In definitiva l'esatto contrario di quello che noi
di FORZANUOVA ci proponiamo di essere.
Sovente si sente proclamare quella che viene definita
"la morte delle ideologie".
In perfetta sintonia si direbbe con quanto detto sopra.
Se non fosse che in questa ansiosa frenesia di vedere morti e sepolti pensieri
e pensatori si ha quasi l'impressione di trovarsi in presenza di un omicida
che, terminato "lo sporco lavoro", non vede l'ora che la pratica
sia archiviata. Tormentato dal timore che qualcosa all ultimo momento vada
storto e comprometta tutto, compresa la ricompensa (trenta denari?).
Ogni qualvolta un flebile segnale indica una seppur
minima riorganizzazione di movimenti politici e/o culturali più o meno vicini
alla Tradizione (intendiamo per convenzione con questo termine un'antitesi
del materialismo progressista); si scatenano un insieme di fattori politici
e giudiziari volti al soffocamento di queste argomentazioni.
Potremmo dire che nella democratica repubblica italiana
si è sì liberi di pensare come si vuole, di scrivere quello che si vuole,
di credere a quello che si vuole &,ma ad una condizione: che tutto questo
non sia in contrasto con il pensiero imposto dal governo. Pena? Censura per
la satira, riduzione del diritto di sciopero, avvisi di garanzia agli avversari
politici, scoppio di petardi e simili in luoghi strategici tali da creare
la giusta tensione per poi, se ritenuto opportuno, dare vita a forme di repressione
poliziesca contro i non allineati con il pensiero governativo.
Per un governo di sinistra ritenuto tollerante per
definizione niente male.
Aiuto dai partiti di destra e centro destra? Neanche
a parlarne. Al contrario; intrisi
di senso di inferiorità e di sudditanza psicologica nei confronti delle altre
forze politiche fanno quasi a
gara per dimostrarsi i più zelanti tra gli inquisitori.
Tutto questo evidenzia un
fatto innanzi tutto: le grandi ideologie che hanno reso il XX secolo degno
di essere vissuto non sono affatto morte.
Fanno bene i sicari di stato a non dormire sogni tranquilli.
Ma c'è un fatto che purtroppo gioca a loro favore.
Le grandi idee non sono scomparse ma in compenso sono scomparsi
gli uomini degni di incarnarle, di difenderle, di amarle. Ci sono gli stendardi
e le bandiere, mancano gli uomini, manca il coraggio, manca il cuore. Politicamente
manca il numero.
Questa sarà per noi di FORZANUOVA la sfida del millennio: dare le idee a chi non ne ha e
dare soprattutto l'esempio a chi ha idee ma non ha il coraggio di esporsi
di persona.
Da qui l'esortazione a tutti coloro che credono in
Dio nella Patria e nella famiglia a farsi avanti e a prendere il posto che
spetta ad ogni italiano.
E' così che ogni atto di militanza anche il più piccolo,
anche il più umile diventa per noi un atto che va al di la del fatto materiale
in se stesso, ma si trasfigura in un'azione nobile, perchè nobile è il suo
fine.
Sicuri che anche l'azione meno appariscente non passerà
inosservata da quella Giustizia Divina in riflesso della quale sono rivolte
le nostre gesta.
L'antagonismo come disse qualcuno tra le scimmie ammaestrate
figlie e vittime della concezione materialistica ed ugualitaria della società
e noi civilissimi uomini primitivi eredi di duemila anni di Europa cristiana.
La strada è tracciata non resta che seguirla; insieme
è possibile in pochi resta l'eroismo. CON NOI !