LA GLOBALIZZAZIONE E LE SINISTRE

 

Nel sito di Forza Nuova apparira’ nei prossimi giorni un manifesto contro la “globalizzazione” nel quale sara’ coincisamente e visualmente espressa la posizione del movimento sul tema.

Un analisi delle teorie marxiste a oltre duecento anni dalla loro formulazione consente di individuare sorprendenti similitudini con le dinamiche della globalizzazione.

Mossi da una  concezione del mondo materialista, i comunisti vedevano nell’ economia il motore del mondo e quindi la regola di tutto. Contrariamente al pensiero dominante dei secoli precedenti in cui l’ economia era una materia collegata alla morale ed all’ impalcatura tradizionale, questi pensarono che liberando i popoli dai bisogni economici avrebbero inevitabilmente raggiunto la felicita’. 

Dice Marx in elogio al capitalismo: ‘la borghesia ha avuto nella storia una funzione sommamente rivoluzionaria. Dove e’ giunta al potere essa ha distrutto tutte le condizioni di vita feudali, patriarcali, idillliache. Essa ha lacerato senza pieta’ i variopinti legami che nella societa’ feudale avvincevano l’ uomo ai suoi superiori naturali e non ha lasciato fra uomo e uomo altro vincolo che il nudo interesse e lo spietato pagamento in contanti .... la borghesia ha strappato il velo di tenero sentimentalismo che avvolgeva i rapporti di famiglia e li ha ridotti a un semplice rapporto di denari’.  Continua Marx : ‘l’ isolamento e gli antagonismi nazionali dei popoli vanno via via scomparendo con lo sviluppo della borghesia , con la liberta’ del commercio , col mercato mondiale, con l’ uniformita’ della produzione industriale e con le condizioni di vita ad essa rispondenti. Il dominio del proletariato li fara’ scomparire ancora di piu’’.

 I comunisti non sono quindi schifati da questa sovversione di valori operata dal capitalismo, anzi la vogliono portare a termine abolendo la proprieta’ e sostituendo la classe dominante borghese con quella proletaria.

Nella globalizzazione come nel comunismo assistiamo a questi fenomeni:

1)  nessuno possiede piu’ nulla. La proprieta’ scivola via dalle mani dei popoli e passa nelle mani di pochissimi;

2)  l’ economia e’ governata da un gruppo di esperti che decidono per tutti. Infatti pochi uomini  attraverso il controllo di una percentuale bassa di azioni controllano enormi movimenti di denaro; Soros o Greenspan assomigliano ai grandi pianificatori sovietici;

3)  tutto e’ pianificato , dalla produzione al consumo. A questo proposito pensiamo al potere persuasivo e totalitario della pubblicita’;

4)  i prodotti dell’ intelligenza umana vengono progressivamente annichiliti;

5)  la famiglia tradizionale , il campanile e le identita’ locali vengono eliminate;

6) Marx preconizza una societa’ liberata dal lavoro dove solo le macchine e pochissimi direttori lavorano, mentre la stragrande massa degli uomini vive nell’ ozio. Questo progetto coincide perfettamente con le recenti pianificazioni mondialiste.

Dobbiamo inoltre ricordare che la storia del comunismo dalla rivoluzione russa in poi e’ la storia del potere esercitato discretamente dalle grande famiglie economiche.

Fidel Castro, mito dei centri sociali e di Bertinotti, ha  recentemente affermato che la gloabalizzazione coincide con quella fase finale del comunismo in cui tutti gli uomini sono identici, le nazioni non hanno confini o distinzioni culturali.

L’ altro aspetto della globalizzazione sul quale le sinistre glissano e’ quello legato agli aspetti non economici.

Infatti questo processo in accordanza con gli obbiettivi comunisti distrugge il concetto tradizionale di famiglia e ne crea uno nuovo ( un’ unita’ aperta all’ innaturale ed al perverso), ridefinisce la nazione ( ricordiamo la dichiarazione di W. Clarke che inaugurava un  nuovo concetto di nazionalita’  multietnica al posto del vecchio e pericoloso di nazionalita’ monoetnica) e  inventa una nuova religione mondiale fondata sul buonismo e sull’ inganno piuttosto che sulla Verita’. La vita viene controllata alla radice e modificata addirittura prima della nascita e tutta la creazione viene ‘ricreata’ in uno slancio di sfida al Cielo mai visto.

La globalizzazione e’ soprattutto questo: il rifiuto dell’ ordine naturale e la rivendicazione di un ordine artificiale e quindi fondamentalmente falso.

    I segnali che le intelligenze piu’ lucide ed oneste stiano rivedendo le proprie posizioni non mancano. Mahler uno dei fondatori della RAF ( le Brigate Rosse tedesche) ha abbandonato il marxismo ed ha aderito al NPD tedesco . Poche settimane fa ha diviso il palco del congresso di Passau con i leader di Forza Nuova,  della Third position e dell’ NPD  convertendosi cosi’ al vero antiglobalismo.

Ci auguriamo che lo stesso processo di ripensamento avvenga nella sinistra italiana. 

Intanto Forza Nuova  si presenta come forza realmente antiglobalista con le sue lotte a favore del ‘compra italiano’, a favore dei corpi intemedi ( in particolare le corporazioni) e per il ritorno all’economia del senso comune e quindi subordinata all’ etica ed alle leggi naturali. 

 

 

Roberto Fiore

 

Segreteria Nazionale

 

 

 

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