Vigevano,23 luglio 2000

Un mini gay pride inopportuno

 

 

 

Camerati d'Italia, l'Italia se desta........

Incomincia da Vigevano la risposta dei comuni cittadini ai temi delle nostre battaglie.

Questa risposta è avvenuta spontaneamente, in reazione alle continue provocazioni dei "diversi".

Cosa credevano i gay? Di avere vinto a Roma?  E' stato solo un atto politico la concessione di fare la loro orgogliosa pagliacciata. Era solo la caccia ai voti ed ai consensi e nient'altro, che hanno contribuito alla riuscita di quella passeggiata oscena. Dopo questa marcetta si sono forse montati la testa pretendendo di culicizzare l'Italia intera?

Anche il più piccolo gruppo di pederasti si considera comunità e rivendica diritti che nemmeno le migliaia di coppie eterosessuali che non possono avere dei figli e restano nell'attesa di adottarne uno si sognano di esporre,attendendo che una legge sempre più burocratica soddisfi questa loro esigenza e risolva il problema degli orfani e dei bambini abbandonati .

I diversi invece si mostrano e dimostrano sempre più impudicamente persino nei tranquilli paesi di provincia, dove soltanto poco tempo fa sarebbero stati additati e derisi anche dallo scemo del paese. Questa capillare invasione noi non la permetteremo, non facciamo la politica del "quel che è giusto, è quello che conviene" noi facciamo la politica della gente comune, del popolo per la difesa delle tradizioni, è per questo che siamo pronti ad intervenire ogni qual volta sono infangati o si tenta di infangare i Sacri Valori di Dio, Patria e Famiglia. Anche se fossimo chiamati ad andare in uno sperduto paesino di montagna o nella capitale, saremo sempre presenti in prima fila. Un Incrociatore corazzato di Ideale e Fede, con orgoglio e dignità portiamo il nostro spirito e la nostra forza al servizio anche di un  quasi sconosciuto parroco della Lomellina. Un parroco che coscientemente difende i suoi parrocchiani, dai continui tentativi di perturbamento e provocazione da parte di un gruppuscolo di gay e comunisti.

Questi sono stati i motivi della nostra presenza a Vigevano, ed è sempre per questo, che Domenica 23 Luglio i ragazzi forzanovisti di Vigevano e Pavia, coordinati dal  Camerata Duilio di Milano, sono scesi nella piazza centrale di Vigevano per contrastare un presidio indetto da un circolo gay posto a dieci metri dal sagrato del Duomo,alle 10,30 di mattina, praticamente durante la funzione della Santa Messa piu importante della settimana per i fedeli. Per accentuare la loro presenza i gay, per lo piu provenienti da Milano, si facevano supportare da un gruppetto delle ormai notorie zecche ma ,per loro sorpresa, alcuni forzanovisti erano all'interno della chiesa per seguire la celebrazione della messa.

La loro provocazione era contro la Chiesa, in risposta ad un articolo pubblicato su di un giornale cattolico pavese. Questo dunque l’antefatto.Don Emilio Pastormello, direttore del settimanale cattolico "L'Araldo Lomellino" alla metà del mese ha lanciato una arguta e intelligente iniziativa:ha invitato i cattolici a devolvere a scopo benefico, 500 lire da dedurre dal canone RAI, cifra corrispondente ad una giornata d'abbonamento, piu precisamente per il giorno 8 Luglio 2000 in cui a Roma si è svolto il gay pride, trasmesso in diretta televisiva nazionale.Diretta televisiva a cui avrei preferito senza ombra di dubbio un film degli anni 70 come"Vedo nudo" con Lando Buzzanca,oppure uno qualsiasi fra quelli magistralmente interpretati dal mitico Alvaro Vitali. Entrambi, al confronto con il gay pride, di uno spessore culturale elevatissimo. In risposta a questo, dopo settimane di polemica, il "centro iniziative gay" di Milano chiede ed ottiene di indire una manifestazione di protesta.Il sindaco di Vigevano, Ambrogio Cotta Ramusino accetta anche di ricevere una delegazione di gay. Il Partito della rifondazione comunista di Vigevano si offre di fornire il "supporto tecnico" per la manifestazione.

I manifestanti non avevano lustrini e piume di struzzo, ma alcuni scudi e monetine da 500 lire, pronti e decisi a violare il Tempio durante la funzione religiosa, senza fare i conti con l'oste........."Forza Nuova". I neo formati nuclei di Vigevano e Pavia hanno fatto scudo in difesa della celebrazione con una trentina di ragazzi, mentre altri distribuivano ai presenti un volantino per spiegare le ragioni del nostro gesto, anche se le spiegazioni apparvero poi superflue. Infatti la popolazione,nella sua stragrande maggioranza,era concorde con Don Ambrogio, ritenendo che un tale spazio pubblicitario per una abitudine innaturale fosse eccessivo ed era illegittimo che il contribuente ne pagasse le spese.

I manifestanti,vista l’impossibilità di irrompere nel Duomo, ripiegarono sulla provocazione nei nostri confronti allo scopo di attrarre l'attenzione dei mass media presenti.

Era forse questo il supporto tecnico tanto declamato dai rifondaioli? Certamente conosciamo la loro maestria nel provocare, per poi subirne le conseguenze e passare per martiri innocenti e noi per i soliti violenti. Una cosa non hanno ancora capito ed evidentemente Bologna non ha insegnato loro nulla;noi non vogliamo la "lotta per la lotta", i loro sistemi provocatori non valgono piu nulla, sono inefficaci, è troppo compatto il nostro schieramento.Noi non ci malmeniamo l’un l’altro nelle nostre sezioni come fanno loro nei centri sociali e non ci serve costringere i giovani ad esporsi in prima persona nella difesa dei Valori che promulghiamo, perchè lo fanno volontariamente con entusiasmo e slancio, due cose che ci hanno sempre contraddistinto ed è per questo che nulla ci potrà far deviare dalla nostra condotta.

Questa volta i provocatori si sono trovati di fronte ad una nuova realtà. Mentre gridavano....."abbiamo l'AIDS e prima di morire vi contageremo.." ed i forzanovisti rispondevano a tono,la gente "comune" si è unita ed ha quasi fatto quadrato in segno di solidarietà con i nostri ragazzi. In aggiunta i cori "sinistri" continuavano imperterriti, sfoggiando il vecchio repertorio antifascista, fornendo ulteriormente prova di non aver capito nulla. Noi siamo una Forza Nuova., dal passato traiamo solo il meglio e gli intenti per una politica veramente sociale, e l'orgoglio d'esseri cittadini italiani in Europa.

A questo punto la cittadinanza presente ha risposto con piu consistenti argomentazioni,testimoniando la propria stima e adesione convinta alle nostre Idee ai Camerati presenti. Nel frattempo la Polizia, i Carabinieri e i Vigili Urbani osservavano in distanza lo svolgimento dei fatti, senza dare segni di nervosismo o allarmismo.Questo mi fa pensare che

 l'atteggiamento nei nostri confronti stia cambiando giorno per giorno. Piu volte abbiamo fornito prova di correttezza e controllo, anche in momenti in cui era difficile resistere alle provocazioni o ai trattamenti persecutori. Mai mi sarei aspettato di vedere pattuglie della Polizia,dei Carabinieri e della Guardia di Finanza sedersi per un veloce  spuntino cucinato da cuochi forzanovisti, eppure questo è accaduto alla tre giorni di festa a Meleti, organizzata da Invernizzi e dai bravi ragazzi Lodigiani. Le Forze dell'Ordine piu che per mantenere l'ordine o proteggerci, sembravano condividere con noi quei momenti di festa e allegria. Nessuno prima d'ora si sarebbe immaginato di vedere seduti attorno allo stesso tavolo un Sindaco, un Questore, un Maresciallo dei Carabinieri, due forzanovisti e gente comune a discutere del piu e del meno,dei fatti che attraversano le cronache italiane.Eppure anche questo è accaduto. I tempi stanno cambiando per noi.Le nostre Idee ed il nostro stile di vita non passano più inosservati, siamo guardati con interesse, per molti siamo un esempio.Ma ancora per molto dovremo lavorare sulla via della ricostruzione.Intanto "braccia" e "menti" nuove si aggiungono ogni giorno,seguono il nostro incedere.

Tornando ai fatti di Vigevano,misero è stato poi il corteo di chiusura dell'ennesima provocazione contro la sempre piu minata Cristianità,che ora ha trovato nei ragazzi di Forza Nuova i suoi "Crociati".

Il corteo dell'Arci gay, con stracci variopinti dei colori dell'arcobaleno ha attraversato, festoso e sculettante, le vie del centro storico della cittadina per andare a colloquiare con il suo primo cittadino, con il quale avrebbero discusso un "piano d'intervento" per la comunità gay Vigevanese.Tradotto in parole povere si potrebbe definire un "dateci i soldi per costruire un bel circolo ricreativo per checche".Quello che loro chiamano "pianeta-giovani"(alla faccia della formazione).

Anche in questo caso troveranno la ferma opposizione dei ragazzi pavesi, che nonostante quella trascorsa fosse la loro prima "uscita", hanno raccolto ottimi consensi e fornito prova di essere all'altezza del rappresentare il movimento nella loro zona, del portarne avanti le battaglie con lo stesso impegno ed efficacia di chi milita da molto tempo.

Voglio ringraziare tutti i cittadini per la solidarietà che ci avete dimostrata e dare un caloroso saluto di benvenuto ai neo militanti di Vigevano.

 

Luca Pilli.

 

 

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