bancone di un bar, e se a voi capitasse di entrare proprio in quel bar non vi
accorgereste nemmeno della sua presenza.Egli ha, infatti, sviluppato una
maschera che gli permette di simulare un carisma pari a quello di una zolletta
di zucchero.Non è alto e non è basso, né magro né alto, potrebbe essere vostro
zio e voi non lo sospettereste mai.In ogni caso se avete uno zio barman
fatemelo sapere lo stesso, non si sa mai.I soli dati che possiamo presumere
certi si contano su le dita di una mano.Dunque, dovrebbe essere un anglosassone
di razza bianca, sufficientemente anziano da avere la saggezza, l’esperienza e
la calma necessarie al suo ruolo.Non pensate a Matusalemme, diciamo che
potrebbe avere circa sessant’anni.E’ indifferente al denaro, ma ne fa largo uso
per acquistare gli ingredienti per i suoi cocktail.Considera pattume qualsiasi
tipo di ideale e disprezza profondamente chiunque creda in qualcosa.In forza di
questo ritiene ridicola qualsivoglia forma di religione.Nemmeno il Potere in
quanto tale lo affascina più di tanto.Lo esercita e lo rinforza solo per
perseguire il suo scopo e per affascinare i membri della sua loggia.
Costoro, benché già
potentissimi quando si affiliarono al Signore dei Cocktail, hanno nel tempo
acquisito un potere incredibilmente maggiore e sanno perfettamente che, grazie
alla loro appartenenza alla loggia, questo potere si amplierà ulteriormente.Non
discutono mai le sue direttive, per quanto strane e balzane possano apparire,
perché non hanno il minimo dubbio che la loro attuazione li renderà ancora più
ricchi, potenti e famosi.Come vedete c’è un’enorme differenza fra il Signore
dei Cocktail ed i suoi affiliati.
Mentre a lui interessa solo
la sua nefanda missione, gli altri sono interessati esclusivamente alle solite
cose persino un po’ banali.Stranamente, se citiamo i sette Vizi Capitali che
sono la Lussuria, la Superbia, la Gola, l’Avarizia, l’Invidia, l’Ira e
l’Accidia (che sarebbe sempre la pigrizia, lo starsene lì a ciurlare nel manico
senza fare un cazzo né di bene né di male) notiamo come lui ne sia
immune.Immune non certo per santità, ma perché è completamente disinteressato a
qualunque cosa lo possa distrarre dal suo fine ultimo.
Arriviamo così a vaneggiare
di questo presunto “Fine Ultimo” al quale il fantomatico Signore dei Cocktail
si dedicherebbe anima e corpo.
La distruzione
dell’Umanità.
Non fate quella faccia! Non
intendo lo “sterminio” dell’umanità ma lo stravolgimento delle peculiarità
degli esseri umani.Come ha fatto giustamente notare il Direttore di questo sito
nel suo redazionale “Empietà”, a questo il Signore dei Cocktail conta di
arrivarci giocando proprio sulle debolezze dell’animo umano. Come? Cancellando
tutti i Valori ed accentuando tutti i difetti.Obliterando la Storia e la
Cultura di ogni singola popolazione etnica.Creando un unico popolo, un melting
pot globale, dove esistono una sola razza fasulla, una sola cultura omogenea ed
un solo pensiero collettivo.In una sola parola: globalizzazione.
Certo che sono pazzo,
avevate dei dubbi? Ma datemi ancora spago per qualche minuto e farò impazzire
anche voi.
Prima di arrivare a
svelarvi il perché intende portare a termine questo lugubre progetto vi devo
per forza spiegare come si prefigge di realizzarlo.
Innanzitutto gli
necessitano assolutamente dei governi cocktail, quindi deboli, perché dei
governi puri ed incrollabili non si farebbero menare per il naso.Con cosa si
potrebbe mai corrompere chi dirige il governo totalitaristico di un’importante
nazione? Ha già virtualmente tutto, essendone Duce o Re od Imperatore!
Seriamente, credete che
fosse possibile tentare di corrompere Hitler, Mussolini o anche gli stessi
Stalin o Mao? Ovviamente tutto può essere sotto il sole, ma mi parrebbe
strano.Converrete che è teoricamente molto più facile corrompere un Presidente
degli Stati Uniti. Infatti, il suo potere e la sua capacità di far grana sono
limitati nel tempo.Può rimanere tale per quattro, otto anni al massimo e poi
torna ad essere quasi un cittadino qualsiasi.Non parliamo poi di un Presidente
del Consiglio o di un Ministro!In certi paesi, come il nostro ad esempio,
possono sperare di rimanere tali per un anno, forse due e poi ciccia.Tutti
questi personaggi sono quindi facile preda dei gangster della loggia.Vivendo in
un perenne clima pre elettorale i poveretti sono sempre al limite dello
stress.Hanno bisogno di essere coccolati dai sondaggi, necessitano di sacchi
ricolmi d’oro per finanziare le campagne elettorali, vivono in perenne angoscia
nell’incertezza dell’elezione successiva.Le loro fila si ingrosseranno o si
assottiglieranno? La loro credibilità di facciata ne uscirà rafforzata o
sminuita? Dovranno baciare il culo a chi e per quanto tempo? Fortunatamente ci
sono i ragazzi del Signore dei Cocktail a dare loro una mano.A dare a tutti
loro una mano. Prima li preparano per bene, li finanziano, li incoraggiano,
sputtanano un po’ di avversari e dopodiché….tutti nello shaker!
Questi qui li facciamo
alleare con quegli altri là, un pizzico di questo schieramento, uno spruzzo del
tal partito, due gocce di personalità importanti…et voilà! Il gioco è fatto, il
nuovo cocktail è pronto!
Volete assaggiare?
Li fanno andare avanti per
un po’, sempre tenendoli sulla corda della rielezione loro o dei loro amici,
sempre con la paura che da un giorno all’altro qualcuno gli annunci che non contano
più un cazzo, e quando meno se l’aspettano…tutti nello shaker un’altra volta!
Ovviamente, fra una
shakerata e l’altra, devono pur sdebitarsi in qualche modo.
Un ritocchino ad una
normativa qua, una leggina là. Tutte cose dall’importanza minima, tutti
mattoncini di un unico grande muro che va edificato piano piano, senza dare
nell’occhio.
Una volta tolti di mezzo
gli ideali è possibile far tutto ed il contrario di tutto, per chiunque.A
questo ci siamo gia pienamente arrivati. Se escludiamo Forza Nuova e
Rifondazione Comunista ditemi un po’ voi chi parla ancora d’ideali?! Nessuno.
Da Alleanza Nazionale fino ai Democratici di Sinistra, entrambi coacervi di
pentiti dell’uno o dell’altro fronte, passando per tutta la marmaglia centrista
a tutti interessa una cosa sola: la grana. Come farla, come distribuirla, a chi
fregarla e quanta, come spenderla.Ai loro elettori non viene mai il dubbio che
piuttosto di votare per due schieramenti stiano scegliendo fra un
commercialista e l’altro?
A nessuno di questi frega
più nulla della Patria, dell’Educazione, della Religione e dei Valori salvo che
non si stia parlando di valori aggiunti.E sapete perché non gliene frega
niente? Perché alla maggioranza dei loro elettori gliene frega ancor di
meno.L’unica cosa importante, l’archè del nostro universo, è la grana.
Ed in un’eterna campagna
elettorale italiana si deve parlare solo di come gestirla e di come prelevarla.
Io sono uno di quei pochi
idioti che alle ultime politiche si è preso la briga di confrontare il
programma di governo Berlusconi con quello Prodi.A tutt’oggi non ho ancora
capito dove cazzo sta la differenza.
Sono evidentemente due
copie di un unico programma scritto dal Signore dei Cocktail.
Governi deboli quindi,
governi cocktail.
(Mmmhh…sento gli infermieri
della neuro che stanno salendo le scale di casa mia, devo sbrigarmi a finire
l’articolo ed a spedirlo a Tornado.)
Ma il Signore dei Cocktail
non si limita a shakerare governi.
Attraverso i governi
cocktail vuol giungere ai popoli cocktail.Come dicevamo, il suo prossimo
traguardo è il melting pot totale.
La cosa non è poi di così
facile realizzazione come può apparire.Bisogna proprio averci sotto due palle
così!
Infatti, se non la si
obbliga in qualche modo, la gente non è così bendisposta a lasciare le terre
dei propri avi per trasferirsi in un altro paese nel quale non è generalmente
bene accetta e che possiede usi e costumi radicalmente diversi dai suoi.Si, lo
so che anch’io prima di incontrare Forza Nuova sulla mia strada intendevo
emigrare alle Maldive.Con una canna da pesca, un barattolo di esche ed una visa
oro progettavo di vivere di sole, mare ed altre amenità, lontano dai cocktail
di qualsivoglia genere.Questo però è snobismo, non emigrazione.
Come fare quindi a far
spostare masse di persone da un punto all’altro del pianeta? Ma con i metodi
più vecchi del mondo, no?! Con quei mattacchioni dei Quattro Cavalieri
dell’Apocalisse, la Guerra, il Disordine Civile, la Carestia e la Morte.Da
paura! Questi quattro simpatici personaggi sembrano inventati di sana pianta da
me per puntellare il mio traballante articolo ed invece sono in giro da duemila
anni.
Ed è con questa bella
brigata che il Signore dei Cocktail sospinge educatamente interi popoli ad
abbandonare i loro paesi d’origine ed a trasferirsi in massa in occidente.
Sembra di essere tornati ai tempi della colonizzazione americana.Non vi sembra
di sentire i gangster della loggia spronare i più riottosi?
“Go west!Andate
all’ovest!Nuove terre, grandi opportunità e libertà per tutti.E voialtri che
cazzo fate ancora qui?In fila per due e di corsa in Europa!Vi rifiutate?Come
sarebbe a dire che i vostri padri ed i padri dei vostri padri sono nati e sono
sepolti su queste terre?Adesso vi insegniamo noi a rispettare il progresso!
Ecco fatto. Falde acquifere inquinate e dai vostri rubinetti esce solo fango,
scorte alimentari azzerate ed aiuti economici sospesi e, ciliegina sulla torta,
una bella guerra civile!Go west”
E c’è pure qualche fesso
qui da noi che è tutto contento.Ma che meraviglia la civiltà multirazziale!
Che ficata poter discorrere amabilmente con un indiano (non di quelli con
le penne, di quelli che hanno fame) dal terrazzo di casa senza subire la scocciatura
di dover avventurarsi per le fogne di Calcutta.Perbacco, il mio nuovo collega
d’ufficio è dell’Uzbekistan. Chissà se mi insegnerà a tessere un Bukhara?
Della questione della
delinquenza importata non voglio parlare.Pur essendo una piaga terribile non
centra un piffero con questo discorso. E’ un mero problema da Ministero degli
Interni.Dopo aver citato Al Capone e Lucky Luciano penso di aver perso il
diritto alla critica.In ogni modo tirarla in ballo non servirebbe a far
cambiare idea ai sostenitori della multirazzialità.E pensare che costoro, per
la stragrande maggioranza, non sono nemmeno affiliati alla loggia.Sono
rimbambiti di loro, senza additivi.
Coglionazzi! Non sapete che
la mossa successiva del Signore dei Cocktail è l’integrazione?
A questo punto si sta solo
limitando a mettere gli ingredienti nello shaker.Una volta che tutti gli
elementi e le scorzette saranno nel bicchiere……shake it up!
Una nuova umanità
perfettamente omogenea popolerà il mondo.Perfettamente integrata ed allineata
ai dettami della pubblicità.Intenta solo a produrre, divertirsi ed a
partecipare ai telequiz.Uno sconfinato allevamento di pirla.Uomini produttivi,
che rincorrono una carriera sfavillante, per un conto in banca scintillante, un
indebitamento sfolgorante ed una vettura luccicante e scoppiettante.Donne tutte
uguali, con tette tutte uguali, dai vestiti tutti uguali che anelano a
perseguire obiettivi tutti uguali.Gli stessi degli uomini.
Adesso basta perché
comincio sinistramente ad assomigliare a Lovecraft.
Non nello stile ovviamente,
nel goticismo.
Ora, se l’Umanità può
essere paragonata ad una gemma preziosa, ad un brillante, chi è quel deficiente
che trovandosi di fronte il Cullinan lo avrebbe mai tagliato in forma
sferica?Perché potesse brillare come di luce propria e scindere lo spettro
della luce in milioni di sfumature, sono state pensate le sfaccettature.
Ecco a cosa sarà ridotta
l’umanità, ad una biglia opaca sospinta dalle dita adunche del Signore dei
Cocktail.
Ormai trasportati vostro
malgrado sull’orlo della demenza non vi resta che domandarmi il perché di tutto
questo. Facciamo conto che me lo abbiate chiesto e proseguiamo.
(suonano alla porta, si
sono portati anche mia madre nel tentativo di convincermi ad aprire)
I motivi sono due in
realtà: uno vero e l’altro falso.
Quello falso, quello che il
Signore dei Cocktail ha propinato ai suoi adepti, è che un’umanità insulsa ed
omogenea come acqua di palude è un ottimo cliente.Ammaestrata com’è acquisterà
qualsiasi porcata, beni o servizi, le sia propinata.Non avendo più alcun punto
di riferimento concreto, né Cultura, né Tradizioni né Valori si getterà a pesce
su qualsiasi “meraviglia” le sarà proposta. Anche l’ultima delle stronzate le
parrà di vitale importanza, senza quella novità sarà impossibile per chiunque
sopravvivere al disonore del non possederla.Come tirare avanti senza l’ultimo
telefonino computerizzato internettico a colori con il quale si possono, a
scelta, sputtanare le proprie quattro lirette sul mercato azionario di Honk
Kong oppure prenotare una stanza in tempo reale ad Ulan-Bator? Chi non avrà
speranze di acquistarlo, perché la banca non gli concede un nuovo prestito fino
a che non ha ultimato di pagare il telefonino precedente, si ammazzerà o
impazzirà.I più intraprendenti massacreranno di botte i genitori per poterselo
comprare con i soldi dell’eredità. Ma la maggior parte n’entrerà in possesso
senza problemi! Dopodiché tutti ad Ulan-Bator a consolarsi dei quattrini
perduti a Honk Kong.
Quei babbei degli affiliati
alla cosca del Signore dei Cocktail sono convinti che questo sia il Fine
Ultimo, un mercato immenso all’interno del quale loro potranno eliminare tutta
la concorrenza ed arricchirsi come cresi.
Ma si sbagliano, perché il
loro capo ha in serbo una bella sorpresa e farà fare loro la stessa fine di
chiunque altro.
Non so come pensi di
eliminarli.Forse li inviterà tutti in un garage la notte di San Valentino,
oppure li spedirà in fondo alla baia con un grazioso paio di stivaletti di
cemento.Non è molto importante in realtà.
Quello che veramente
importa è che solo allora lui sarà riuscito a coronare il suo sogno, a portare
a termine il suo Fine Ultimo.Vendicarsi di Colui che nella notte dei tempi lo
precipitò dai cieli relegandolo nelle viscere della terra.Vendicarsi
distruggendo la Sua Creazione.
(Cazzo, hanno sfondato la
porta! Devo premere il pulsante d’invio e spedire l’articolo a Tornado.Devo
trattenerli un attimo per dare il tempo all’e-mail di partire)
“Buonasera ragazzi! Oh, ma
quanta fretta! Posso offrirvi qualcosa? Gradite un Bloody Mary?”
Tomàs de Torquemada